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Linguaggio orale: il fondamento della alfabetizzazione

Nella sezione Angolo del Terapista, Notizie, Sviluppo e Crescita il 03/05/19

Nella storia dello sviluppo umano, il linguaggio orale, la conversazione, la poesia, il racconto e il canto sono nati molto prima della lingua scritta.

Nei bambini vediamo lo stesso modello di sviluppo del linguaggio. I bambini prima imparano ad ascoltare, a parlare, a cantare, a rallegrarsi di filastrocche, storie e libri, successivamente imparano a leggere o scrivere.

Quello che spesso dimentichiamo è che la formazione del linguaggio orale è un passo fondamentale per lo sviluppo dell’alfabetizzazione.

Il professor Barry Sanders, famoso per il suo libro, A Is for Ox – un titolo che si riferisce al sistema fenicio di usare immagini per suoni – descrive molto bene l’importanza dello sviluppo del linguaggio orale. In sintesi, dice: “Il successo di una persona nell’oralità determina se questa si alfabetizzerà”.

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Vista l’importanza di un buon linguaggio orale, in che modo genitori, insegnanti e educatori possono supportarne lo sviluppo?

Uno dei momenti chiave in cui i bambini sviluppano la lingua è durante il loro gioco libero.

Nel gioco i bambini fanno uso di tutto ciò che sanno. Come lo psicologo Lev Vygotsky ha espresso in modo molto chiaro, i bambini “stanno a testa alta” quando giocano. Nel gioco i bambini si sentono liberi di sperimentare nuove parole e nuovi modi di esprimersi. Sarah Smilansky, nota ricercatrice, ha messo a paragone i bambini più forti nel gioco socio-drammatico con quelli che erano più deboli in questo. I più forti mostravano maggiore capacità nel parlare e nel comprendere gli altri.

Fortunatamente i bambini sono altamente motivati ​​ad apprendere la lingua fin da molto piccoli.Ci sono varie teorie su come essi imparino la lingua, ma chiunque lavori con loro vede chiaramente che la maggior parte dei bambini sono fortemente in sintonia con il linguaggio e lo divorano avidamente. Quando non è così, c’è spesso motivo di preoccupazione.  Questo non significa che tutti i bambini inizino a dire “mamma” alla stessa età, o pronuncino frasi complesse a un’età piuttosto che a un’altra.Mia madre spesso mi raccontava che ho detto pochissime parole fino all’età di tre anni. Quando ha chiesto al pediatra informazioni su questo ha notato una sicurezza da parte sua sul fatto che presto avrei iniziato a parlare e non mi sarei più fermata.  In effetti è proprio quello che è successo!

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Neonati e bambini sono profondamente interessati alla lingua. La maggior parte dei genitori percepisce questo interesse e istintivamente circonda i bambini con un linguaggio caldo e amorevole.  Spesso chiamato materno o genitoriale, il linguaggio rivolto ai neonati e ai bambini tende ad essere più acuto, più musicale e più lento della lingua rivolta ai bambini più grandi o agli adulti. Non ha bisogno di essere esagerato e reso ultra-dolce come qualche volta è, ma abbastanza musicale da permettere ai bambini di crogiolarsi al suo calore. È legato all’intero campo delle ninne nanne e delle filastrocche che piacciono ai neonati e ai più piccoli.

Una recente ricerca afferma l’importanza delle filastrocche per bambini piccoli, evidenziando come queste contribuiscono alla consapevolezza fonemica: il riconoscimento dei suoni e la suddivisione del linguaggio in unità sonore o sillabe. Tale consapevolezza è una componente importante per l’apprendimento della scrittura e della lettura. Anche prima che possano parlare, i bambini piccoli mostrano la loro sintonia con le filastrocche. Ricordo di aver fatto “Questo porcellino è andato sul mercato” con un bambino di nove mesi di un vicino. Era nel suo passeggino a piedi nudi in una calda giornata estiva. Appena ho finito, ha sollevato il piede con un messaggio chiaro: fallo di nuovo. L’ho fatto diverse volte prima che fosse soddisfatto. Ho avuto esperienze simili con molti bambini che non parlavano ancora parole chiare ma erano intrigati dalle rime, dal ritmo e dai gesti delle filastrocche.

