Individuare quali giochi piacciono a ogni bambino è un elemento essenziale per impostare un intervento riabilitativo individualizzato che miri a promuovere l’acquisizione di specifiche abilità in un contesto motivante e piacevole.
Nella maggior parte dei casi è possibile individuare le preferenze di un bambino semplicemente chiedendogli quali sono i suoi giochi preferiti e ponendo domande specifiche sulle tipologie di gioco gradite. Bisogna però considerare che spesso, nell’ambito delle disabilità dello sviluppo, non è possibile condurre una “intervista” sulle preferenze di gioco direttamente con il bambino, si pensi ad esempio a un bambino autistico con difficoltà comunicative.
Nell’ambito dell’Analisi Comportamentale Applicata (ABA) sono state proposte diverse procedure che permettono di indagare direttamente le preferenze dei bambini.
Come valutare le preferenze?
Valutazioni indirette: coinvolgono l’utilizzo di interviste o checklist standardizzate che vengono proposte ai caregiver. Tali interviste solitamente prevedono una serie di domande specifiche che indagano tutte le tipologie di gioco e il tempo che il bambino dedica a ogni attività.
Valutazione diretta: consistono nella presentazione sistematica di diversi giochi direttamente al bambino. In questo caso si registrano la preferenza del bambino (ovvero il gioco che sceglie il bambino) e la durata dell’interazione con il gioco (per quanto tempo gioca il bambino).
Nella tabella di seguito sono riassunte le principali procedure:
È importante scegliere la procedura di valutazione delle preferenze in base alle competenze del bambino: ad esempio, è possibile utilizzare una valutazione con più di una scelta solo se il bambino ha appreso l’abilità di scegliere altrimenti si può ricorrere alla valutazione a scelta singola (proponendo al bambino un gioco per volta).
Nel caso in cui si debba svolgere una valutazione delle preferenze per un bambino che mostra difficoltà a stare seduto o a collaborare alle richieste poste dall’adulto è possibile utilizzare un’altra modalità di valutazione, chiamata Free Operant (Roane et al., 2008): in questo caso si dispongono alcuni giochi nella stanza, il bambino può avvicinarsi ai giochi che preferisce. In questo caso si può rilevare il tempo in cui il bambino interagisce con ciascun gioco e avere quindi una prima indicazione su qual è o quali sono le attività che preferisce (tra quelle a disposizione).
Suggerimenti pratici per svolgere la valutazione delle preferenze
- Proporre diverse tipologie di gioco: giochi sonori, visivi, attività di manipolazione, costruzioni, giochi di movimento, set di gioco simbolico …
- Preparare una scheda per registrare i dati raccolti durante la valutazione con il bambino, ad esempio:
- Ripetere più volte la valutazione delle preferenze, proponendo le stesse attività: questo permette di avere dati più solidi rispetto le attività che il bambino gradisce. È tuttavia importante considerare che le preferenze possono variare velocemente, per questo è utile prevedere spesso un monitoraggio delle preferenze, proponendo anche nuove attività.
Conoscere le preferenze dei bambini permette di creare un contesto motivante nel quale il bambino può imparare nuove abilità divertendosi.
Ogni attività educativa dovrebbe partire dall’analisi delle preferenze del bambino, a partire dalle quali è poi possibile introdurre, gradualmente, variazioni nei giochi e nelle attività e utilizzare i giochi e le attività preferite come premi e gratificazioni.
Alcune idee per te
Giochi di movimento: l’equilibrio e il movimento sono due aspetti importantissimi per lo sviluppo fisico del bambino. E’ attraverso il movimento che i bambini sviluppano il senso di coordinazione e imparano a osservare il mondo che li circonda.
Gioco simbolico: attraverso il gioco simbolico il bambino imiterà una persona o la situazione che vive a casa e con acuta osservazione l’educatore potrà cogliere eventuali disagi e problemi.
Giochi in scatola: noi vi suggeriamo quelli di Ludattica. Tutti Made in Italy, ecosostenibili e di qualità. Qualità, per Ludattica, significa lavorare sui dettagli: scelta dei materiali migliori, cura dei contenuti, ricercatezza delle illustrazioni e grande attenzione per le rifiniture e la manifattura nel suo insieme. I giochi Ludattica rispettano la natura perché sono realizzati con componenti ecologici e atossici. Vengono evitati sprechi di materiale e la filiera produttiva si impegna nell’ottimizzare con efficienza i cicli di lavorazione.
Puzzle e incastri: i puzzle per bambini non sono solo un gioco, ma anche un aiuto per insegnare lettere e numeri, e stimolare i 5 sensi. Il lavoro di identificazione della sagoma da incastrare, infatti, sviluppa l’associazione manuale-visiva e affina la motricità fine.
Libri: in questa sezione trovi una vasta scelta di libri per bambini fino a 6 anni, tutti diversi tra loro per la forma, il materiale e le storie raccontate. Per i più piccoli acquista libri morbidi al tatto e facile da lavare. All’interno hanno lettere grandi scritte in stampatello maiuscolo e sono ideali per imparare le prima parole o consentire ai bambini di esercitarsi con la lettura.
Strumenti musicali: la musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignità, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il passaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare, discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità.
Per approfondire:
Moderato P. (2020). Mio figlio non parla è autismo?. Firenze: GiuntiEdu
Hagopian, L. S., Long, E. S., & Rush, K. S. (2004). Preference assessment procedures for individuals with developmental disabilities. Behavior Modification, 28, 668–677. https://www.researchgate.net/publication/8413664_Preference_Assessment_Procedures_for_Individuals_with_Developmental_Disabilities
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Rubrica a cura di Elisa De Bartolo, Psicologa, BCBA, AdC SIACSA
Consulente Clinico Centro ABAxTorino IESCUM
Autore: Arianna Ristallo
Psicologa, Psicoterapeuta, PhD, BCBA, AdC SIACSA
Consulente Clinico CESCA (Centro Europeo di Scienza Comportamentale Applicata)
ABAxItalia è il network di centri clinici di analisi comportamentale applicata per l’autismo di IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano.
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