Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e hanno la farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito.
Gianni Rodari
In un vecchio post dell’anno scorso abbiamo parlato dell’importanza del disegno per lo sviluppo emotivo dei bambini e del compito dei genitori di supportarli in questa attività senza intralciare con giudizi e limitazioni la loro creatività.
Oggi vogliamo consigliare una tecnica di pittura da sperimentare in casa con i più piccini, che si divertiranno un mondo. Una tecnica che non è veramente una tecnica artistica, ma un modo di esprimersi e di comunicare le emozioni creando con il colore. Come un gioco senza regole, dove non si può sbagliare e in cui l’importante non è il risultato, ma stare bene e divertirsi.
Innanzitutto dipingere con i colori a dita non vuol dire usare solo la punta delle dita, bensì tutta la mano. Anzi, questa attività permette di prendere consapevolezza di ogni dettaglio: i polpastrelli, il palmo aperto, il pugno chiuso, le nocche, le unghie, la posizione di piatto e quella di taglio. I bambini possono sperimentare che ad ogni tipo di tocco corrisponde sul foglio una traccia diversa.
Per alcuni bambini potrebbe essere un problema il contatto diretto con la tempera, ma questo esercizio può allenarli a superare gradualmente alcuni ostacoli emotivi, come ad esempio la paura di sporcarsi. Lasciarsi andare in un ambiente protetto, affrontare le prime percezioni di disagio constatando l’assenza di pericoli e conseguenze sgradevoli, aiuta a rafforzare la sicurezza in sé stessi e la capacità di auto-controllo.
Altri bambini, al contrario, ameranno tuffarsi nel colore, e potrebbero voler dipingere con tutto il corpo…meglio allora prendere qualche accorgimento iniziale! Fate indossare loro degli abiti da casa, oppure dei grembiulini usa e getta in modo da proteggere i vestiti, e lasciateli divertire a piedi nudi. L’ideale sarebbe stendere i fogli di carta (quella pesante che non si arriccia una volta asciutta) direttamente sul pavimento, dopo averlo ricoperto di giornali.
Non temete! Ci sono colori a dita in commercio pensati appositamente per i bambini, dunque prodotti a base d’acqua, completamente atossici e lavabili, alcuni anche senza glutine.
Quando tutto è pronto per cominciare mettete i colori a disposizione dei bambini e lasciate che li scelgano liberamente. Soprattutto con i bambini più piccoli, non è importante lavorare sulla rappresentazione figurativa, cioè sull’imitare o disegnare “qualcosa di concreto oggettivamente riconoscibile”. Ciò che si deve fare – semplicemente – è permettere loro di esprimersi entrando in contatto con i colori e scoprirne la consistenza. Con bambini di età maggiore, invece, è possibile proporre attività più strutturate (su cui torneremo fra qualche post!).
Le mani sono il primo strumento conoscitivo, il più diretto e istintivo; attraverso di esse, con il tatto, il bambino si relaziona con il mondo e costruisce la sua identità. Ogni colore rappresenterà uno stato d’animo, così come il gesto utilizzato. Blu serenità, giallo determinazione, viola fantasiosità, rosso vivacità, nero ansia e paure, grigio difesa…Supervisionando l’attività, oltre a condividere un momento prezioso con i vostri bambini, avrete anche una chiave di accesso privilegiata al modo in cui filtrano e vivono la realtà.
Le “macchie di colore” lasciate come tracce sul foglio rimangono come opere d’arte. Una volta asciugate possono essere usate come carta da regalo per nonni e parenti che saranno felici di ricevere un dono “speciale”.
“Speciale” perché su quella carta il bambino avrà depositato tanto di sé.
Non rimane che provare! Mandateci i vostri lavori e raccontateci le vostre esperienze!
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