Le interazioni amicali sono un’importante esperienza sociale per tutti i bambini: consentono loro di sviluppare e praticare fondamentale abilità pro-sociali, come la cura reciproca, il sostegno, l’empatia e la condivisione (Bauminger e Shulman 2003). Fare amicizia richiede competenze specifiche, incluse la capacità di comunicare in modo efficace, cooperare, capire e riflettere sulla prospettiva di un altro, regolare le emozioni e saper risolvere dei problemi (Asher et al. 1996).
La maggior parte dei bambini acquisisce spontaneamente le competenze sociali necessarie per costruire amicizie poiché interagiscono naturalmente con gli altri, nei contesti scolastici, familiari e comunitari.
La partecipazione alle attività di gioco sociale e cooperativo e alle interazioni tra pari è, spesso, molto difficile per i bambini con autismo o con altre disabilità nello sviluppo, i quali tendono a isolarsi nelle situazioni sociali a causa della carenza di abilità fondamentali come il contatto visivo, l’attenzione congiunta, la condivisione e il rispetto del turno, il perspective taking, la comunicazione verbale.
Anche quando questi bambini non mostrano difficoltà a giocare in modo indipendente o a condividere gli spazi con i coetanei o con i fratelli, raramente condividono il gioco o iniziano un’interazione ludica.
Questo potrebbe scoraggiare genitori, coetanei e insegnanti dal tentare di interagire con loro, riducendo ulteriormente le opportunità di apprendimento (Charlop e Walsh, 1986). Un intervento volto a insegnare le abilità di gioco è dunque cruciale per migliorare lo sviluppo sociale, linguistico ed emotivo e favorire l’instaurarsi di amicizie.
In particolare con i bambini in età prescolare, nelle sessioni individuali di terapia si dedica particolare attenzione all’insegnamento di giochi che il bambino può condividere con gli altri. Risulta fondamentale per il professionista condividere con genitori, insegnanti e educatori, le strategie per promuovere la generalizzazione del gioco sociale durante le interazioni quotidiane.
Uno dei primi obiettivi è incrementare le occasioni in cui il bambino interagisce con i compagni o con i fratelli condividendo materiali di gioco, imitando il loro comportamento, rincorrendo o inseguendo il coetaneo, ripetendo il suo comportamento verbale, partecipando a semplici giochi a turno.
Suggerimenti pratici
In una prima fase è importante creare tante occasioni, affinché il bambino possa impegnarsi in attività di gioco condiviso, selezionando i giochi maggiormente graditi, che possono motivarlo a partecipare.
Inizialmente possiamo coinvolgere solo 1 o 2 compagni, in modo che il bambino possa più facilmente imparare a rispettare il proprio turno. È fondamentale organizzare attività sulla base delle competenze e delle esigenze attuali del bambino, modificando e adattando le regole del gioco per rispettare i tempi del bambino; con il tempo e la pratica si possono aumentare gradualmente la durata e la complessità del gioco.
Ad esempio, se il bambino ha imparato a giocare a fare canestro lanciando la palla in un cesto ma osserviamo che dopo tre o quattro tiri la sua motivazione e l’interesse verso quest’attività diminuisce, cercheremo di prevenire interrompendo il gioco al momento opportuno e proponendo una attività alternativa attraente.
Inizialmente è fondamentale che il gioco in piccolo gruppo sia mediato sempre da un adulto.
Qual è il ruolo dell’adulto?
- Scegliere e organizzare il contesto fisico, selezionando il materiale necessario per le attività da proporre ai bambini ed eliminando quello che non serve.
- Rimanere alle spalle o di fianco al bambino, per poterlo prontamente aiutare quando la situazione lo richiede.
- Spiegare ai bambini il gioco da fare e invitare il compagno a compiere la prima azione di gioco. In tal modo il coetaneo fa da modello all’altro bambino, che può osservarlo e imitarlo.
- Aspettare qualche secondo, e se il bambino non esegue l’azione, fornire l’aiuto necessario per eseguire l’azione di gioco: per esempio prendendo delicatamente le sue mani e aiutandolo a lanciare la palla nel canestro.
- Premiare con lodi, carezze, gioco fisico o se necessario consegnando oggetti graditi quando il bambino compie l’azione, anche con il suo aiuto.
- Guidare i compagni a richiamare l’attenzione del bambino, modellando il loro comportamento. Per esempio suggerire loro di dire “tira la palla”, “ti aiuto”, “guarda come si fa”.
- Lodare sempre i coetanei quando seguono i suggerimenti e giocano in modo appropriato.
- Sfumare l’aiuto e la vicinanza fisica al bambino quando l’interazione è diventata intrinsecamente gratificante e il bambino inizia a interagire spontaneamente con i coetanei.
L’adulto può organizzare il gioco in questo modo:
- Pone le carte sul tavolo scoperte e in numero limitato (3-4 coppie).
