A cura di Sue Egersdorff e Pam Mundy
Come ti senti quando non hai dormito abbastanza o quando la tua routine del riposo viene disturbata? Scontroso, irritabile, incapace di concentrati?
E se questa situazione di scarsa qualità del sonno si protrae per più notti di seguito? Ansioso, frustrato, forse fuori controllo e arrabbiato?
I nostri stili di vita moderni e la pressione a cui siamo sottoposti 24 ore su 24 hanno causato una carenza del numero di ore di sonno. Nel suo nuovo libro “La scienza del sonno” (2017), Wallace Mendelson dichiara:” Molti di noi vivono in uno stato di parziale privazione del sonno. Questo porta a un deficit della nostra capacità di imparare, guidare in maniera sicura, e impedisce al nostro corpo di processare chimicamente il cibo in modo corretto e di combattere le infezioni”. Questa tesi è supportata da Clifford Saper, Professore di Neuroscienze della Harvard Medical School, che ha affermato:” L’errore più comune è che le persone pensano di non dover seguire delle regole biologiche e possano mangiare, bere, dormire, giocare o lavorare quando vogliono”.
I bambini non sono diversi dagli adulti, ogni essere vivente è fisicamente più sano e reattivo quando mantiene costantemente un sonno adeguato. Nelle prime settimane e nei primi mesi di vita il sonno è la principale attività celebrale. Il ciclo sonno-veglia, noto anche come ritmo circadiano, è regolato dall’impatto di luce e buio. Il ritmo circadiano ha bisogno di tempo per stabilizzarsi. Il ritmo inizia a svilupparsi a circa sei settimane e dai tre a sei mesi la maggior parte dei bambini ha un ciclo sonno-veglia più regolare.
Man mano che crescono, i bambini, sviluppano due tipi (o fasi) di sonno, noti come:
- Movimento non rapido degli occhi (NREM) o sonno silenzioso: durante gli stati profondi del sonno NREM, l’apporto di sangue ai muscoli aumenta, l’energia viene ripristinata, si verificano la crescita e la riparazione dei tessuti, importanti ormoni vengono rilasciati per la crescita e lo sviluppo.
- Il movimento rapido degli occhi (REM) o il sonno “attivo” è spesso associato al sogno. Indica il livello più profondo e ristoratore del sonno e si pensa aiuti lo sviluppo del cervello, specialmente nei primi mesi di vita. I neonati e i bambini piccoli di solito trascorrono il doppio del tempo rispetto agli adulti nella fase REM. È interessante sapere che la barriera neurologica che impedisce ai muscoli delle gambe e delle braccia di contrarsi durante il sonno REM, e impedisce alle persone di “recitare” i loro sogni non è completamente sviluppata nei neonati. Senza una completa inibizione, l’attività cerebrale associata al sonno REM, può provocare contrazioni e movimenti drammatici degli arti di un bambino. Alcuni di questi movimenti sono abbastanza forti da svegliarli dal sonno. Solo durante i secondi sei mesi di vita il sistema si sviluppa sufficientemente per inibire i movimenti drammatici del corpo durante il sonno REM.
Nei neonati, i cicli del sonno, composti da sonno REM e NREM, durano per circa 50 minuti, 50% del tempo in una fase e 50% nell’altra. Verso i sei mesi di età, il sonno REM comprende circa il 30% del sonno. Quando i bambini raggiungono l’età prescolare, il ciclo del sonno si estende a circa 90 minuti (2017 Sleep Foundation).
Ecco alcune interessanti curiosità dell’American National Sleep Foundation:
- All’età di 2 anni il bambino ha trascorso maggior tempo dormendo che sveglio.
- Complessivamente, un bambino spenderà il 40% della sua infanzia dormendo.
- Il sonno è particolarmente importante per tutti i bambini poiché influisce direttamente sullo sviluppo mentale, emotivo e fisico.
Comprensione dei modelli di sonno
Neonati: I bambini più piccoli hanno il cosiddetto sonno “polifasico”, dormono più volte durante il giorno. Spesso sono necessari diversi mesi dopo la nascita per stabilire il sonno regolare e le routine di sonnellino. Tuttavia, intorno ai 9 mesi circa il 60% circa dei bambini fa un pisolino al mattino e un altro al pomeriggio, e oltre il 70% dei bambini dormirà tutta la notte. Spesso quelli che noi pensiamo essere dei “bravi dormiglioni”, che sembrano dormire per tutta la notte, sono in realtà degli “autodidatti” efficaci, che si riaddormentano da soli dopo un risveglio o un breve risveglio. Questi bambini stanno già stabilendo una precoce capacità di autoregolazione, un indicatore di un attaccamento emotivo sicuro e un crescente senso di sicurezza. Altri, chiamati “segnalatori”, avvertiranno i genitori con un grido e potrebbero aver bisogno di essere cullati per poter tornare a dormire. Questi bambini potrebbero aver bisogno di supporto per imparare gradualmente a tornare a dormire da soli.
