Sono anni di fermento, anni in cui si è riscontrato un aumento dell’interesse nella lavorazione del legno nei primi anni dell’educazione.
Si tratta di un cambiamento positivo visti i benefici che la lavorazione del legno provocano su diverse aree di sviluppo del bambino. Gli insegnanti che propongono questo tipo di attività riscontrano un forte aumento dell’attenzione e dell’impegno da parte dei bambini.
La lavorazione del legno coinvolge mani, mente e cuore!
I bambini vengono totalmente assorti da questa attività e sviluppano la perseveranza, le capacità di problem solving e la passione per le attività impegnative. Non è insolito per loro passare tutta la mattinata al banco di lavoro.
La crescente popolarità della lavorazione del legno non è sorprendente dato il livello di divertimento dei bambini e il fatto che fornisce un’esperienza di apprendimento così profonda. Il rinnovato interesse è forse una reazione al nostro mondo sempre più digitale, in cui i bambini che attualmente frequentano le scuole materne imparano a “swippare” prima ancora di imparare a camminare.
I bambini sono circondati da una tecnologia complessa, ma questo ha limitato la loro esperienza di tecnologia di base, con minori opportunità di guardare, apprendere e comprendere i processi.
Negli anni passati c’è stato un marcato declino delle attività con in legno nelle scuole primarie e secondarie. Per fortuna il “fare” è tornato di moda, con un rinnovato interesse per l’artigianato. La lavorazione del legno offre ai bambini l’esperienza di costruire e riparare, contrastando la nostra attuale e prevalente cultura del consumo e dello smaltimento. La comparsa delle scuole nel bosco ha sicuramente contribuito: lavorare con gli strumenti in un ambiente boschivo è fortemente consigliato. A contribuire alla ricomparsa dei lavori di “falegnameria” nelle scuole è stato anche l’atteggiamento mutevole nei confronti del rischio e delle misure di sicurezza e di salute, a volte, forse, eccessivamente zelante. A seguito di una serie di relazioni sulla salute e sul rischio, emesse da enti autorevoli, le scuole si sono sentite incoraggiate ad assumere un atteggiamento più equilibrato nei confronti del rischio.
C’è qualcosa di veramente speciale nella lavorazione del legno, è così diverso dalle altre attività: il suo odore, l’utilizzo di strumenti reali e di un materiale naturale, i suoni del martellamento e del segare. Le mani e le menti lavorano insieme per esprimere la loro immaginazione e risolvere i problemi, l’uso della forza e della coordinazione: tutti i sensi lavorano insieme per affascinare interesse dei bambini piccoli.
Osserviamo i bambini che lavorano con le loro mani, armeggiano, costruiscono modelli e lavorano su progetti, ma in realtà la vera trasformazione è al suo interno, lo sviluppo personale è il cuore della lavorazione del legno.
La lavorazione del legno è una potente attività per costruire autostima e sicurezza. I bambini si sentono responsabilizzati e apprezzati vista la fiducia a loro concessa per poter lavorare con strumenti reali. Compiono compiti che inizialmente percepiscono come difficili e mostrano soddisfazione nella loro padronanza di nuove abilità, manifestando immenso orgoglio nelle loro creazioni. Questo senso di empowerment e raggiungimento fornisce una spinta visibile alla loro autostima e fiducia. I bambini hanno un desiderio naturale di costruire. Imparano come funzionano le cose e scoprono che possono modellare il mondo intorno a loro creando. Ciò supporta l’attitudine del can-do e infonde ai bambini un forte senso di azione, dando loro una disposizione proattiva verso il mondo.
Se ci soffermiamo ad analizzare una sessione di “falegnameria” è impressionante vedere quanto sia coinvolto l’apprendimento. La lavorazione del legno comprende tutte le aree della crescita e dello sviluppo e invita a stabilire connessioni tra i diversi aspetti dell’apprendimento: il pensiero matematico, la ricerca scientifica, la conoscenza tecnologica, lo sviluppo fisico e la coordinazione, la comunicazione e il linguaggio, lo sviluppo personale e sociale e una maggiore comprensione del mondo. La lavorazione del legno offre un importante mezzo attraverso il quale i bambini possono esprimersi. Non ha rivali nel fornire loro opportunità di problem solving e sfide. I bambini sono attratti dall’esplorazione delle possibilità, dall’affrontare sfide e dal trovare soluzioni.
Alcuni bambini sono particolarmente produttivi quando lavorano con il legno. È difficile prevedere chi risponderà meglio a questo tipo di attività viste le diverse esperienze dei bambini durante i primi anni di vita. L’esperienza della lavorazione del legno può essere però la chiave che sblocca l’apprendimento di alcuni bambini.
La sicurezza di lavorare con gli strumenti fornisce una serie di abilità per la vita. Molti bambini avranno bisogno di competenze pratiche per il loro lavoro futuro e la lavorazione del legno nei primi anni potrebbe essere l’unica esperienza di lavoro con strumenti reali. Fortunatamente lavorare con gli strumenti lascia una memoria profonda, quindi anche se l’educazione della prima infanzia è la loro unica esperienza di lavoro con il legno, lascerà una traccia duratura. Con le attività di falegnameria i bambini possono sviluppare il proprio apprendimento al proprio ritmo e superare le proprie sfide.
Alcuni insegnanti e genitori sono sorpresi del fatto che venga introdotta la lavorazione del legno già con i bambini di tre anni, ma bisogna sottolineare che si tratta di un’attività a basso rischio se introdotta e monitorata correttamente.
Rendiamo disponibile l’opportunità della falegnameria a tutti i bambini!
di Pete Moorhouse
Articolo tradotto dal blog Community Plaything
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