“Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare e ascoltare.”
Chi se la ricorda?
Questa frase è l’introduzione alla canzone di Sergio Endrigo “Ci vuole un fiore”.
Un successo per i bambini di ieri e di oggi che ci fa cantare a squarcia gola che “per fare tutto ci vuole un fiore”.
Da un fiore possiamo aspettarci una succosa fragola, una croccante ciliegia, da un fiore rosa, una pesca come cantava Battisti, i fiori di arancio ci riconducono al giorno delle nozze e i fiori di una zucca o di un broccolo ci riportano ai capricci e alle resistenze dei bambini a mangiare qualche verdura in più.
Abbiamo ancora nei nostri occhi e nei nostri piedi l’immagine e la fatica delle code davanti ai padiglioni dell’ EXPO. Abbiamo visto semi, germogli, orti verticali, parlato di educazione alimentare, salute e benessere.
Abbiamo studiato la Mezzaluna fertile, il limo e il Nilo, l’aratro, i servi della gleba, la rotazione delle colture, un filo conduttore che ci porta dagli studi scolastici fino agli avveniristici padiglioni dell’expo, sorprendenti per l’ avanguardia e l’ evoluzione tecnologica che hanno espresso.
Ci ricordiamo cosa abbiamo fatto a scuola con un vasetto dello yogurt e del cotone? (Vedi il post Esperimenti di primavera)
Abbiamo atteso un tempo che ci è sembrato infinito, un tempo fatto di cura, di premure per il nostro semino.
Attendere, aspettare, dare il tempo, rispettare, curare, bagnare, scaldare, proteggere e poi la gioia, l’entusiasmo, le urla “è nato, è nato!”, emozione, metodo, scienze, storia, educazione e cultura.
Tutto questo in un semino, tutto questo da un fiore.
Che sia sul nostro balcone di casa, che sia in un riquadro nel giardino della scuola, insieme a mamma e papà, insieme ai nonni e alle insegnanti, profumi e sapori, saperi ed emozioni si fondono e si incontrano nell’orto, una bella attività da vivere tutti insieme!
Ognuno mettendoci un po’ di se stesso!
Comincia subito scegliendo gli attrezzi per il giardinaggio:
Lascia un commento