“Per te sarò sempre presente
e in cambio non ti chiederò mai niente.
Mi innamorerò dei tuoi primi sorrisi,
delle tue facce buffe e dei tuoi gesti improvvisi.
Seguirò i tuoi primi passi, con e senza mano,
ma non aver dubbi, io non sarò mai lontano.
Giocheremo, balleremo e insieme canteremo,
che ci siano le nuvole o che ci sia il sereno.
E poi ti sgriderò se commetterai uno sbaglio,
ma sempre ti spiegherò perché è stato necessario;
e se servirà ti lascerò provare e riprovare,
per poi trovare insieme un modo per migliorare.
Avremo i nostri segreti, per gioco o per davvero,
e se distanti noi saremo ci unirà il pensiero.
Nascerà il nostro rapporto di pura complicità,
in cui potrai rifugiarti quando sarai arrabbiato con mamma e papà!
E tutto questo perché amerò anche te,
con la stessa intensità con cui adoro gli altri tre;
perché zia e nipoti sono speciali l’uno per l’altro
… e troveremo il nostro modo, piccolo Edoardo!”
(da Zia Elena a Edoardo, il mio 4° nipote)
Credo che la nascita di un nipote sia portatrice di una felicità incommensurabile, un’emozione unica che fa scaturire una nuova forza per affrontare la vita. Senza accorgertene diventi un punto di riferimento importante per lui, una figura insostituibile sotto aspetti diversi, tutti da scoprire, tutti da vivere insieme; diventi parte integrante della sua vita, giorno dopo giorno, quasi senza accorgertene, in un rapporto a doppio senso, nel quale ci si cerca reciprocamente per godersi le gioie dello stare insieme.
Con il passare del tempo si instaura un rapporto di complicità unico e irripetibile: un legame che nasce dai suoi primi sorrisi alle tue facce buffe, che si rafforza quando ti sdrai per terra con lui per giocare o guardare la tv, che continua quando diventa consapevole che se ha una domanda da fare, la zia riuscirà sempre a dare una risposta (anche quando è difficile…).
Come si fa?! Non esiste un manuale della zia perfetta, non ci sono regole precise da seguire, se non quelle dettate dal rispetto reciproco. Se mi fermassi ad analizzare il legame con i miei nipoti, credo che scoverei un unico piccolo “trucco”: quello di mettermi sempre alla loro altezza, fisicamente e mentalmente parlando, senza però mai dimenticarmi che la mia figura è quella di un adulto, e deve valere per me come per loro. Il rispetto verso di me, verso il mondo che ci circonda e verso di loro è un pilastro fondamentale in questo rapporto speciale; un rapporto dove non servono tante parole, ma solo grandi gesti d’amore!
Photo CC by Amanda Baker