I giochi sensoriali rientrano tra le terapie più diffuse nel trattamento di bambini con disturbi nello spettro dell’autismo, anche grazie alla capacità di adattarsi ai percorsi di cura progettati dal terapista. Più ancora, l’uso di giochi sensoriali facilita la creazione di collaborazioni e sinergie con la famiglia del bambino, che permettono di estendere il trattamento oltre il limite della sessione con i terapisti.
In questo articolo presentiamo una panoramica sull’argomento, analizzando le tipologie di materiali utilizzabili.
I giochi sensoriali nel trattamento di disturbi dello spettro dell’autismo
I giochi sensoriali sono strumenti terapeutici versatili e potenzialmente molto efficaci, in grado di stimolare vari sensi e promuovere lo sviluppo cognitivo, motorio e sociale dei bambini.
I disturbi dello spettro dell’autismo sono spesso caratterizzati da difficoltà nella comunicazione e nelle interazioni sociali, nonché da comportamenti ripetitivi e interessi ristretti. I giochi sensoriali possono includere una vasta gamma di attività che coinvolgono il tatto, l’udito, la vista, l’olfatto e il gusto, e offrono un’opportunità per esplorare l’ambiente in modo strutturato e piacevole, aiutando a migliorare le abilità sensoriali e a ridurre l’ansia: l’obiettivo finale è migliorare la loro capacità di autoregolazione, ridurre comportamenti problematici e aumentare l’attenzione e la concentrazione.
E tale obiettivo viene raggiunto più facilmente quando i terapisti possono contare sulla collaborazione con la famiglia e le altre figure che fanno parte della quotidianità del bambino.
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Importanza della sinergia familiare
Il coinvolgimento attivo dei membri della famiglia può significativamente migliorare i risultati ottenuti: la famiglia rappresenta infatti il primo e più importante ambiente di apprendimento. Pertanto, il supporto e la collaborazione tra terapisti, genitori e insegnanti sono fondamentali per creare un contesto di sviluppo armonioso e coerente.
Quando i familiari sono coinvolti nel processo terapeutico, possono comprendere meglio le esigenze del bambino e applicare le strategie apprese durante le sessioni di terapia nella vita quotidiana. Questo approccio integrato facilita la generalizzazione delle competenze acquisite, rendendo il bambino più capace di utilizzare le abilità apprese in diversi contesti e situazioni.
Inoltre, il coinvolgimento familiare permette di creare attività e routine più significative per il bambino, rendendo l’apprendimento più motivante e personalizzato. La partecipazione attiva dei familiari nel trattamento non solo supporta lo sviluppo del bambino, ma migliora anche il benessere emotivo dell’intera famiglia.
Alla luce di quanto sopra, i terapisti possono decidere di proporre delle strategie per costruire questa sinergia proprio a partire dai giochi sensoriali.
Una delle strategie più diffuse per integrare i giochi sensoriali è attraverso le attività quotidiane: è importante che i giochi sensoriali siano parte di una routine prevedibile, poiché i bambini con disturbi nello spettro dell’autismo spesso traggono beneficio da una struttura chiara. Stabilire momenti specifici della giornata per queste attività può aiutare a creare aspettative positive e ridurre l’ansia.
Ad esempio, cucinare insieme può diventare un’esperienza sensoriale completa, dove il bambino può esplorare diverse consistenze, odori e sapori: in questo contesto il terapista può proporre l’uso di una cucina giocattolo.
Anche il giardinaggio offre opportunità di stimolazione sensoriale attraverso il contatto con la terra, le piante e l’acqua: in questo caso i supporti materiali possono includere attrezzature per il giardinaggio.
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