Essere presenti ma non pressanti. Arriva il momento in cui tutti i genitori si chiedono come aiutare i bambini a fare i compiti. Vi diamo 7 consigli per vivere sereno questo momento di confronto dei piccoli con l’apprendimento.
1. Creare un ambiente adatto alla concentrazione
Una scrivania in ordine, luce a sufficienza per non fare sforzi, tutto quello che serve a portata di mano.
L’ambiente in cui il bambino deve fare i compiti è davvero importante per la concentrazione del piccolo. L’ordine fisico e quello mentale vanno di pari passo e fare i compiti in mezzo alla confusione e al disordine diventa difficilissimo.
Per ottenere un ambiente adeguato basta poco, domandati “ma io riuscirei a fare il mio lavoro in queste condizioni, oppure no?”
2. Individuare un luogo tranquillo
E se non abbiamo una scrivania in cameretta? Possiamo organizzare lo spazio per i compiti in cucina, sul tavolo e insieme ai nostri bambini. È importante che alla messa in ordine e alla routine partecipino anche loro, questo è il primo compito!
Insomma, organizzazione prima di tutto e per aiutarti ecco, ad esempio, il nostro vassoio circolare portatutto.
3. Definire un orario preciso
Concordare con i piccoli un intervallo di tempo dedicato specificamente ai compiti a casa, li aiuta a concentrarsi nella consapevolezza che si tratta di un momento circoscritto della giornata in cui bisogna impegnarsi per un obiettivo preciso.
4. Prevedere brevi pause
Per sfruttare al meglio la concentrazione occorre ricordare che questa è intensa in intervalli di 20/30 minuti, dopodiché si tende a divagare, dunque prevedere piccole pause a intervalli regolari può agevolare lo svolgimento dei compiti. Ma attenzione! Se il piccolo sembra “preso” dallo svolgimento è importante lasciarlo fare senza interrompere il flusso.
Aiutati con il nostro semaforo del tempo che manca.
5. Attenzione ai fratellini
Il tuo bambino ha appena iniziato la primaria, sta affrontando i compiti per la prima volta e ha uno o più fratellini piccoli che saltellano come elfi intorno a lui?
Sarà difficile chiedergli attenzione e concentrazione.
E allora è bene organizzare anche le attività dei piccolini nel momento dedicato ai compiti.
Magari impegnandoli con giochi che richiedono un minimo di concentrazione anche per loro, come album da colorare, costruzioni o leggendogli dei libri. Attività che consentano al bambino che deve fare i compiti un minimo di pace e tranquillità.
L’ideale poi sarebbe quello di portare i fratelli minori a spasso, quando possibile.
6. E se proprio si rifiuta di fare i compiti?
Abbiamo messo ordine ed eliminato qualsiasi fonte di distrazione. Ma può succedere che il piccolo si rifiuti categoricamente di affrontare diario, libri e quaderni.
Bisogna esercitare una dote fondamentale dei genitori: la pazienza.
Discutere con il piccolo, e con calma, dell’importanza di studiare a casa e di mettersi alla prova su quanto appreso a scuola.
E se lui non riesce a fare un compito perché non ha ben capito il concetto in classe? La frustrazione va combattuta spiegando che non fare un esercizio perché servono ulteriori chiarimenti non è un problema. Che gli insegnanti sono a scuola per quello e che non bisogna provare vergogna nel chiedere di rispiegare un concetto. A scuola si va per imparare e i compiti servono come verifica, quindi va tutto bene!
7. Cosa non fare
Mai fare i compiti al posto del piccolo o spiegare loro i concetti che non hanno compreso in classe. Non è una buona mossa!
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