Sempre di più, rifacendosi alle teorie di studiosi quali Rousseau, Froebel e Montessori, si assiste a una crescita d’interesse nei confronti dell’ambiente esterno per supportare l’apprendimento da parte del bambino.
Uno dei pilastri della filosofia montessoriana è la relazione tra bambino e natura (Montessori, 1946).
E’ attraverso l’opportunità quotidiana di vivere all’aria aperta che i bambini sviluppano curiosità e amore nei confronti della natura.
Un ambiente esterno favorevole è importante quanto un ambiente interno. Per supportare l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini senza troppi sforzi è sufficiente osservare le tante opportunità che la natura offre. L’ambiente esterno porta con sé la matematica della natura: la bellezza della forma, la simmetria, il colore, la classificazione, l’ordine, il modello e la quantità.
La natura supporta direttamente la descrizione di Maria Montessori della mente matematica: l’impulso a produrre ordine dal disordine.
Maria Montessori ha preso in prestito questa frase dalle opere di Blaise Pascal, filosofo e matematico francese, osservando che “… la mente dell’uomo è matematica per natura, e la conoscenza e il progresso provengono da un’accurata osservazione”.
Montessori ha descritto la mente del bambino come una mente che ha la capacità spontanea di organizzare, classificare e quantificare modelli e relazioni nel contesto delle esperienze quotidiane. Ha riconosciuto che le caratteristiche della mente matematica, l’ordine – l’osservazione, la precisione e l’immaginazione – possono essere affinate con un’attenta cura, e la natura ci fornisce i mezzi per farlo.
La Mente Matematica è attiva fin dai primi anni di vita del bambino: “nei nostri piccoli bambini l’evidenza di una inclinazione matematica si manifesta in molti modi sorprendenti e spontanei” (Montessori, 1988, p169).
Le esperienze che forniamo a supporto della Mente Matematica nei primi anni dello sviluppo aiutano a costruire le basi su cui tutto l’apprendimento successivo sarà costruito.
Siamo creature curiose: la curiosità ci spinge all’esplorazione e alla comprensione del mondo che ci circonda in tutti i suoi aspetti.
Questo stimola domande essenziali come perché, come, quando e cosa… questa è la curiosità che dobbiamo abbracciare poiché è il fondamento per l’apprendimento matematico creativo. Porsi domande alimenta la ricerca scientifica, la ricerca di una conoscenza nuova, più accurata e più completa.
Oltre che per l’apprendimento matematico, le esperienze all’interno di spazi “selvaggi” sono fondamentali per un’efficace educazione ambientale. Quando parliamo di spazi selvaggi, non parliamo sempre di foreste e aree boschive: se hai un giardino, prendi in considerazione la possibilità di lasciare che parte di questo cresca selvaggia, rimpiazza alcune delle aree pavimentate con fiori selvatici, dai alla natura la libertà di creare l’ambiente esterno per te. Ciò che ne viene fuori potrebbe essere un ambiente un pochino meno ordinato ma sicuramente più stimolante per il bambino.
Il crescente interesse per le questioni ambientali ha fatto emergere quanto l’uso da parte dei bambini dello spazio esterno sia in grado di sviluppare in loro atteggiamenti positivi e attenti all’ambiente (Rivkin, 2000). La natura, così ricca e sensoriale non solo supporta le indagini personali dei bambini (Fjortoft 2004, Waite et al., 2006), ma fornisce anche un contesto ideale per attività di gruppo in cui lo sviluppo di conoscenze, concetti e abilità è incorporato all’interno compiti autentici, propositivi e spesso reali.
Pratt (2011) sostiene che affinché i bambini diventino “abili matematici” è necessario sviluppare una “disposizione matematica”. Ciò può essere supportato dal fare matematica all’aperto, permettendo ai bambini di sviluppare la consapevolezza che la matematica è tutt’intorno a loro.
In un ambiente esterno i bambini avranno la possibilità di esplorare il mondo e sperimentare fenomeni naturali come il tempo, le stagioni e le ombre, etc. (Maynard and Waters, 2007).
I bambini diventeranno più creativi e avranno la libertà di essere “innovativi, flessibili e adattabili.
Guida rapida per fare matematica all’aperto
Prima di strutturare un’attività per bambini dovremmo porci le seguenti domande:
- In che modo questa attività accrescerà ciò che i bambini già conoscono?
- In che modo aiuterà questo bambino a crescere?
- Quali competenze vengono sviluppate?
- In che modo questa attività aiuterà questi bambini a conoscere meglio il loro mondo?
- In che modo preparerà questi bambini alla vita?
Ed ecco i benefici dell’apprendimento della matematica all’aperto!
- Offrire un senso di libertà senza i vincoli dell’ambiente interno
- Incoraggiare una disposizione matematica e consentire ai bambini di creare collegamenti utili per il loro apprendimento
- Incoraggiare l’esplorazione e l’assunzione di rischi
- Supportare il benessere emotivo
- Contribuire all’immagine che i bambini hanno di sé stessi come matematici
Conclusioni
Maria Montessori ha riconosciuto l’importanza dell’apprendimento attraverso la natura.
Se osservi da vicino il mondo nella vita di tutti i giorni scoprirai quanto è intrigante, magico e pieno di stupore e meraviglia: pensa alla gioia di un bambino quando trova la sua prima coccinella e si mette a contarne i puntini? I bambini piccoli sentono fortemente il bisogno di esplorazione, scoperta e apprendimento creativo ed è nostro compito aiutarli a mantenere viva questa curiosità per tutta la vita.
Il futuro appartiene alla natura-intelligente, a quegli individui, famiglie, imprese e leader politici che comprenderanno l’importanza dell’equilibrio tra reale e virtuale. Maggiore sarà la tecnologia e maggiore sarà la natura di cui avremo bisogno. (Richard Louv)
di Michelle Wisbey
Articolo tradotto dal blog di Community Playthings
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