La stanza multisensoriale è uno spazio realizzato su diversi livelli esperienziali: l’obiettivo non è uno solo, infatti, ma spazia tra più propositi, con l’idea di creare un luogo che generi benefici e opportunità. È, prima di tutto, un luogo dove divertirsi ed emozionarsi, senza che emergano paure e ansie. In seconda battuta, è un ambiente dove percepire il proprio corpo e presenza. Infine, è un mondo dove poter fare scelte assolutamente volontarie, per sperimentare abilità e sensazioni inedite.
Rendere la stanza multisensoriale funzionale da tutti questi punti di vista è fondamentale perché permette di raggiungere importanti obiettivi terapeutici. Nell’articolo di oggi, vogliamo offrire a educatori e professionisti alcuni consigli utili da mettere subito in pratica.
La stanza multisensoriale: un ambiente dove sperimentare e lasciarsi coinvolgere
La stanza multisensoriale ricreata da educatori e professionisti è uno spazio stimolante, ricco di oggetti, prodotti e sussidi, dove la peculiarità più importante è che non bisogna fare attenzione a nulla: ogni setting è studiato perché risponda alle precise necessità della persona che sta svolgendo la terapia. Tutti gli strumenti possono essere quindi toccati, esplorati e maneggiati. L’ambiente immersivo, oltre a generare esperienze inedite, sollecita e sviluppa diverse aree:
- cognitive
- affettive
- comunicative
- motorie
La stanza multisensoriale lavora, quindi, a 360 gradi. A livello cognitivo, influenza il grado di attenzione, la capacità di espressione e la propriocezione. Dal punto di visto affettivo e relazionale, stimola il piacere e il benessere legato al gioco, quindi favorisce il rilassamento, migliora sensazioni positive – come la curiosità e felicità – influenzando anche il grado di partecipazione.
Per quanto riguarda la comunicazione, allo stesso modo, la stanza multisensoriale permette alle persone di esprimere i propri desideri e stati d’animo, manifestando ciò che piace di più e di meno.
Infine, si allenano le capacità motorie, grazie all’opportunità di manipolare, mettere in pratica la coordinazione oculo manuale, così come i movimenti del corpo in generale.
Il setting e l’ambiente riproposto sono la vera chiave per ottenere benefici terapeutici: la stanza multisensoriale nasce con l’obiettivo di stimolare la persona a 360 gradi, ma è compito del terapista trovare la leva giusta per perseguire gli obiettivi di benessere. È fondamentale, da un lato, rispettare i ritmi, le scelte, le inclinazioni e le singole personalità. Dall’altro lato, è necessario avere l’intuizione giusta, per stimolare sensazioni ed emozioni inedite, portando così la terapia a un livello superiore.
L’obiettivo finale della stimolazione sensoriale dipende dal caso in sé e può essere:
- diminuire la frequenza di atteggiamenti aggressivi, favorendo invece quelli più mansueti, orientati alla calma
- migliorare le abilità espressive e comunicative
- migliorare il benessere dal punto di vista psicologico e fisico
- rafforzare la capacità relazionale, grazie alla presenza di famigliari, caregiver e gli stessi terapisti durante la sessione multisensoriale
Gli elementi che rendono la stanza sensoriale funzionale
Fin qui abbiamo parlato dei benefici e delle opportunità per i terapisti che ricreano stanze Snoezelen per i propri pazienti. L’aspetto più sfidante e complesso è proprio quello della ricerca e della creazione del setting che, come abbiamo anticipato, deve rispondere perfettamente alle esigenze del singolo individuo. Significa che un setting non può essere riproposto nelle stesse condizioni a persone diverse, perché ogni oggetto, sussidio, elemento è inserito per raggiungere un preciso scopo.
Ecco quindi che luci, proiettori, tubi a bolle, fibre ottiche, sfere di specchi, musica, aromi ed essenze possono essere combinati a piacere a seconda dello stimolo su cui si vuole lavorare. Approfondiamo, più nello specifico, il ruolo di questi elementi nella creazione di un ambiente funzionale, orientato all’obiettivo.
Tubi a bolle
I tubi a bolle – o tubi sensoriali – sono oggetti molto comuni nelle stanze multisensoriali, proprio perché semplici, ma allo stesso tempo performanti. Il continuo movimento delle bolle e il cambiamento dei toni di colore generano sensazioni visive e sonore di benessere. Lo stimolo più comune è quello di toccare il tubo, talvolta anche di abbracciarlo. È evidente, quindi, come si lavori molto sulla percezione del corpo, il rilassamento e l’affettività.
Fibre ottiche
Le fibre ottiche sono elementi luminosi, composti da sola luce – non vi è elettricità o calore – per essere manipolate con sicurezza senza pericolo. Anche in questo caso, il colore della luce stimola sensazioni che possono variare e spingere la persona a rilassarsi o, al contrario, ad attivarsi. Le fibre ottiche possono essere utilizzate a terra come fasci di luce o possono essere montate su mensole per ricreare un effetto cascata e arricchire l’ambiente che diventa ancor più immersivo e luminoso.
Proiettori
L’utilizzo del proiettore veicola immagini con l’obiettivo di portare alla luce vecchi ricordi – insieme alle sensazioni che generano.
Tavole sensoriali
Questi ausili sono efficaci per favorire l’interazione: si tratta, infatti, di pannelli costituiti da una base su cui vengono fissati o proiettati elementi sensoriali, da toccare, maneggiare, guardare o sentire. Si può così stimolare il tatto attraverso texture differenti o ascoltare suoni e rumori distinti, senza dimenticare i benefici dal punto di vista visivo.
Aromaterapia
Essenze, oli e spray completano la stanza multisensoriale, soprattutto nel caso del trattamento di forme di demenza come l’Alzheimer. Si può infatti lavorare sui ricordi dell’anziano, sprigionando odori a lui famigliari. Ovviamente, per questo passaggio è cruciale l’intervento di una persona vicina, che aiuti a ricreare un setting il più possibile pertinente alla realtà.
Amache, dondoli e giochi di equilibrio
Una degli obiettivi del metodo-snoezelen è migliorare la propriocezione, che può essere stimolata attraverso giochi ed elementi divertenti come le amache e i dondoli. Oltre a lavorare sull’esercizio, si agisce sull’umore, migliorandolo.
Tappeti sensoriali
Come per le fibre ottiche, anche questi elementi luminosi sono sicuri, non essendo attraversati da calore ed elettricità. Possono essere appoggiati a terra, le luci si attivano a contatto con mani o piedi, ricreando un effetto cielo sul pavimento. I tappeti sensoriali rendono l’ambiente ancor più immersivo, incoraggiano l’attenzione dei pazienti, invitandoli a muoversi, strisciare, saltare o rotolare per attivare le luci. Questi sussidi contribuiscono ad alleviare ansia e stress, favorendo invece la calma e la tranquillità.
In questo articolo abbiamo parlato di stanza multisensoriale, analizzando gli obiettivi e le potenzialità dei setting, concentrandoci poi su alcuni degli elementi che rendono l’ambiente funzionale. Ma non è finita qui: se vuoi conoscere e approfondire tutti gli strumenti che, da terapista, puoi utilizzare, affidati a Borgione.
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