La ricerca spesso citata di Risley e Hart ha rilevato che, all’età di tre anni, i bambini nelle case a basso reddito hanno ascoltato 30 milioni di parole in meno rispetto ai bambini provenienti da case più ricche. Questo è un ritardo che deve essere affrontato. L’esposizione a un buon linguaggio orale – conversazione, filastrocche, canzoni e storie – aiuta moltissimo. Per ulteriori suggerimenti su come superare il gap di parole, vedi “The Word Gap: i primi anni fanno la differenza” di NAEYC. [Http://www.naeyc.org/tyc/article/the-word-gap]

Come insegnante di scuola materna mi sono concentrata sulla lingua orale in momenti diversi durante la giornata. Non mi piaceva soffocare i bambini di parole, ma a pranzo e a merenda mi piaceva raccontare loro una piccola storia sulla mia vita e i bambini mi rispondevano con storie di famiglia, animali domestici, viaggi e simili. Abbiamo imparato a impegnarci nell’arte della conversazione, ad ascoltarci l’un l’altro e a parlare.Abbiamo fatto ricorso a rime e canzoni nei tempi di transizione tra una storia e l’altra. Alcune rime venivano dette ogni giorno all’inizio dei racconti. Queste variavano nel tempo in modo che i bambini ne imparassero molte nel corso dell’anno. Erano un modo meraviglioso per attirare la loro attenzione.

A volte ho sentito bambini discutere in merito a una filastrocca o a un pezzo di racconto. In un giorno memorabile, Adam ha parlato con un amico di Humpty Dumpty. “Non credo che Humpty Dumpty sia caduto”, disse Adam. “Non ci credi?” rispose il suo amico, in un tono che implicava che una grande eresia era stata appena pronunciata. “No, penso che sia saltato!”. Adam era certamente un bambino che nella vita saltò molto, con grande determinazione, tra le molte difficoltà che aveva affrontato. Non era un bambino facile con cui lavorare, ma è stato un bambino che ho apprezzato per il suo spirito feroce. Anche le fiabe erano parte integrante della nostra giornata scolastica.

Proprio come si vuole che gli adolescenti abbiano un solido background nella grande letteratura del mondo, volevo che i miei piccoli fossero ben preparati nei racconti che hanno fatto parte della cultura dei bambini per secoli. Le grandi storie arricchiscono i sentimenti, stimolano l’immaginazione e contribuiscono a modellare la nostra visione della vita. Per i bambini le fiabe affermano che, sì, ci sono difficoltà nella vita, ma che abbiamo il coraggio, la forza e la fermezza per affrontarle. E anche se la nostra forza da sola potrebbe non essere sufficiente, ci sono esseri meravigliosi che vengono in nostro aiuto, gentili nani, animali, saggi uomini e donne anziani e bambini stessi.

Il mondo delle fiabe è pieno di esseri meravigliosi e malvagi. Rafforzano la fiducia interiore del bambino sul fatto che, anche se a volte accadono cose terribili, la vita è comunque meravigliosa.

I bambini di oggi sono fortemente immersi nei personaggi della televisione e di altri schermi. Bisogna vedere se essi traggono lo stesso nutrimento da loro – o semplicemente sperimentano il loro accattivante intrattenimento – ma io sono scettica. Non ho mai visto nessuna programmazione moderna che possa competere con la profondità e la ricchezza delle fiabe, raccontate semplicemente e bene, che i bambini assorbono profondamente.

Ho spesso insegnato in classi miste di bambini dai 3 ai 6 anni e ho apprezzato le loro diverse reazioni alle fiabe. Di solito i bambini più piccoli ascoltavano seduti a bocca aperta con i loro piedini che si toccavano tra loro sul tappeto. Ti sembrava bevessero le storie, fino alle dita dei piedi, proprio come un bambino beve il latte materno. “Oh, quelle storie hanno un sapore così buono!”. I bambini più grandi ascoltavano con la bocca chiusa. Nei loro occhi si intravedevano le immagini delle storie che venivano raccontate. Molti andavano a casa e raccontavano le storie dopo averle ascoltate un paio di volte.

Nelle mie classi di età mista ho variato i racconti, raccontando una storia semplice ripetutamente per circa una settimana e le storie più complesse per due settimane. I bambini più grandi comprendevano l’umorismo delle piccole storie e non ne erano annoiati, i bambini piccoli catturavano quello che potevano dai racconti più complessi, contenti della presenza dei loro compagni più grandi che assorbivano profondamente le storie.

ALFABETIZZAZIONEBAMBINI

Per alcuni anni mi sono offerta volontaria in una scuola un po’ disagiata. Raccontavo storie agli allievi una volta alla settimana. Un giorno l’insegnante mi ha detto che durante i colloqui i genitori dei bambini volevano sapere cosa era successo il lunedì. I loro figli tornarono a casa da scuola, raccolsero i loro fratelli e cugini, li misero a sedere e dissero: “Ora sto per raccontarvi una storia tranquilla”. Avrebbero poi raccontato la fiaba che avevano sentito quel giorno.

