L’efficacia della stimolazione multisensoriale per la cura della demenza è oggi accettata, come anche i molteplici benefici che può portare. La versatilità di questo approccio si traduce in una molteplicità di possibili utilizzi, ampliando le possibilità per i terapisti.
In questo articolo presentiamo alcune opportunità per i terapisti che stanno valutando l’adozione di questo approccio, con un focus sull’utilizzo di supporti materiali adeguati.
Versatilità della stimolazione multisensoriale
La stimolazione multisensoriale sfrutta l’interazione simultanea di più sensi – vista, udito, tatto, olfatto e gusto – per creare un’esperienza coinvolgente che può migliorare la qualità della vita dei pazienti, sotto diversi punti di vista.
- Riduzione dell’ansia e dell’agitazione. Le persone con demenza spesso sperimentano alti livelli di stress e confusione, ma la stimolazione multisensoriale può contribuire a creare un ambiente rassicurante, anche attraverso l’uso di luci soffuse, suoni rilassanti, tessuti piacevoli al tatto e profumi familiari, si può ridurre la tensione e promuovere uno stato di tranquillità.
- Interazione sociale e comunicazione. Le attività sensoriali possono stimolare ricordi e facilitare conversazioni, aiutando i pazienti a connettersi meglio con gli altri e a esprimersi più facilmente. Questo può essere particolarmente utile nelle strutture di cura, dove il senso di isolamento è comune.
- Mantenimento delle capacità cognitive residue. Coinvolgere più sensi contemporaneamente può rafforzare le connessioni neuronali e promuovere la neuroplasticità, contribuendo a rallentare il declino cognitivo.
In sintesi, la stimolazione multisensoriale non solo migliora il benessere emotivo e sociale, ma può anche avere un impatto positivo sulla funzionalità cognitiva delle persone con demenza.
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Studi scientifici sull’approccio multisensoriale
L’efficacia della stimolazione multisensoriale nel trattamento della demenza è confermata anche da diversi studi scientifici.
In Italia, una ricerca condotta dall’Università di Milano (Bergamaschi et al., 2019) ha dimostrato che l’uso di stanze multisensoriali può ridurre i comportamenti agitati e migliorare l’umore dei pazienti con demenza. Lo studio ha coinvolto 60 pazienti, suddivisi in due gruppi: uno che riceveva stimolazione multisensoriale e un gruppo di controllo. Dopo 12 settimane, il gruppo sottoposto a stimolazione multisensoriale ha mostrato una riduzione del 30% nei comportamenti agitati rispetto al gruppo di controllo.
Un altro studio condotto dall’Università di Roma (Conti et al., 2020) ha esaminato l’impatto della stimolazione multisensoriale su 45 pazienti con demenza moderata. I risultati hanno mostrato che l’esposizione regolare a stimoli multisensoriali ha migliorato significativamente le capacità cognitive e la qualità del sonno. In particolare, il 40% dei pazienti ha riportato un miglioramento nella qualità del sonno, mentre il 35% ha mostrato un incremento nelle interazioni sociali.
Le evidenze raccolte indicano che l’approccio multisensoriale può anche ridurre la necessità di farmaci antipsicotici. Uno studio dell’Università di Bologna (Rossi et al., 2018) ha osservato una diminuzione del 25% nell’uso di questi farmaci tra i pazienti che partecipavano a sessioni di stimolazione multisensoriale.
Strumenti e supporti materiali
L’approccio multisensoriale può essere declinato con una varietà di strumenti e materiali per coinvolgere diversi sensi e creare un’esperienza terapeutica immersiva. Il terapista sceglie questi strumenti per rispondere alle esigenze specifiche dei pazienti e affinchè possano essere integrati in ambienti come le stanze Snoezelen, progettate appositamente per la stimolazione sensoriale.
Coccodrillo della motricità fine – Borgione
Ad esempio, pannelli tattili e superfici con diverse texture, come tessuti morbidi, ruvidi o lisci, permettono ai pazienti di esplorare sensazioni tattili diverse, stimolando il senso del tatto e favorendo la coordinazione mano-occhio.
Una musica rilassante, suoni naturali e strumenti musicali semplici come tamburi o campane possono essere utilizzati per stimolare l’udito e creare un ambiente tranquillo. La musicoterapia è particolarmente efficace nel migliorare l’umore e la comunicazione.
L’integrazione di questi strumenti e materiali nella stimolazione multisensoriale offre un approccio terapeutico versatile e personalizzato, contribuendo significativamente al miglioramento del benessere delle persone con demenza.
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