Molte delle attività mirate al trattamento dell’autismo nell’infanzia hanno come obiettivo lo sviluppo di capacità sociali, organizzate come opportunità per praticare le interazioni sociali in un ambiente sicuro e supportivo. L’obiettivo del terapista, in questo scenario, è favorire l’interazione, la comunicazione e lo sviluppo delle abilità sociali, anche grazie all’adozione di materiali dedicati.
Questo articolo non si configura come guida né vuole proporre consigli, ma vuole invece presentare una breve panoramica su alcune metodologie già in uso.
Attività sociali e autismo nell’infanzia: stimoli positivi focalizzati sull’individuo
I fondamenti di questo approccio terapeutico sono basati sull’idea di creare opportunità strutturate e significative, per favorire l’interazione sociale negli individui nello spettro autistico. Tali attività sono progettate per essere stimolanti, coinvolgenti e adattate alle esigenze specifiche di ciascun individuo.
In questo contesto, le attività sociali sono anche un modo per promuovere il benessere emotivo e la partecipazione attiva nella comunità. Attraverso giochi di ruolo, attività di gruppo e interazioni sociali strutturate, i bambini possono praticare abilità come la comunicazione verbale e non verbale, lo scambio reciproco di interessi e la gestione delle emozioni.
Questa metodologia pone un’enfasi sull’inclusione e sull’accettazione delle differenze individuali, incoraggiando il paziente a sviluppare le proprie capacità e a sviluppare relazioni significative con gli altri: per fare questo, i terapisti spesso mettono in atto delle situazioni simulate in cui praticare sui comportamenti da adottare in vari contesti.
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Materiali per raccontare storie
L’attività per il trattamento dell’autismo nell’infanzia prende spesso la forma di un gioco in rapporto uno a uno, in cui il terapista coinvolge il bambino in situazioni simulate per sviluppare le competenze sociali in un contesto controllato e confortevole. Una delle attività più diffuse è il gioco degli specchi, in cui due persone copiano reciprocamente i movimenti, facilitando la comprensione delle espressioni facciali e del linguaggio del corpo.
In questo scenario, l’utilizzo di supporti materiali può arricchire l’esperienza di gioco e favorire l’interazione sociale. Ad esempio, schede visive, il set “linguaggio delle emozioni” e giochi come Forza 4 o i nastri di cooperazione possono essere utilizzati per incoraggiare la comunicazione e la collaborazione durante il gioco, con l’obiettivo finale di migliorare le capacità sociali del bambino.
Questi supporti forniscono un’ancora di sicurezza per i bambini, consentendo loro di esplorare e partecipare attivamente al gioco in modo confortevole e stimolante. Inoltre, possono favorire la comunicazione e l’interazione sociale attraverso l’uso di segni, immagini e simboli, facilitando la comprensione e la partecipazione, ad esempio tramite l’uso di supporti più verticali come immagini collegate a emozioni specifiche.
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Evidenze scientifiche sull’efficacia delle attività sociali nel trattamento dell’autismo
L’efficacia delle attività sociali nel trattamento dell’autismo è confermata da numerose ricerche scientifiche.
Uno studio condotto da Kasari et al. (2014), pubblicato su “Journal of Autism and Developmental Disorders”, ha dimostrato che l’uso di interventi basati sull’interazione sociale porta a miglioramenti significativi nelle abilità comunicative e sociali negli individui.
Allo stesso modo, un meta-analisi condotto da Reichow e Volkmar (2010), pubblicato su “Research in Autism Spectrum Disorders”, ha evidenziato che gli interventi sociali hanno effetti positivi sul comportamento sociale e sulla comunicazione negli individui con diagnosi di disturbi dello spettro autistico.
Promuovere l’inclusione sociale e l’empowerment attraverso attività e materiali dedicati non solo migliora la qualità della vita degli individui nello spettro, ma anche la comprensione e l’accettazione dell’autismo nella società.
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