Sono rimasta profondamente colpita, perché il linguaggio delle fiabe è complesso e le storie che ho raccontato non erano semplici. Eppure questi bambini provenienti da famiglie a reddito molto basso erano in grado di ripetere i racconti dopo un solo ascolto. Che modo meraviglioso, questo, per superare il divario linguistico e sviluppare abilità orali, e, allo stesso tempo essere rafforzato da storie con un grande significato.

Joan Almon

Joan Almon è stata educatrice della prima infanzia Waldorf per quasi trent’anni e poi ha co-fondato “l’Alleanza per l’infanzia per difendere i bisogni di tutti i bambini”. Scrive frequentemente e tiene conferenze sull’importanza del gioco nella prima educazione e durante l’infanzia (negli Stati Uniti).

Tradotto dal blog Community Playthings

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Quando diventiamo genitori ci chiediamo qual è il Quando diventiamo genitori ci chiediamo qual è il modo giusto crescere i nostri piccoli: quali attività proporre loro, qual è il modo migliore per aiutarli a crescere in modo sano, come trasmettere loro i valori fondamentali come il rispetto e la fiducia in se stessi. 🤔 Insomma, quando diventiamo genitori le domande sono tante. E’ stato così anche per te?   👶 Alcuni di questi dubbi possono trovare risposta grazie al metodo Montessori.  Maria Montessori prende in considerazione l’immenso potenziale dei bambini fin dalla loro nascita, spingendo gli adulti a cambiare il proprio sguardo verso l’infanzia.    🌷 Il “bambino” di Maria Montessori chiede di fare da solo.  Lui è già dotato di meravigliose competenze che, in un ambiente circostante favorevole, sbocceranno naturalmente in modo autonomo e gioioso.  Chiaramente questo non significa abbandonare il bambino a se stesso, anzi, il ruolo dell’adulto resta indispensabile, ma si tratterà di un adulto attento, paziente, attivo e curioso.    🏠 Ma come possiamo adottare il metodo Montessori anche a casa? La risposta è semplice: proponendo ai nostri bambini e bambine alcune facili attività ispirate alla pedagogia Montessoriana.    Esistono davvero tante attività Montessoriane che possiamo riprodurre in casa, divise per aree di interesse: attività di vita pratica, attività per lo sviluppo della motricità fine, attività sensoriali…    📕 Per scoprirne alcune vi consigliamo il libro “100 attività Montessori” , un fantastico manuale in cui è possibile conoscere attività e giochi per accompagnare i nostri piccoli nella scoperta del mondo. Queste attività, condotte sempre sotto la supervisione di un adulto, permetteranno ai nostri bimbi di acquisire autonomia, indipendenza e fiducia.    💌 Voi e i vostri bambini avete già sperimentato delle attività ispirate al metodo Montessori?  Ditecelo nei commenti!  . . . . #borgione #giocarepercreascere #attivitàperbambini #giochiperbambini #giocareimparando #giochieducativi #instamamme #bambini #montessori #attivitàmontessoriane #attivitamontessori #montessoriattività #attivitàmontessorianefaidate #attivitàmontessoriincasa #sensoryplay #infanzia #metodomontessori #montessoriacasa
𝗟𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗵 𝗟𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗽𝘂ò 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼? 🤔La creatività può aiutare i nostri bambini e bambine a sviluppare le loro abilità comunicative, a potenziare la loro immaginazione e a imparare a risolvere le problematiche che incontreranno sulla loro strada in modo sempre diverso e ingegnoso (in pratica il famoso problem solving). 🎨Questo però non significa spingere i nostri piccoli a diventare artisti o pittori ma vuol dire aiutarli ad essere liberi di esprimersi. Ma in che modo possiamo farlo? ❣️Innanzitutto è fondamentale lasciare che i nostri bimbi e bimbe esplorino il proprio talento creativo senza condizionarli con le nostre scelte e abitudini.   Successivamente possiamo proporre loro delle attività e giochi adatti a stimolare la loro creatività! ⭕️Il gioco euristico, o loose parts, è perfetto per questo scopo: si tratta di elementi destrutturati che non pongono limiti nel loro utilizzo e che lasciano liberi i bambini e le bambine di ideare, creare ed esprimersi appieno.  Proprio per questo motivo questo tipo di gioco viene anche chiamato “Open ended” letteralmente “dal finale aperto”. Perché? Perché le attività non hanno un obiettivo ultimo predefinito, non hanno delle regole specifiche, il solo fine è la libertà di espressione! 