“Molti bambini talentuosi, brillanti e creativi pensano di non essere intelligenti, perchè ciò che loro sanno fare meglio non è valorizzato nella scuola, o è addirittura stigmatizzato.”
Ken, educatore nella scuola dell’infanzia
“E’ super facile raccontare una storia di principesse e castelli: chiudo gli occhietti e me li immagino!”
Beth, 6 anni
Se oggi si legge una qualsiasi inserzione lavorativa, nell’elenco delle abilità richieste non sorprende affatto trovare parole come: flessibile, problem-solver, team builder, creativo, versatile…
Beth e i suoi compagni di classe potrebbero senza fatica dimostrare di possedere queste capacità. La maestra di Beth usa il gioco come base del suo metodo didattico perché è ormai acclarato che le esperienze educative condotte attraverso il gioco siano fondamentali per sviluppare le abilità del XXI secolo, basilari poi in ambito lavorativo. Nella loro classe è palpabile l’energia e la passione dei bambini nell’imparare e, secondo la maestra di Beth, questo si deve alla forza dell’immaginazione e della creatività.
Creatività si può definire in modi diversi e anche gli esperti non sanno ancora come “misurarla” o quali curricula preparare per sviluppare questa dote nel modo più efficiente possibile.
Comportamenti come il pensiero critico e divergente, la fluidità nel parlare, la capacità di cogliere (e accogliere) le differenze e l’originalità sono considerati indicativi di creatività e, col tempo, sicuramente impattanti sul piano formativo.
Molti ricercatori suggeriscono alcuni approcci per (ri)svegliare la creatività nei bambini:
- sperimentazione, ovvero l’esplorazione di determinati spazi e materiali per “vedere cosa succede”, senza nozioni preconcette di come le cose dovrebbero funzionare (evitando così il timore del fallimento)
- sviluppo della propria voce, cioè arrivare a esprimere la creatività, argomentando le proprie opinioni e interpretazioni in maniera critica e costruttiva
- creazione di una visione, ovvero la costruzione di nuove conoscenze sulla base di nozioni pre-acquisite
- pensiero pratico, sfruttato tentando di risolvere un problema e imparando come lavorare, all’interno di regole date, per ottenere risultati diversi
E tutti questi metodi sono messi in pratica dai bambini, spontaneamente, nel gioco. Immaginazione, elasticità mentale e sperimentazione sviluppano la creatività e le strategie necessarie per affrontare con successo problemi nuovi e improvvisi; problemi che, peraltro, i bambini saranno ansiosi di risolvere, se motivati attraverso il gioco. E’ inoltre fondamentale che genitori, educatori e insegnanti sottolineino che non esiste mai un’unica risposta giusta, perché questo frenerebbe i bambini dal pensare con flessibilità o in maniera creativa.
La creatività e l’immaginazione con cui i bambini rispondono a una consegna o risolvono un problema denotano anche il loro “coraggio” intellettivo. E gli studenti coraggiosi sono quelli che più trarranno vantaggio dai loro studi.
Articolo tradotto dal blog LEGO® Education
Luisa dice
adoro Lego! :-)