Le attività e i giochi psicomotricità sono uno strumento molto efficace sia per il recupero di funzioni perdute, soprattutto per adulti e anziani, sia per far emergere e insegnare nuove abilità, come nel caso dei bambini.
In questo articolo, ci focalizzeremo su alcuni spunti e idee per il trattamento di problematiche spesso diffuse tra le persone anziane, come la demenza e l’Alzheimer, che possono mettere in discussione l’autostima, le relazioni e la padronanza del corpo.
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Perché i giochi psicomotricità sono preziosi per le persone anziane
Con il passare dell’età, si va inevitabilmente incontro a un declino delle funzioni cognitive e motorie, che spesso influisce sulle capacità degli anziani di compiere le più semplici attività quotidiane o di relazionarsi con le altre persone, generando frustrazione e tristezza.
L’invecchiamento è un periodo di cambiamenti fisici ed emotivi, che richiedono un progressivo processo di adattamento. I giochi psicomotricità possono contribuire a rallentare e attenuare questo declino, spesso perfino migliorando le capacità motorie e cognitive negli anziani, per garantire un’ottima qualità della vita anche in età avanzata.
La psicomotricità adulti si pone proprio l’obiettivo di far riscoprire alle persone anziane il proprio corpo per generare in loro sensazioni positive di appagamento e soddisfazione, migliorando la loro autostima.
In questo contesto, è importante sottolineare come la creatività sia a tutti gli effetti uno strumento terapeutico non solo nel bambino, ma anche nell’adulto. Infatti, utilizzare attività creative e giochi di psicomotricità con gli anziani – magari affetti da demenza o Alzheimer – permette di generare in loro una sensazione di grande benessere e di accrescere così la loro autostima, con risvolti positivi su ogni aspetto della loro vita.
Cosa si intende con il termine psicomotricità?
Prima di parlare nel dettaglio delle possibili idee per il trattamento dei disturbi tipici delle persone anziane, vogliamo chiarire che cosa sia la psicomotricità.
Il concetto di psicomotricità si riferisce a una duplice realtà:
- da un lato, comprende tutti gli aspetti correlati alla funzione motoria, come le abilità legate al movimento del corpo
- dall’altro lato, prende in considerazione aspetti che hanno una chiara componente cognitiva (attitudini) e socio-affettiva (sentimenti e comportamenti)
Questa disciplina vuole creare una sorta di legame tra questi due aspetti, intendendo il movimento non solo come un’attività meccanica, ma come una variabile che influenza in modo significativo la percezione della realtà, integrandosi con essa. Ecco perché affronta il deterioramento fisico e cognitivo degli anziani con un approccio multidisciplinare basato su giochi e attività che non seguono schemi e regole prefissate, ma che si adattano alle diverse esigenze.
Obiettivi e benefici dei giochi psicomotricità per gli anziani
L’attività psicomotoria negli anziani ha obiettivi ben definiti, tra cui:
- prendere coscienza del proprio corpo (propriocezione) e dei suoi cambiamenti
- migliorare le capacità di equilibrio, forza e coordinazione
- ridurre la tensione fisica ed emotiva
- migliorare la respirazione
- promuovere lo sviluppo motorio dell’individuo e il controllo dei movimenti involontari
- offrire strumenti per adattarsi alla routine quotidiana, superando le limitazioni imposte dallo scorrere degli anni
- migliorare la qualità della vita, le relazioni sociali e l’umore
La psicomotricità, dunque, promuove un cambiamento psichico attraverso il movimento.
Non sorprende infatti che, oltre alle possibili problematiche neurologiche associate all’invecchiamento, gli anziani presentino anche difficoltà motorie. Alcuni degli esempi più comuni sono lo scarso orientamento spazio-temporale, la rigidità e la goffaggine motoria, il deficit sensoriale, con le conseguenti sensazioni di ansia, apatia e irritabilità che possono derivare da questi cambiamenti.
Quali sono i giochi psicomotricità utili agli anziani?
I professionisti possono utilizzare semplici sussidi e strumenti a seconda delle necessità, affinché siano utili per gestire diverse situazioni, senza che esista una regola precisa o un tipo di approccio migliore di un altro.
Attraverso semplici movimenti come sollevare gli arti, ruotare le articolazioni o fingere di scrivere parole in aria per farle indovinare all’assistente, si lavora su aspetti importanti come la coordinazione dinamica, lo schema corporeo e la flessibilità.
Vediamo alcuni esempi.
Danza
Si tratta di un esercizio fisico e di strutturazione del tempo molto completo. Il ritmo impone nuove sfumature al movimento che, insieme alle oscillazioni dolci e ai piccoli movimenti, migliorano la propriocezione degli anziani. Si possono includere giochi per il controllo motorio, come stare fermi quando la musica si ferma.
Strumenti musicali
La possibilità di produrre suoni e ritmo attraverso strumenti musicali ha potenzialità incredibili nello sviluppo dell’espressione motoria e della gestualità e nel migliorare la percezione del corpo. Spesso gli strumenti musicali sono infatti utilizzati come giochi psicomotricità proprio perché permettono di alzare il livello di attenzione e coinvolgimento, migliorando lo stimolo alla ripetitività.
Giochi di memoria
Soprattutto nella valutazione delle funzioni cognitive, i giochi di memoria, come le carte che lavorano sui raggruppamenti sono un buon pretesto per lavorare, appunto, sulla memoria, sulle abilità sociali, sul processo decisionale e sulla comunicazione. Da semplici attività basate sull’utilizzo di figurine, a giochi più complicati come gli scacchi, a quelli dinamici basati sul mimo e sul linguaggio del corpo, ognuno di essi esplora i vantaggi dell’allenamento psicomotorio da una prospettiva ludica.
Attività manuali
Colori, consistenze, forme e dimensioni stimolano i sensi e permettono di mantenere la mente attiva, soprattutto se il fine è creare oggetti decorativi, con glitter, stoffe o carte di diverse texture, per occasioni speciali o piccoli oggetti da regalare ad amici e familiari.
Stretching
Le forme più tradizionali di esercizio fisico offrono l’opportunità di fare esercizi di stretching e respirazione; migliorando la concentrazione e l’autostima, riducono lo stress e promuovono la salute mentale.
Un’idea potrebbe essere quella di associare a questo tipo di attività l’ausilio del cubo luminoso. Questo strumento permette di combinare la motricità alla stimolazione sensoriale e allo sviluppo della creatività, per dare vita ad un approccio multisensoriale che genera calma e benessere grazie all’utilizzo dei colori (ad esempio il blu).
Come abbiamo visto in questo articolo, i giochi psicomotricità da poter utilizzare per il trattamento di disturbi psicomotori negli anziani sono moltissimi e davvero efficaci. Sarà il professionista a capire qual è l’approccio migliore da utilizzare a seconda dei casi, grazie alla sua fantasia ed esperienza.
Applicare il concetto dell’arte e della creatività come terapie anche nell’adulto permette di raggiungere risultati sorprendenti, migliorando la qualità della vita delle persone più anziane.
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