Bambini in età pre-scolare: I bambini in età prescolare hanno generalmente bisogno di almeno 11-12 ore di sonno ogni 24 ore. La maggior parte di loro andrà a letto tra le 19 e le 21 e si sveglierà tra le 6:30 e le 8:00. I sonnellini diurni possono continuare come caratteristica regolare della giornata pre-scolare e possono diminuire di frequenza a tre anni, anche se alcuni bambini possono continuare a beneficiare di un pisolino fino a cinque anni. Quando i bambini in età prescolare iniziano a muoversi e le loro abilità linguistiche si sviluppano, diventano più capaci di resistere al sonno e possono iniziare ad esprimere paura o ansia da separazione, con circa il 20% che si sveglia ancora almeno una volta durante la notte. In questa fase di sviluppo, prestando attenzione e rinforzando routine e comportamenti costanti, è possibile aiutare i genitori a gestire con successo i modelli di sonno. Anche i timori notturni sono comuni nei bambini in età pre-scolare e, in casi estremi, possono presentarsi come sonnambulismo e terrori del sonno.
Alcuni indicatori che ci fanno comprendere che la qualità del sonno è insufficiente nei bambini in età pre-scolare sono:
– Può essere difficile svegliarli al mattino
– Hanno difficoltà a rimanere svegli durante il giorno (si addormentano all’asilo nido, a scuola o in altri luoghi non appropriati)
– Dormono più di 2 ore in più nei giorni festivi rispetto ai giorni feriali
– Mostrano diminuzione della capacità di gestire lo stress (possono sembrare irritabili, lunatici…)
– Presentano un aumento dei problemi comportamentali, inclusa una mancanza di concentrazione adeguata all’età
– Dimostrano livelli di attività fluttuanti (iperattività/sonnolenza).
Abitudini igieniche del sonno da condividere con i genitori
Mentre la parola “igiene” evoca immagini di lavaggi e spazzolatura dei denti, l’igiene del sonno è diversa. Si riferisce alle abitudini che i genitori possono mettere in atto per ottimizzare il sonno dei bambini.
Ecco dieci raccomandabili abitudini di igiene del sonno:
- Persisti con un programma di sonno regolare e coerente, impostando un orario per andare a letto e un orario per svegliarsi
- Crea una routine per andare a letto, facendo le stesse cose tutte le sere (ad esempio: illuminazione attenuata, lettura di storie…)
- Assicurati che la routine pre-sonno sia gradevole sia per bambini che per i genitori
- Lascia che i bambini vadano a letto da svegli, in questo modo impareranno a calmarsi e ad andare a dormire autonomamente. Rendi confortevole l’ambiente del sonno: fai attenzione alla temperatura, al rumore e all’illuminazione
- Evita i sonnellini pomeridiani che possono interferire con l’addormentarsi di notte
- Un peluche o una coperta preferita possono spesso aiutare il bambino e scaturire in lui un senso di sicurezza che incoraggia l’auto-lenimento. Troppi giocattoli nella culla o nel letto di un bambino possono portare a sovra-stimolazione o surriscaldamento
- La ricerca crescente mostra che la luce proveniente da uno schermo televisivo (o monitor di un computer) può interferire con la produzione dell’ormone del sonno (melatonina). La melatonina è un componente importante dei cicli sonno-veglia. Assicurati che tutti i dispositivi elettronici (iPad, computer, televisori siano spenti e non in standby). In modalità standby, i dispositivi elettronici continuano a emettere “onde” che mantengono il cervello dei bambini in “lieve allarme” e impediscono un sonno completamente riposante. Meglio ancora se questi dispositivi sono assenti dalle camere da letto
- Fai il modo che il bambino riduca lo stress prima di coricarsi. Un altro ormone che svolge un ruolo nel sonno è il cortisolo, noto anche come “l’ormone dello stress”. Quando i livelli di cortisolo sono alti, il corpo di un bambino non sarà in grado di spegnersi e andare a dormire. Possono sentirsi insicuri e nel peggiore dei casi paurosi. Semplici storie della buonanotte, anche per i bambini più piccoli, possono creare un’atmosfera rilassante pre-sonno
- Accertatevi di beneficiare anche voi di un livello ottimale di sonno. I genitori o gli educatori (o comunque chi accompagna il bambino nel sonno) che non godono di una qualità di riposo ottimale potrebbero non sentirsi sufficientemente rilassati per applicare i comportamenti calmanti che inducono i bambini al sonno.
