La stimolazione della memoria sensoriale costituisce spesso un punto di partenza nell’ambito dell’assistenza agli anziani, in particolare nel contesto di percorsi di riabilitazione mirati, soprattutto nel caso di pazienti anziani affetti da demenza. I terapisti usano questo approccio per risvegliare e mantenere attive le capacità cognitive attraverso la stimolazione degli organi sensoriali, e tale stimolazione può essere attivata tramite materiali dedicati.
Con questo articolo non vogliamo proporre consigli o una guida sull’argomento, quanto presentare alcune possibilità circa i materiali da utilizzare.
Stimolazione della memoria sensoriale nelle RSA
L’uso di tecniche di stimolazione sensoriale è una pratica diffusa in svariati contesti: tra questi le RSA, dove vengono spesso usate nel contesto di percorsi mirati a riattivare l’attività cerebrale, promuovendo connessioni neurali e mantenendo la mente attiva. Questo approccio non solo favorisce l’esercizio della memoria, ma può anche alleviare lo stress, migliorare l’umore e ridurre l’ansia.
Integrare attività sensoriali nelle routine quotidiane delle RSA offre agli anziani l’opportunità di esplorare e riscoprire il mondo attraverso i loro sensi, promuovendo un senso di appagamento e di appartenenza nel contesto del percorso riabilitativo pianificato dal terapista.
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Materiali a supporto della memoria sensoriale: esempi e possibilità
Pensiamo alla media delle persone ricoverate in RSA: alcuni possono essere più deficitari di altri, ma possono comunque essere stimolati per evocare ricordi positivi e portare giovamento.
La gamma di materiali che consentono di stimolare la memoria sensoriale è ampia, tanto più se si considera l’importanza di scegliere materiali in grado di richiamare le esperienze della persona senza evocare sensazioni negative (es. nostalgia di casa).
Tra i materiali più utilizzati ci sono tessuti di diverse consistenze e trame, che possono essere recuperati all’abbigliamento o da tovaglie e tende presenti nell’RSA. Troviamo anche
oggetti artigianali come sculture o ceramiche, album fotografici con foto in rilievo e tessuti, e libri tattili con pagine interattive.
Il tatto è infatti stimolato quotidianamente dalle figure professionali che ruotano attorno alla persona, ma spesso non ci si sofferma per il tempo necessario.
Qualora ci siano le possibilità, alcuni terapisti propongono attività con carte da gioco o set da domino: questi materiali non solo stimolano la memoria, ma anche favoriscono il coinvolgimento fisico e cognitivo degli anziani, incoraggiandoli a esplorare e a interagire con il loro ambiente.
Borgione – Carte da gioco
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La stimolazione che avviene tramite canali sensoriali (in particolare olfatto e udito) permette di riportare a galla ricordi che generano benessere nel paziente. Spesso quest’ultimo non è in grado di spiegare tali ricordi o di collegarli a un momento positivo della propria vita, ma il meccanismo si attiva comunque a livello inconscio.
È importante ricordare che questo fenomeno può evocare ricordi e sensazioni positive o negative: per questo un terapista esperto può somministrare un certo tipo di stimolazione solo dopo aver raccolto una storia positiva della vita della persona che sta trattando, evitando così stimoli e reazioni negative.
Benefici della stimolazione della memoria sensoriale nelle RSA: evidenze scientifiche
L’efficacia della stimolazione della memoria sensoriale nelle RSA è avvalorata da studi scientifici recenti.
Una ricerca condotta da Woods, Spector e Jones (2008) e pubblicato su “International Journal of Geriatric Psychiatry” ha evidenziato che la stimolazione sensoriale attraverso l’uso di materiali tattili, visivi e uditivi può migliorare la funzione cognitiva e il benessere psicologico degli anziani residenti nelle RSA.
Inoltre, una revisione condotta da Holmes e colleghi (2018) e pubblicata su “Aging & Mental Health” ha confermato che la stimolazione sensoriale può contribuire a ridurre i sintomi di depressione e ansia tra gli anziani.
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