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Una città amica dei bambini

Nella sezione Angolo del Terapista, Notizie il 03/24/15

Anna La Mattina, Pedagogista ANPE

 

A 26 anni dall’approvazione della convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e a 24 anni dall’entrata in vigore in Italia della legge n. 176/1991, siamo ancora ben lontani dalla realizzazione dei suoi principi fondamentali relativamente alla qualità della vita e all’avvio di buone pratiche che consentano il pieno sviluppo della personalità dei bambini e degli adolescenti.

Una città amica dei bambini, pensata e progettata a loro misura, deve garantire un livello di vita sostenibile, fatto di accoglienza, protezione e sicurezza, ma anche di affetti, relazioni sane, cultura, gioco e svago. Ciò si ottiene creando quelle condizioni esistenziali che permettono ad ogni famiglia di aver riconosciuti i bisogni primari: un lavoro, una casa dignitosa, servizi a cui fare affidamento a sostegno della genitorialità, perché i bambini possano essere allevati nel migliore dei modi. Ovviamente, è compito delle istituzioni attivare tutte le sinergie possibili nel territorio, in forza della legge di attuazione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, affinché tutto ciò possa essere realizzato.

Lo Stato e gli Enti Locali, con gli aiuti dell’UE, hanno il dovere di realizzare città vivibili a misura del cittadino, in particolare dei bambini e degli adolescenti, cittadini a pieno titolo di oggi e di domani. Cosa deve prevedere una comunità urbana, affinché divenga una “Città Amica” dei più piccoli?

Anzitutto deve essere una città che educa nel senso più autentico del termine, ovvero deve offrire gli strumenti per far emergere le risorse di ciascuno; ciò sarà possibile non soltanto attraverso il compito specifico di un qualsivoglia ufficio di assistenza sociale o di una scuola; piuttosto deve divenire essa stessa “realtà educativa ed educante”, dovrà fornire cioè, una serie di servizi, strutture ed infrastrutture tali da renderla funzionale, gradevole e comprensibile ai più piccoli e, nello stesso tempo, deve farsi modello da imitare, per una cittadinanza sempre più consapevole e responsabile.

La Città di Palermo si è resa protagonista, di recente, di una interessante esperienza denominata “Festival della Città Educativa”, in virtù del fatto di essere una città metropolitana del Sud Italia, ricca di problematiche di ogni genere e piuttosto lontana dall’essere e dall’essere stata una città per i bambini. Palermo ha deciso di ripensarsi e di disegnare un progetto per diventare realtà educativa nel suo insieme, coinvolgendo tutti, ma proprio tutti: dalle istituzioni competenti al mondo dell’associazionismo e del volontariato, dalle associazioni professionali (fra cui l’ANPE, come ente patrocinante e partecipativo del tavolo tecnico-scientifico) ai commercianti, fino ad arrivare alle aziende sanitarie e ad enti religiosi di diverse confessioni. Questi soggetti sono, a diversi livelli, tutti operatori nel territorio, e sono stati invitati dall’Amministrazione Comunale ad assumersi ognuno la responsabilità di firmare un patto di lungo respiro con la Città, per la tutela dei minori; ciò in ordine alla sicurezza, all’accoglienza, alla pulizia, alla diffusone della cultura che parla il linguaggio dei più piccoli (i bambini hanno redatto la carta dei diritti del fanciullo ONU, usando il loro linguaggio), nonché alla diffusione di buone pratiche educative che ognuno può  mettere in atto, in famiglia, a scuola, in un negozio, per strada, nelle chiese, nei musei, nei giardini pubblici, sui mezzi di trasporto…ovunque vi sia un minore !

Mi piace citare una bella frase del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in occasione della manifestazione di chiusura del festival per la Città educativa: “L’educazione è uno stile di vita e una pratica di cittadinanza”. Questo potrà divenire realtà, attraverso l’esempio degli adulti e l’apprendimento precoce da parte dei più piccoli.

È un investimento da fare, qualcosa di importante su cui scommettere, facendoci consigliare proprio da loro: i bambini e i ragazzi che, con la loro fresca capacità di sognare a colori, sapranno senz’altro indicare la strada maestra da percorrere, per realizzare i propri sogni: parco-giochi, strade sicure chiuse al traffico, spazi ludici e di apprendimento condivisi, come ludoteche aperte al territorio, tempo/spazio per il doposcuola e pratiche sportive. ma anche scuole belle e funzionanti, strade pulite, servizi efficienti, gente  di buona volontà, disposta a fare la propria parte, genitori che sappiano essere figure di riferimento, nonni disponibili ad accompagnare, proteggere e a raccontare favole, rinsaldando il patto fra le generazioni, operatori sociali (Pedagogisti, Assistenti sociali, Psicologi, Medici, Insegnanti) sensibili e professionali…adulti capaci di ascoltare… perché a nessuno di questi piccoli venga meno il diritto di crescere bene, fra gli affetti più cari,  in una città adeguatamente pensata ed attrezzata per loro.

