Manca poco.
Pochi giorni.
Giugno è “Il Sabato del Villaggio”.
L’attesa, i preparativi.
Le ultime interrogazioni, gli scrutini, la notte prima degli esami, il primo appuntamento fuori dalla scuola, una passeggiata al chiaro di luna, la pelle arrossata dalla prima tintarella e poi sarà tempo di…
… e poi sarà tempo di sole, mare, interrail, del viaggio in Inghilterra, dello zaino sulle spalle, del concerto sotto il temporale, dei Mondiali a scandire la meglio gioventù.
E poi… se avessi previsto tutto questo, se avessi saputo suonare la chitarra, le bionde trecce le avrei chiuse come un cielo in una stanza e quella sua maglietta fina l’avrei rincorsa da Milano fino a Bangkok…
E poi… quelle sere d’estate saranno magnifici ricordi da raccontare ai propri figli quando ci ritroveremo a descrivere nel minimo dettaglio quella notte, il falò, quella festa sulla spiaggia in cui il papà incontrò la mamma…
Questa sera mamma e papà sono seduti al tavolo della cucina, il tavolo è ricoperto da una tovaglia multicolore fatta di volantini e depliant raccolti davanti alla scuola.
Stasera si scelgono i centri estivi per i bambini.
Il centro estivo è organizzato dal Comune, dalla Cooperativa, dalla Parrocchia, dall’Associazione sportiva, dalla Fattoria didattica, dalla palestra, dalla piscina, i bambini potranno esplorare, cantare, ballare, nuotare, suonare, sperimentare, viaggiare, incontrare, remare, cucinare …
All’improvviso mi ricordo di una noiosissima estate in cui inforcai la mia bicicletta e insieme a Sergio andammo all’avventura, alla scoperta di quella stradina che si inoltrava nei campi alla fine del quartiere…
Dalla noia nascono le grandi idee…
Idea: la prossima estate leggerò Guerra e Pace dalla prima all’ultima pagina…
Tutte le estati comincio… e poi… e poi mi viene un’idea!
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