In un mondo in cui prepariamo i più piccoli per professioni ancora sconosciute, è imperativo alimentare nei bambini la curiosità e l’appetito per l’apprendimento.
Questo amore per l’apprendimento, unito alle capacità comunicative, alla capacità di risoluzione dei problemi e all’autoregolamentazione, porterà al successo per tutta la vita, indipendentemente dalla professione scelta.
Alcuni potrebbero dire che l’apprendimento di queste abilità possa avvenire soltanto dietro una un banco di scuola in un’aula, ma una ricerca della Dimensions Educational Research Foundation, basata su oltre un decennio di studi, ci dice che i bambini che trascorrono del tempo in classi all’aperto ben progettate e in mezzo alla natura sviluppano abilità in tutti i campi di apprendimento (Miller 2007).
I risultati di questa ricerca si aggiungono alla crescente quantità di prove che sostengono che giocare significa apprendere e che gli spazi esterni forniscono contesti potenti per la crescita e lo sviluppo dei bambini.
Cosa rende un’aula esterna diversa da una tradizionale? Per prima cosa, la disponibilità delle parti sciolte (loose parts) della natura (pietre, pigne, foglie…)!
Le parti sciolte della natura supportano giochi più complessi
L’architetto Simon Nicholson ha utilizzato il termine “parti sciolte” per descrivere materiali con proprietà diverse che possono essere spostati e manipolati in molti modi. Lo stesso ha teorizzato che la ricchezza di un ambiente dipende dall’opportunità che offre alle persone di interagire con esso e creare connessioni.
Gli educatori della prima infanzia hanno compreso la veridicità di questa tesi e hanno documentato il grande apprendimento che si verifica quando i bambini sono messi nella condizione di inventare, creare, esplorare e riorganizzare le “parti sciolte”.
Senza una serie specifica di indicazioni, solo attraverso l’immaginazione di un bambino, un insieme di conchiglie può diventare un set di palette per la spiaggia, un set da te con cucchiaio e piattini e molto altro.
Questa è un’ulteriore conferma del fatto che i materiali che forniamo ai bambini dovrebbero essere “indefiniti”. Joan Almon, ex direttore dell’Alliance for Childhood, ha dichiarato che un buon giocattolo è in realtà composto solo per il 10% dal giocattolo e per il 90% dal bambino (che ne definisce l’utilizzo).
Quando i bambini sono incoraggiati a usare “parti sciolte” e a sperimentare le proprie idee, sono costretti a imparare. Sono spinti non solo porre domande, ma anche a scoprire le risposte e creare nuove opportunità.
La natura, in tutta la sua semplicità e complessità, offre ai bambini affascinanti esperienze di gioco e di apprendimento. Essa produce organicamente uno spettro di parti sciolte che mostrano motivi e sequenze non facilmente replicabili nei materiali artificiali: pensiamo agli schemi intricati di una pigna o le spirali di una foglia. Con un livello più alto di complessità e varietà, la natura offre i materiali che supportano giochi più lunghi e complessi (White e Stoecklin, 2014).
Un ambiente naturale per le parti sciolte
Per molti dei nostri bambini, specialmente quelli con poca esperienza all’aria aperta, un ambiente naturale selvaggio e incontaminato potrebbe sembrare opprimente all’inizio. Inoltre le aree completamente selvagge non sono facilmente reperibili.
Un ambiente naturale più organizzato e accessibile può consentire ai bambini di sentirsi al sicuro e di utilizzare le parti sciolte della natura per capire il mondo.
Creare uno spazio giochi all’aperto pieno di elementi naturali al quale i bambini possano accedere ogni giorno trasforma contemporaneamente sia il loro comportamento che il loro atteggiamento nei confronti della natura.
Dimensions Foundation ha esaminato le caratteristiche ottimali che uno spazio esterno dovrebbe avere per supportare lo sviluppo del bambino durante la prima infanzia.
Secondo la loro ricerca i bambini interagiscono tra loro e si sviluppano in maniera totale quando lo spazio è:
- chiaramente delineato per supportare più livelli di abilità e interessi
- organizzato in modo che i bambini possano capire
- dotato di parti sciolte della natura e strumenti per esplorare
- nutrito da adulti che supportano le loro esperienze
Attraverso l’osservazione diretta del lavoro dei bambini nella natura (ricerca svolta sull’analisi delle “aule all’aperto” di tutto il mondo) si è riscontrato un maggiore sviluppo delle abilità scientifiche, matematiche, linguistiche, musicali, motorie, artistiche, visive e sociali.
Grande importanza rivestono la presenza di spazi naturali ben progettati e la presenza di “parti sciolte”.
“I bambini che apprendono in ambienti naturali sono stati segnalati come più rilassati, concentrati, impegnati, cooperativi, creativi, educati e felici rispetto ai bambini che studiano in aule al coperto o nei parchi gioco tradizionali. Gli ambienti di apprendimento della prima infanzia basati sulla natura offrono ai bambini l’opportunità di sperimentare le stagioni mutevoli e osservare i cicli di vita di piante, animali e insetti, fornendo materiali naturali per l’esplorazione e il gioco ” (Dennis, 2014).
In aule esterne ben progettate, i bambini hanno il potere di trasformare oggetti semplici in oggetti complessi utilizzabili in molteplici attività.
Perché la rappresentazione creativa è così importante?
Hirsh-Pasek e Golinkoff (2003) ritengono che sia cruciale perché i bambini hanno bisogno di sviluppare la capacità di pensare oltre gli oggetti che sono concretamente di fronte a loro se vogliono imparare a combinare nuove idee in modi creativo.
“Trattare gli oggetti come se fossero qualcos’altro è l’inizio di questa importante abilità. Ed essere in grado di usare gli oggetti simbolicamente, di rappresentare qualcosa di diverso da ciò che sono realmente, è legato al progresso dei bambini “.
Talbot e Frost hanno suggerito che “quando un oggetto o un ambiente è aperto a molte interpretazioni e usi, i “bambini hanno il potere di dirgli cosa deve essere o fare” senza bisogno di ricevere indicazioni sul modo corretto di utilizzarlo.
Lo studio di Dimension Research presenta prove convincenti del fatto che fornire ai bambini materiali naturali indefiniti favorisce l’immaginazione, la creatività e il pensiero simbolico (astratto). Quando lavorano con materiali “aperti” i bambini decidono come utilizzarli, esplorano modi interessanti di manipolarli, e trovano loro stessi il materiale o l’oggetto giusto per rappresentare qualcosa nella loro mente.
Mentre istruiamo i nostri bambini per un futuro sconosciuto, possiamo sentirci fiduciosi nel supportarli ogni giorno in attività svolte in aule all’aperto organizzate, piene di parti sciolte e di adulti curiosi e premurosi pronti a imparare al loro fianco.
di Heather Fox & Susie Wirth
Per saperne di più a proposito della Dimensions Foundation’s Research, visita http://www.natureexplore.org
Articolo tradotto dal blog Community Playthings ©2015 Dimensions Foundation/Nature Explore
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