 

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L'arte di diventare genitori: consigli pratici per L'arte di diventare genitori: consigli pratici per educare i bambini. Post da salvare✔ Genitori si diventa, non si nasce. Carlos Gonzales, pediatra Catalano ci dice davvero cosa serve ai bambini: un approccio educativo che riporti al centro le esigenze naturali dei più piccoli! In uno dei suoi scritti riassume alcuni consigli pratici per educare i figli con #amore, rispetto e #gentilezza: ve ne riportiamo alcuni. 1) Educare con autorevolezza, accompagnata da gentilezza e sorrisi. 2) I bambini sperimentano sempre esperienze giuste e sbagliate: non prendetevela con queste ultime ma insegnate loro il comportamento corretto. 3) Siate diplomatici e pazienti. 4) Sì alle regole, NO alle imposizioni. 5) No ai premi affinchè il bambino possa comprendere a pieno la distinzione tra motivazione intrinseca e motivazione estrinseca. 6) Elogiate il lavoro e l'attività ma non il bambino. In generale, siate da esempio per tutto ciò che concerne la vita quotidiana ❤ Grazie @ninakinablog per aver colto un momento prezioso di gioco ❤ . . #borgione #attivitàperbambini #genitori #cameretta #giocare #steiner #montessori #waldorf #grimms #giochiinlegno
Della serie: apriamo il mese di marzo con creativi Della serie: apriamo il mese di marzo con creatività e colori, perchè ne abbiamo davvero bisogno ❤ 🔸🔸Quanto è importante l'#arte da 1 a 10 nella vostra vita?🔸🔸 Abbiamo ribadito spesso l'importanza dell'arte nella vita dei bambini. Colorare, dipingere, disegnare ma anche suonare, cantare, ballare sono tutti momenti importantissimi per stimolare la creatività. L'arte migliora la vita!🌈❤ Ci trasforma da spettatori passivi della realtà ad attenti osservatori, capaci di meravigliarci e di percepire il senso estetico e puramente bello delle cose. Attraverso l'arte esprimiamo le emozioni, da quelle più semplici a quelle più complesse. Noi ci meravigliamo ancora oggi quando tra i social vediamo #genitori, mamme, papà, #educatori e insegnanti cimentarsi nella #pedagogia del fare, attraverso la quale i bambini sperimentano veri e propri atelier creativi! E per questo grazie @mamma_di_federico per il vostro capolavoro! . . #borgione #playathomemummy #vitadamamma #mammablogger #attivitàperbambini #infanzia #attivitàmontessori
Senti le lettere è il nome di questo gioco educat Senti le lettere è il nome di questo gioco educativo che si ispira al metodo #montessori Sembra quasi un ossimoro ma in realtà, con queste tessere in legno, è davvero possibile sentire, percepire e accompagnare il movimento pre-scrittorio. Quanto è importante la fase del #pregrafismo? #Mariamontessori sosteneva che per insegnare bisognasse emozionare. E ancora... il suo metodo pone al centro dell’ apprendimento il piacere che stimola la curiosità e l’autonomia del #bambino. È molto importante supportare i bambini ad acquisire competenze e stimolare la naturale inclinazione ad apprendere, senza un'impostazione “obbligata” dell'attività, che rischierebbe di innescare dinamiche di rifiuto. Il compito dei genitori è quello di rispettare i tempi di ogni singolo bambino al fine di garantirgli una crescita pura e felice ❤ Grazie @mamma_verde per questo scatto 🔠❤ . . #borgione #giocoeducativo #prescrittura #attivitàperbambini #toys #giochidilegno #montessori #metodomontessori #infanzia #giocare #heutink #toyforlife https://www.borgione.it/didattica/lettura-e-scrittura_1/pregrafismo/senti-le-lettere
L'arte come espressione delle emozioni. L'arte oc L'arte come espressione delle emozioni. L'arte occupa un posto importantissimo nella crescita dei bambini e nella scoperta delle loro emozioni. ❤💛💙🧡 Siete d'accordo? Ogni bambino è naturalmente propenso all’arte e alla creatività come espressione dei sentimenti. Tuttavia, pare molto strano come oggi il tempo che viene dedicato a questa disciplina nei contesti scolastici, sia veramente misero. Così i bambini tendono a stimolare maggiormente le attività dell’emisfero sinistro del cervello, legato alla logica e alla razionalità che non dell’emisfero destro, legato appunto alla parte creativa. Se la scuola non riesce a dedicare il tempo necessario al momento artistico è compito dei genitori mettere a disposizione dei propri bambini i materiali necessari per l’espressione artistica. Lasciate loro questi materiali a portata di mano, in modo che possano prenderli ogni qual volta lo desiderino. Quale materiale artistico prediligere? - Pennarelli - Matitoni - Fogli - Tempere - Pennelli - Fustelle e mooooooolto altro ancora... Grazie @mammaniky_ per questo scatto❤ . . #borgione #creatività #infanzia #attivitàperbambini #giocare #disegnare #pitturare #mammablogger #genitoriefigli
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