Premio o prezzo?
Il sole stava sorgendo, c’era un forte soffio nell’aria e non vedevo l’ora di fare una passeggiata mattutina. Feci scendere i cani dalla macchina e mi resi conto che avevo parcheggiato nel bel mezzo di un parcheggio di due auto.
Nessuno avrebbe saputo che ero io; i miei cani e io saremmo arrivati in cima alla collina in un battito di ciglia. Tuttavia, lo sapevo. Sapevo che quegli spazi sarebbero presto diventati molto richiesti dai genitori che lasciavano i bambini nella vicina scuola, e che il mio parcheggio incurante avrebbe disturbato almeno una famiglia.
Cani insoddisfatti
Quindi cosa ho fatto? Ho continuato sulla mia strada senza alcuna considerazione per gli altri? No, mi sarei sentita troppo in colpa. Ho rimesso i cani insoddisfatti in macchina, ho spostato la macchina, e poi ho ricominciato a camminare con loro.
Cosa c’entra questa storia e cosa c’entrano i miei cani con i bambini nei loro primi anni di vita?
La risposta è “premio” e “prezzo”, la capacità di pensare attraverso le proprie azioni e capire come queste avranno un impatto sugli altri. Nella mia situazione, lasciare la macchina dov’era mi avrebbe fatto iniziare a camminare prima e mi avrebbe risparmiato tempo. Questo sarebbe stato il mio premio. Invece il prezzo era che avrei dovuto rimettere i cani in macchina e parcheggiare di nuovo.
Immaginando l’impatto
La mia decisione è stata presa immaginando quanto sarebbe stato frustrante per un genitore indaffarato vedere un parcheggio bloccato da un guidatore sconsiderato. Il loro premio sarebbe stato uno spazio libero, il loro prezzo sarebbe stato un inconveniente.
Riproduzione del film delle mie azioni
In quanto adulta sono abituata a “interpretare il film” di come le mie azioni avranno un impatto sugli altri. Alcuni chiamano questo rispetto, altri autoregolamentazione.
Diciamo ai bambini di pensare agli altri, di essere gentili e di dire scusa, ma teniamo in considerazione ciò che l’abilità di soppesare il premio e il prezzo è davvero?
Possiamo certamente modellare e incoraggiare questa abilità, ma i cervelli dei bambini avranno bisogno di molta più esperienza di vita prima di ottenere questa capacità; persino alcuni adulti potrebbero fare fatica!
Cosa possiamo fare per promuovere l’autoregolamentazione e il rispetto per gli altri?
Giocare all’aperto è un ottimo modo per promuovere queste abilità: incoraggia i bambini a pensare al futuro, a risolvere i propri problemi e a lavorare insieme. Inoltre, li fa uscire all’aria aperta, proprio come me che cammino con i miei cani!
Se i bambini sono molto piccoli il rispetto dei modelli e l’autoregolamentazione sono sempre la migliore strategia. Con i bambini un po’ più grandi puoi provare ad applicare quanto segue:
- Conteggio delle gentilezze: riconoscere che i bambini sono altruisti con gli altri dimostra che tali comportamenti vengono valutati: possiamo chiamare questo “conteggio delle gentilezze”. Parla con i bambini di chi è stato gentile con loro e di come sono stati gentili con gli altri. Rendilo un’attività quotidiana e presto diventare una cosa naturale.
- Affrontare le difficoltà: qualcosa che trascuriamo spesso è parlare con i bambini di come si sono comportati quando le cose sono andate male: affrontare le difficoltà. Come si sono comportati quando giocando con le costruzioni ognuno voleva costruire qualcosa di diverso? Come si sono sentiti quando i loro amici non gli hanno permesso di giocare?
- Proporre giochi utili alla gestione delle situazioni: tra i prodotti che possono essere utilizzati ci sono le carte Azioni ed Emozioni. Grazie a queste immagini i bambini impareranno a conoscere e capire le cause di 15 sentimenti differenti. Questo li aiuterà, inoltre, a percepire i sentimenti degli altri, a esprimere i propri e a gestirli nella vita di tutti i giorni. Un altro prodotto utile è Così mi comporto bene. A volte i bambini fanno fatica a capire e seguire molte regole e convenzioni sociali, regole non scritte che però gli adulti si aspettano che essi rispettino. Queste sequenze propongono situazioni, ambientate in diversi luoghi pubblici, in cui il bambino deve imparare a comportarsi correttamente. 5 carte suggeriscono i comportamenti corretti mentre altre 3 mostrano atteggiamenti incivili o maleducati. Ci sono anche 2 carte-alieno, adatte per attività di inclusione: bimbi stranieri, provenienti da paesi e culture diverse, possono avere difficoltà a capire le nostre convenzioni sociali. Questo non vuol dire che siano maleducati, ma solo provenienti da un mondo “diverso” e quindi bisognosi di una guida per ambientarsi in una società per loro nuova.
Aiutare i bambini a gestire le proprie difficoltà (entro i limiti di sicurezza) piuttosto che immergersi e imporre soluzioni o sanzioni da adulti aiuta i bambini a intraprendere un’autoregolamentazione. Il gioco aperto supporta questo nel modo più naturale.
I comportamenti imposti dagli adulti in risposta alle azioni del bambino, sia positive che negative, possono togliere lui il senso di controllo e impedirgli di imparare a pensare da solo. Possono ostacolare una mentalità di crescita, guidare il bambino a pensare che fare errori sia sempre sbagliato invece che essere un modo per imparare e andare avanti.
Abbiamo tutti bisogno di rispettarci l’un l’altro; abbiamo tutti bisogno di imparare.
Ricorda: ogni interazione con un bambino dovrebbe essere basata sul rispetto … è un’opportunità per imparare, per loro e per noi!
Ali McClure
Tradotto dal blog Community Playthings
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Carmela dice
Ottimi spunti di riflessione.