Ho voluto iniziare da questo titolo provocatorio per mettere subito in evidenza quanto, cambiare il modo di guardare una stessa realtà, possa fare la differenza.
Cosa sono le ossessioni?
Pensieri ricorrenti, idee fisse, interessi molto forti, ecco perché già passare da usare il termine “ossessione”, rispetto ad usare interessi assorbenti è una svolta incredibile.
Ma arriviamo al dunque. Ognuno di noi ha uno o più interessi, qualcosa per cui si è particolarmente attratti e incuriositi, qualcosa che ci motiva e non ci stanca mai, che facciamo per tanto tempo e sempre con lo stesso desiderio.
Quando qualcuno è interessato e condivide con noi l’esperienza di ciò che ci piace, come ci sentiamo? Dialoghiamo più volentieri con chi parla di un argomento che ci piace o con una persona che ci intrattiene con un argomento di cui non sappiamo molto e che ci annoia?
Se vi siete fatti questa domanda e avete risposto sinceramente ecco che anche il vostro sguardo sarà già cambiato.
Mettiamoci nei panni dei bambini e delle bambine o degli adulti che ci stanno di fronte, a cui proponiamo attività, lezioni, senza catturare la loro attenzione cercando di proporre ciò che devono apprendere.
Essere coinvolti in qualcosa è come un’immersione fisica e mentale nell’agire, se ciò che facciamo cattura la nostra attenzione, impariamo senza neanche accorgercene.
Non è una magia, è una realtà possibile, quando pensiamo al modo di apprendere, quando vogliamo relazionarci ad una persona per conoscerla, sia che abbia difficoltà, sia che sia funzionale, partire dal proprio interesse ci darà più possibilità di agganciare la sua curiosità.
Sforziamoci di essere sempre creativi, e trasformiamo una stessa attività o una lezione scolastica, cambiando i protagonisti, pensiamo ad una lezione di storia che ha come protagonisti dei personaggi. Si ridicolizza un evento storico?! Può darsi, ma se agli alunni rimane impresso correttamente cosa è più importante?
Detto così sembra facile… e quando invece sembra impossibile trovare l’interesse di una persona? Perché sembra non soffermarsi su niente, che nessuna proposta venga anche solo guardata?!
Facciamo alcuni esempi di interessi da cui partire, pensiamo all’acqua, un bambino che ama sentire l’acqua che gli scorre tra le mani, difficile da distogliere da quel momento, vorrà forse dirci qualcosa? Proviamo a seguirlo, farci guidare da quello che lo fa star bene, possiamo lavarci le mani insieme a lui, proporgli i travasi, giochi d’acqua, fargli sentire il suono dell’acqua durante un’attività strutturata, accettare ed accogliere il suo bisogno anziché sperare che si soffermi su altro.
O ancora, proviamo ad immaginare strategie per ampliare l’interesse per gli oggetti che girano. Ad alcuni bambini possono piacere le ventole, andarle a cercare in ogni contesto, proponiamogli di creare una girandola, adattiamo l’attività alle sue competenze e coinvolgiamolo. Rafforziamo l’interesse per ciò che gira? Si, ma guidiamo noi l’attività, favoriamo il coinvolgimento e la relazione.
Non esistono persone senza interessi, è importante far emergere le passioni di ognuno, con funzionamento neurotipico, autistico, in condizione funzionale o non funzionale, cosicché possiamo riuscire a trasformarli in opportunità.
Ecco un po’ di ispirazioni:
- Crea la tua girandola 24 kit
- Girandole di colore
- Pasta da modellare borgione secchiello
- Sabbia cinetica – kinetic sand kg 1
- Mega vassoione tuff tray
- Modellaggio set completo
- Blocchi acqua e glitter con cornice in legno – 8 pezzi
- Formine geometriche per sabbiera – 16 pezzi
- Lavagna di sabbia – formato a3
- Bolle di sapone – ml 70×1 flacone
- Tavolo dei travasi con coperchio
- Tempera a dita borgione – ml 1000×6 flaconi
- Crea tempera sensoriale -gr 870
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