L’assegno universale per i figli a carico, che dovrebbe entrare in vigore nel 2021, cambia radicalmente la disciplina degli assegni familiari e allarga la platea degli aventi diritto. Vediamo in dettaglio a chi spetta e come funziona.
Assegno universale figli a carico: cos’è?
Con l’approvazione del Family Act e l’introduzione dell’assegno universale per i figli a carico, cambiano le regole sugli assegni familiari e cresce la platea degli aventi diritto, coinvolgendo tutte le famiglie con figli minori.
In nuovo assegno universale, che dovrebbe entrare in vigore da gennaio 2021, prevede infatti una serie di novità:
- come detto riguarda tutte le famiglie con figli minori a carico;
- l’assegno viene corrisposto a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di ciascun figlio, mentre per i figli disabili non ci sarà il limite di età;
- se nel nucleo familiare sono presenti figli disabili, l’assegno sarà maggiorato;
- per i figli successivi al secondo, l’assegno verrà maggiorato del 20% rispetto agli scaglioni individuati sulla base dell’ISEE familiare;
- importo corrisposto ogni mese alle famiglie;
- in alternativa le famiglie possono richiedere il contributo sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione dei debiti con il Fisco;
- il beneficio non concorrerà a formare reddito per il riconoscimento delle prestazioni sociali.
Questo nuovo assegno universale è detto anche assegno unico, dal momento che incorporerà e sostituirà tutte le altre misure rivolte alle famiglie con figli, come detrazioni fiscali, assegni famigliari, bonus bebè, bonus mamma domani ecc.
A quanto ammonta e come si richiede l’assegno universale?
Sulla base di quanto emerge dalle bozze in circolazione,gli importi e gli scaglioni ISEE potrebbero essere modulati come segue:
- per famiglie con ISEE fino a 7.000 euro, 160 euro mensili per ciascun figlio;
- ISEE tra i 7.000 e i 40.000 euro, 120 euro per ciascun figlio;
- ISEE oltre i 40.000 euro, 80 euro per ciascun figlio.
Andranno poi aggiunte le maggiorazioni previste dal terzo figlio in poi e per i figli disabili.
Entro il 30 novembre 2020 dovrà essere approvato il decreto che fornirà tutti i dettagli operativi e gli importi definitivi da corrispondere alle famiglie.
La procedura di domanda dovrebbe essere predisposta nei mesi successivi e i pagamenti dovrebbero partire da gennaio 2021.
Chi percepisce già gli assegni per il nucleo familiare e con i nuovi calcoli dovesse vedersi ridurre l’importo corrisposto, potrà accedere alla clausola di salvaguardia che manterrò invariato l’assegno percepito con le vecchie regole.
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