Disturbi comportamentali del sonno
Parasomnia è il termine dato a comportamenti insoliti che si verificano durante il sonno. Per i bambini piccoli i più comuni sono i disturbi dell’eccitazione parziale o della veglia che si verificano nelle transizioni dal sonno profondo. Questi includono risvegli confusionali, sonnambulismo e terrori del sonno.
Risvegli confusionali: Questi sono molto comuni in età pre-scolare e comportano pianti rumorosi e inconsolabili. È improbabile che un bambino si svegli completamente e di conseguenza tornerà a dormire abbastanza velocemente.
Sonnambulismo: Questo è un disturbo più comune nei bambini più grandi e negli adulti. Gli eventi possono essere semplici come alzarsi dal letto oppure complessi come fare uno spuntino o persino spostare mobili.
Terrori del sonno: Come suggerisce il loro nome, i terrori del sonno comportano la comparsa di una paura assoluta (sudorazione, occhi dilatati, battito cardiaco accelerato), spesso accompagnati da una vera angoscia. Alcuni bambini, addirittura, scendono dal letto. Sebbene siano confusi in fase di risveglio, generalmente i bambini sono inconsapevoli che qualcosa è accaduto quando si sono svegliati.
Incubi: A differenza dei terrori del sonno, gli incubi sono sogni inquietanti che svegliano il bambino e li lasciano con vivaci ricordi. Questo li rende riluttanti a tornare a dormire. Gli incubi si verificano durante il sonno REM. La maggior parte dei bambini sperimenta almeno un incubo, e uno su quattro può aver ripetuto sogni spaventosi per alcuni mesi.
Dormi bene: il potere della ninnananna
Non dimentichiamo il potere della ninna nanne! Le ninne nanne si trovano in molti paesi del mondo e sono state utilizzate fin dall’antichità come mezzo per lenire un bambino a dormire, attraverso un linguaggio semplice e spesso ripetitivo. I benefici della ninna nanna si estendono oltre l’ora di andare a dormire e non devono essere sottovalutati.
Le ninne nanne aiutano a:
- lenire e confortare
- sviluppare capacità comunicative e linguistiche
- supportare la creazione di una relazione salutare
- aiutare i bambini a concentrarsi e prestare attenzione
- modellare la sicurezza emotiva e l’empatia
- modulare l’eccitazione dei bambini e aiutare a regolarne il comportamento
- aiutare i bambini a rilassarsi e provare gioia
Sue Egersdorff e Pam Mundy sono co-direttori di International Early Years (IEY), un’organizzazione di sociale che fornisce supporto e sfide ai dirigenti e alle organizzazioni per l’assistenza alla prima infanzia e per l’istruzione nel Regno Unito e a livello internazionale.
Referenze:
- https://www.parentingscience.com
- https://sleepfoundation.org
- babycenter.com
- https://www.webmd.com
- http://www.huffingtonpost.co.uk
- https://www.essentialparent.com
Articolo tradotto dal blog Community Plaything
- Lavoretti per la Festa del Papà - 20/02/2024
- Che cosa sono i giochi open-ended? - 31/05/2023
- I giochi Loose Parts per bambini con abilità diverse - 03/02/2023
Alessandra dice
il 70% dei bambini a 9 mesi dorme tutta la notte?????? ma su quale pianeta???? entro i 3 anni, in media, il sonno dei bambini diventa più regolare, non certo a 9 mesi. non mettiamo queste idee ai futuri genitori che poi magari pensano che il loro bambino sia “sbagliato” perchè non dorme tutta la notte e invece è normalissimo che sia così.
admin dice
Ciao Alessandra, i dati riportati nell’articolo che, come indicato è una traduzione dal blog Community Plaything, sono frutto di una ricerca di Sue Egersdorff e Pam Mundy co-direttori di International Early Years (IEY), un’organizzazione di sociale che fornisce supporto e sfide ai dirigenti e alle organizzazioni per l’assistenza alla prima infanzia e per l’istruzione nel Regno Unito e a livello internazionale.
Referenze:
https://www.parentingscience.com
https://sleepfoundation.org
babycenter.com
https://www.webmd.com
http://www.huffingtonpost.co.uk
https://www.essentialparent.com
Mallukas dice
Thank you for this post. Its very inspiring.