🌈Uno dei loose parts più amati è l’arcobaleno in legno, ispirato al metodo Steiner e Montessori, è composto da 6 archi di colori diversi che possono essere sovrapposti, impilati, accostati per creare un tunnel, rovesciati per avere delle barchette o culle... Insomma, un gioco semplice che offre infiniti spunti alla fantasia dei bambini!  💌E voi come aiutate i vostri bimbi e bimbe a sviluppare la loro creatività?   . . . . #borgione #giocarepercreascere #attivitàperbambini #looseparts #openendedplay #giocoeuristico #materialedestrutturato #attivitàmontessori #ispirazionewaldorf #giocolibero #creatività #giochiinlegno #woodentoys #giochieducativi #giochinaturali #montessori #infanzia  #waldorftoys #waldorf #instamamme
𝟱 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝟱 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝘀𝗾𝘂𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 La Pasqua si avvicina e allora perché non divertirsi insieme ai nostri bambini e bambine con qualche attività creativa a tema?! Esistono davvero tanti lavoretti pasquali da poter realizzare (come ad esempio i lavoretti in feltro che vi abbiamo suggerito poco tempo fa) ma oggi abbiamo pensato di proporvi 5 lavoretti facili da fare con 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼! Il divertimento e il rispetto dell’ambiente vanno a braccetto quando si tratta di attività creative, quindi basteranno pochi materiali a cui poter dare una seconda vita e la fantasia e la creatività dei piccoli di casa. 👇Ecco quindi 5 lavoretti di Pasqua ecosostenibili da fare insieme ai vostri bimbi e bimbe: 1️⃣ Scatola delle uova 2️⃣ Vasetti di recupero 3️⃣ Cucchiai di legno 4️⃣ Mollette da bucato 5️⃣ Bottiglie di plastica 📲 Per scoprire in cosa consistono questi lavoretti scorri le immagini, e se vuoi scoprire i risultati finali leggi l’articolo completo (LINK IN BIO) 💌 Se vi sono piaciuti questi lavoretti pasquali salvate il post per non perdere le idee e mi raccomando, se ricreate qualcheduna di queste attività aspettiamo di vedere i vostri super risultati ❤️ . . . . #borgione #giocarepercreascere #attivitàperbambini #giochiperbambini #giochieducativi #bambini #instamamme #infanzia #infanziafelice #lavoretti #lavoretticreativi #creatività #ideecreativeperbambini #lavorettidipasqua #pasqua #lavorettipasquali #easter #buonapasqua #pasqua2022 #happyeaster #ideecreative #bambinicreativi ##addobbipasquali #diy #riciclocreativo #riciclare #eco
“𝗜𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 è 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼” affermava Maria Montessori. 😁Spesso noi adulti associamo il momento del gioco al puro divertimento, ad un momento di svago o a un qualcosa per passare il tempo. Il gioco per i nostri bambini e bambine è questo… ma anche molto altro! 🤹‍♂️Giocare permette ai piccoli di identificare ed esprimere sensazioni e emozioni, di provare a dare un senso alle esperienze, di stimolare la capacità di immaginare e visualizzare situazioni fantastiche. In poche parole giocare è sinonimo di crescere. ❗️Tra i giochi più amati dai nostri piccoli troviamo il gioco simbolico, un gioco fatto di imitazioni, finzione e travestimenti! Con questo tipo di gioco i bimbi possono replicare comportamenti osservati in altre situazioni e spesso tenuti da adulti di riferimento come mamma e papà, possono cimentarsi in mestieri da grandi con fantasia e allegria e sopratutto possono crescere e mettersi alla prova. 🚒Esistono tantissimi giochi simbolici come il banco da falegname, il set del pompiere, lo stendibiancheria, l’asse da stiro… ma oggi vogliamo parlarvi del gioco simbolico per eccellenza: la cucina! 🍽La cucina permette ai nostri piccoli di sentirsi grandi chef, liberando la loro fantasia e curiosità! Interamente realizzata in legno e super accessoriata (proprio come une cucina vera): lavello, due fuochi, una credenza, il forno, una mensola per le spezie e ganci per la posate. L’unica cosa che manca è la gioia che provano i nostri bambini e bambine giocando! 💌Qual’è il gioco simbolico preferito dei vostri piccoli di casa? Scrivetecelo nei commenti! #borgione #viga #giocarepercrescere #giochiperbambini #attivitáperbambini #impariamodivertendoci #giochiamoeimpariamo #giochieducativi #infanzia #giocosimbolico #giocosimbolicobambini #giocosimbolicocucina #roleplaying #giocareèunacosaseria #cucinaperbambini #bambini #instamamme #bambini #montessori #attivitàmontessoriane #attivitamontessori #mariamontessori
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