Oggi vorrei parlarvi di Stimming nell’autismo partendo da alcuni esempi pratici.
Claudio- 8 anni, è un bambino autistico che adora andare a scuola.
È sempre il primo a intervenire durante le lezioni, in particolare quando ci sono quelle di storia e geografia. Tutti gli insegnanti sono contenti di vedere il suo entusiasmo e la sua curiosità nell’approfondire anche le materie che gli piacciono meno.
Tra le caratteristiche che lo contraddistinguono vi è l’esigenza di muoversi molto frequentemente. Al termine di ogni ora, infatti, fa una piccola passeggiata nel corridoio e torna in classe.
Questo gli permette di concentrarsi meglio, ma ciò che lo aiuta più in assoluto sono gli stimming toys. Predilige principalmente oggetti sferici da manipolare con le mani, sempre ad un’intensità diversa.
Il loro movimento, poterli stringere tra le mani e muovere sul banco gli permettono di canalizzare meglio l’energia e di star seduto al banco più a lungo.
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Enrica, è una bambina di 4 anni che frequenta il secondo anno di scuola dell’infanzia.
Per lei la routine dell’appello e i giochi di gruppo sono sovra stimolanti. Troppe voci, troppa concentrazione e tanta attesa.
La sua educatrice faticava a trovare una motivazione forte affinché partecipasse a questo momento di condivisione, fino a quando non ha portato in classe le clessidre.
Enrica adora il verde e oltre alla sicurezza generata dal possedere la clessidra tra le mani, le goccioline che scendono delicatamente la incantano.
Guardandola potrebbe sembrare immersa nella clessidra, infatti i suoi occhi sono ipnotizzati dal movimento dell’acqua, ma questo non le impedisce di esser molto presente durante l’appello. Risponde subito quando sente chiamare il suo nome e posa la clessidra quando è il suo turno per un gioco, se vuole partecipare. Ricordiamoci che lo sguardo non dimostra l’ascolto di una persona.
Il valore dello stimming
Per anni abbiamo sentito parlare di stereotipie. In questi due esempi abbiamo parlato di stimming tattile e visivo.
Stimming è il termine che indica appunto le stereotipie, comportamenti ripetitivi e stereotipati che regolano da un punto di vista emotivo e sensoriale.
Essendo un comportamento, lo stimming ha una funziona comunicativa che si traduce in differenti sfaccettature. Lo stimming infatti può indicare gioia, stress, stanchezza, rabbia e riportare ad una sensazione di calma, poiché va a ridurre il sovraccarico.
Nell’esempio di Claudio, abbiamo visto che il bisogno di muoversi può essere soddisfatto camminando o giocando con delle sfere. Capire cosa serve è importante per trovare il giusto strumento che possa dare la stessa sensazione. Trovare lo stimming toys giusto alla prima prova può essere difficile; quindi, è importante provarne diversi e pensare a ciò che piace alla persona per cui sono destinati.
Per comprendere bene il potere dello stimming, ti suggerisco di pensare a qualcosa di piacevole e capire come ti può migliorare l’umore. Gli stimming toys hanno il potere di rilassare proprio perché chi li utilizza trova in essi qualcosa che porta benessere.
Tantissimi oggetti, come ad esempio i cerchi divertenti, stimolano più sensi: vista, tatto, udito. Chi li sceglie potrà esserne attrattə per il colore, per il movimento del liquido e dei glitter all’interno oppure per la piacevolezza tattile o per tutte queste sensazioni insieme.
Voglio chiudere questo articolo con un ultimo esempio.
Giorgio ha 37 anni, lavora in un call center.
Il suo lavoro lo porta a stare tanto tempo seduto e questo lo affatica. Rapportarsi alle persone è molto faticoso ed alcune telefonate possono essere davvero faticose. Ha scoperto, però, quanto una penna tra le mani, i dischetti divertenti o le sfere possano migliorare la qualità del suo lavoro.
Gli stimming toys non hanno età, la loro piacevolezza è soggettiva e sono adatti a persone dal funzionamento tipico o neurodivergente.
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Se cerchi qualche attività per la stimolazione multisensoriale di bambini e adulti con autismo ti consigliamo di leggere qui.
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