- Spiega il gioco ai bambini e mostra cosa fare.
- Si chiede al compagno di trovare la prima coppia.
- Si dà la possibilità al bambino di trovare la seconda coppia.
- L’adulto lo aiuta a trovare la coppia, guidando delicatamente le sue mani o indicando le carte da prendere, se dopo qualche secondo il bambino non esegue l’azione di gioco,
- L’adulto loda entrambi i bambini (es. fare complimenti, fare il solletico, battere un 5).
Alcune idee per i giochi
- Palla canestro: i bambini si mettono in fila e a turno tirano la palla nel canestro da una piccola distanza, riprendono la palla e la consegnano al bambino successivo.
- Fare un girotondo cantando una canzoncina o ascoltando la musica preferita del bambino: durante il girotondo, chiediamo un paio di volte ai bambini di fermarsi e di imitare un’azione o un verso.
- Fare una torre con le costruzioni o con i cubi: consegnare a ogni bambino metà dei pezzi o, se necessario, un pezzo per volta; il bambino posiziona il suo pezzo e aspetta il turno successivo.
- Tombole con immagini: si possono usare tombole con immagini appartenenti a diverse categorie, in base alle preferenze dei bambini (es. animali, alimenti, giochi, ecc.), adattando le regole sulla base delle abilità del bambino. Ad esempio: possiamo assegnare a ciascun bambino una cartella e posizionare al centro un sacchetto o un cestino con le immagini da pescare, a turno i bambini pescano una carta, individuano a quale cartella appartiene, posizionandola sulla propria cartella o consegnandola al compagno. Oppure, tutti i bambini possono condividere una sola cartella e a turno devono posizionare sulla cartella la carta che pescano o che gli viene consegnata dall’adulto.
- Gioco della pesca: ogni bambino ha la sua canna da pesca e a turno pesca un pesce in base al colore che gli viene assegnato; oppure si può utilizzare solo una canna da pesca e i bambini a turno pescano un pesce di qualsiasi colore e poi passano la canna da pesca al compagno.
I nostri giochi più popolari
- Paracadute da 3,5 metri: Educatori, insegnanti, animatori, genitori possono proporre l’utilizzo del paracadute ludico durante giornate all’aria aperta suggerendo infinite attività: il girotondo, le onde del mare, il vento, la pallacanestro. Bisognerà aggiungere un pizzico di fantasia e allegria per inventare nuovi giochi! Il paracadute è stato realizzato pensando allo sviluppo di abilità sociali e fisiche, con l’obiettivo di ottimizzare il gioco di squadra e stimolare la creatività.
- Basket regolabile: I bambini, durante i pomeriggi estivi, non smetteranno più di correre, saltare, tirare a canestro e schiacciare!
- Birilli multicolore: Set per giocare a bowling, composto da 6 birilli di plastica in colori pastello e 2 palle in plastica nera. Fornito con supporto dotato di maniglia, per bloccare i birilli e trasportarli in tutta semplicità. Il mini bowling è l’ideale se si vuole trascorrere un pomeriggio di divertimento insieme ai più piccoli, sia in momenti quotidiani che nelle occasioni speciali.
- Maxi memo tattile natura: Maxi memo tattile a tema natura con tessere di grandi dimensioni che riportano immagini fotografiche di animali, piante e ambienti naturali impreziosite da incredibili rilievi tattili. Ideale per esercitare la percezione tattile, la memoria visiva, l’attenzione e la concentrazione, attraverso un gioco ispirato alla metodologia Montessori.
- Costruzioni Tacti Soft: Costruzioni morbide in EVA con superficie a rilievo per le prime esperienze sensoriali. Tra 24 e 30 mesi i bambini sviluppano capacità e competenze motorie globali, infatti verso i 30 mesi iniziano ad afferrare, lanciare e sovrapporre gli elementi che hanno a disposizione, divertendosi poi a farli cadere. Successivamente, avviano il processo di costruzione di diversi oggetti. Pertanto, le costruzioni soft si adattano perfettamente alle diverse fasi di crescita dei piccoli.
- Tombola degli animali in legno: Tombola degli animali in legno che raffigura coloratissimi animali, molto noti ai bambini, raggruppati a seconda del loro habitat naturale. Su ogni tessera, ciascun animale è associato al cibo di cui è più ghiotto. Questo supporto educativo è stato pensato per stimolare l’espressione verbale dei bambini, incoraggiando il gioco di gruppo ed il rispetto delle regole.
Elisa De Bartolo
Rubrica a cura di Elisa De Bartolo, Psicologa, BCBA, AdC SIACSA
Consulente Clinico Centro ABAxTorino IESCUM
ABAxItalia è il network di centri clinici di analisi comportamentale applicata per l’autismo di IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano
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