Le attività per la motricità fine hanno la funzione di migliorare il controllo e la coordinazione dei movimenti delle mani e delle dita, necessari per compiere azioni precise come scrivere, manipolare oggetti o vestirsi.
Questo articolo non si propone come una guida ma come una panoramica sui materiali utilizzati dai terapisti per sviluppare la forza, la precisione e la coordinazione delle mani.
Materiali utili per l’attività di motricità fine
Le terapie che comprendono attività per la motricità fine si appoggiano spesso a materiali specifici che il terapista sceglie a partire dalle caratteristiche del paziente, con l’obiettivo di impegnare quest’ultimo in esercizi mirati.
Tra i materiali essenziali per questo scopo, troviamo i giochi a incastro, che stimolano la precisione e la manipolazione fine attraverso l’inserimento di pezzi nei relativi spazi, aiutando a migliorare la coordinazione occhio-mano e la capacità di concentrazione.
Supporti come i cartoncini da ricamare possono incoraggiare il movimento preciso delle dita nell’esecuzione di punti e disegni su carta, migliorando la destrezza e la sensibilità tattile.
Tra i materiali più diffusi troviamo anche costruzioni di svariate tipologie, che permettono ai pazienti di manipolare piccoli elementi e di assemblarli per creare strutture più complesse.
In questo scenario, alcuni terapisti possono decidere di integrare gli esercizi per la motricità in sessioni di arteterapia: attività come il disegno, il colorare, il ritaglio e il ricamo su cartoncini, coinvolgono movimenti fini delle mani che migliorano la forza, la precisione e la manipolazione degli strumenti.
Sfide comuni e strategie
I terapisti impegnati in percorsi di cura come quelli descritti si trovano ad affrontare sfide comuni, che spaziano dalla mancanza di coordinazione e precisione nei movimenti alla difficoltà nel mantenere la concentrazione su attività prolungate.
Il superamento di queste criticità è legato alla capacità del professionista di adottare strategie mirate: queste possono includere l’utilizzo di attività graduali e progressivamente più complesse per favorire un miglioramento graduale delle abilità motorie.
Risulta utile anche la possibilità, per terapista e paziente, di esplorare un assortimento di attività e relativi supporti materiali.
Coinvolgimento di caregiver e famiglie
Il coinvolgimento di caregiver e familiari del paziente resta un elemento cruciale.
Una volta educati i caregiver riguardo alle esigenze e agli obiettivi terapeutici specifici del paziente, il terapista procede a fornire istruzioni sulle attività da svolgere a casa e sull’uso corretto dei materiali terapeutici.
Ad esempio, si può decidere di integrare le attività nella routine quotidiana come vestirsi, cucinare o fare la spesa.
Creare un ambiente stimolante a casa, con accesso a materiali adatti e ben organizzati, può favorire la pratica regolare e la progressione nelle abilità.
Monitoraggio dei progressi e adattamenti nel programma di riabilitazione
L’efficacia delle attività per la motricità fine passa per la valutazione regolare delle abilità motorie, delle capacità funzionali e della partecipazione del paziente.
Attraverso strumenti di valutazione specifici e osservazioni dirette durante le sessioni terapeutiche, il terapista identifica i punti di forza e le aree di miglioramento: le informazioni raccolte servono da guida nella revisione e del programma di riabilitazione, con adattamenti che possono includere modifiche nelle attività, nell’intensità degli esercizi, nei materiali utilizzati o nelle strategie terapeutiche impiegate.
L’obiettivo è mantenere un livello ottimale di sfida che stimoli il paziente senza provocare frustrazione o stanchezza e favorisca il progresso continuo delle abilità motorie.
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