“La vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti”.
Una citazione di J. Lennon, assolutamente attuale, che rende l’idea di una fragile e surreale situazione che stiamo vivendo.
Sì, perché mentre la vita sta andando inevitabilmente avanti, tutte le persone stanno ridisegnando i confini dei rapporti umani, della routine quotidiana, degli imprevisti che hanno causato la posticipazione di eventi di ogni genere e la chiusura delle scuole, sconvolgendo la routine familiare.
E i bambini? Come stanno reagendo?
Come spiegare ai bambini il Coronavirus
Noi possiamo affrontare l’impatto emotivo del Coronavirus cercando di capire quali sono le emozioni dei bambini e dando loro ascolto, comprensione e risposte.
Rispondere alle domande dei bambini non è facile ma significa compiere gesti di tutela e prevenzione.
I genitori, così come i caregivers, sono chiamati ad informare nel modo giusto, affinché i bambini non traggano da soli conclusioni (che potrebbero alterare il loro stato di ansia).
Nei bambini aumentano le emozioni di PAURA, TRISTEZZA, DELUSIONE e RABBIA:
- hanno PAURA del virus e delle conseguenze
- sono TRISTI perché in fondo “non andare a scuola” non è poi così bello
- si sentono DELUSI perché il tempo sta passando velocemente e non capiscono quando potranno riprendere la loro routine
- sono ARRABBIATI perché consapevoli della pericolosità per i loro nonni, zii, amici
Noi adulti dobbiamo essere cauti e legittimare queste emozioni, parlando con loro e mostrandoci degli abili ascoltatori.
Tocca a noi filtrare nel modo giusto le informazioni che vengono fornite dai media, dai telegiornali.
Ricordiamoci che, come indicava Maria Montessori, i bambini sono delle “menti assorbenti”.
Dobbiamo imparare a gestire le emozioni in maniera equilibrata.
A tal proposito, il team di ricerca del progetto Hemot (Helmet for Emotions) in collaborazione con la protezione civile del Veneto ha realizzato un opuscolo con dei suggerimenti per fronteggiare le emozioni dei più piccoli.
Tra questi suggerimenti ritroviamo:
- Comportarsi in modo sicuro, seguendo le indicazioni degli esperti.
- Fidarsi di sé e degli altri, mantenendo rapporti di comunicazione a distanza.
Da accostare a questo opuscolo, vi proponiamo dei giochi educativi che hanno come obiettivo quello di AIUTARE i bambini a parlare di sé, esprimere i propri sentimenti e stati d’animo.
Ricordiamo che attraverso il gioco, i bambini potranno rielaborare vissuti o situazioni che permetteranno di accrescere l’autostima e un’identità sicura.
Letture e giochi consigliati per aiutare i bambini a esprimere le emozioni
Tra le letture vi consigliamo:
Tra i giochi educativi per esprimere le emozioni proponiamo:
– Giochi e attività sulle emozioni adatto per bambini della scuola infanzia, primaria e per attività di inclusione; ottimo per imparare ad acquisire in maniera divertente maggiore competenza nella gestione delle emozioni.
– Per accrescere la capacità di storytelling delle emozioni il gioco Emozioni e stati d’animo è perfetto, in quanto pensato per l’Educazione Emozionale e Multiculturale.
– In ultimo, per avvicinare i bambini più piccoli al concetto di emozioni trovate I burattini delle emozioni, un set personaggi morbidi con doppia espressione che hanno come obiettivo quello di scoprire, riconoscere e far esprimere differenti emozioni.
I bambini e i ragazzi vogliono tornare a scuola. Vogliono riprendere in mano le loro penne, i quaderni, vogliono sedersi nelle loro aule, ritrovare i loro compagni e vogliono apprendere.
Questo deve essere il lato positivo da cogliere, poiché la scuola continua a detenere il primato come luogo di apprendimento, di formazione della persona e di relazioni sociali, alle quali non possiamo rinunciare.
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