Il gioco euristico è radicato nella curiosità naturale dei bambini piccoli. Man mano che i bambini crescono, passano dall’essere semplicemente contenti di giocare al meditare sugli oggetti e a voler scoprire cosa si può fare con loro. I più piccoli hanno la voglia di gestire le cose: raccogliere, riempire, impilare, selezionare e manipolare in tanti modi.
Come ogni genitore sa, gli utensili per la casa o la cucina offrono questo tipo di attività e possono tenere occupati i bambini per lunghi periodi di tempo. Quando i bambini piccoli fanno una scoperta divertente – ad esempio quando un elemento si inserisce in un altro o viene prodotto un suono interessante – spesso ripetono l’azione per riottenere il risultato. Ciò rafforza il loro sviluppo cognitivo oltre al controllo muscolare e alla coordinazione occhio/mano.
Nel loro libro, Persone da zero a tre anni, Elinor Goldschmied e Sonia Jackson hanno coniato il termine “gioco euristico” per spiegare come fornire ai bambini attività più strutturate di gioco. Il gioco euristico consiste nell’offrire a un gruppo di bambini, per un definito periodo di tempo, in un ambiente controllato, un largo numero di differenti oggetti e stimoli con i quali giocare liberamente senza l’intervento degli adulti. Ciò è particolarmente utile per i bambini nel secondo anno di vita, che, spesso non sembrano intenzionati a svolgere un’attività per più di qualche minuto.
Il termine “euristico” significa letteralmente aiutare a scoprire o scoprire attraverso errori e tentativi, la radice è comune con il termine “Eureka”, che significa l’ho trovato!
Clare Crowther del Bridgwater College descrive il gioco euristico come un’attività utile per i bambini di uno, due o tre anni, che offre loro l’opportunità di sperimentare spontaneamente con una gamma di oggetti di uso comune.
Durante la sessione di gioco euristico, gli adulti devono rimanere seduti e tranquilli. Ciò aiuta i bambini a fare le proprie scelte e scoperte.
Il gioco euristico con gli oggetti non è un’idea nuova. Pensa ad esempio al fascino secolare che il cesto del cucito della mamma riveste sui bambini: mentre la mamma si preoccupa, il bambino ne assapora il contenuto in varie combinazioni: bobine di filo, pezzetti di nastro colorato, frammenti di filo e stoffa, un puntaspilli pieno di spilli, un metro a nastro e bottoni di tutte le forme, dimensioni e colori. Il gioco euristico rappresenta lo stesso concetto, ma si svolge con gruppi di bambini e tante tipologie di oggetti diversi.
Per organizzare una sessione di gioco euristico si possono utilizzare materiali naturali come pigne, conchiglie e ciottoli, così come nastri, catenelle, anelli di tende, coperchi di barattoli, tubi di cartone robusti, chiocciole vuote di nastro adesivo e bobine di cotone vuote (le chiocciole dei nastri vuoti sono particolarmente apprezzate. Alcune sono leggermente appiccicose a causa del nastro, quindi i bambini si divertono ad attaccarle e staccarle). E’ necessario controllare la pulizia e la sicurezza degli oggetti che si offrono, scartando oggetti non adatti e proponendone di nuovi.
L’habitat ideale per il gioco euristico è un grande pavimento vuoto nel quale verranno distribuiti gli oggetti, è importante che ci siano gli stessi oggetti in numero sufficiente per ogni bambino in modo che questi non si senta in dovere di proteggere il proprio. E’ infatti prematuro pensare che i bambini, a questa età, comprendano già il concetto di condivisione.
Un ulteriore aspetto interessante del gioco euristico è la sua qualità sociale. Sebbene ogni bambino sia coinvolto nella propria attività, ha sempre un occhio vigile sugli altri e talvolta si trova a svolgere attività in gruppo.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che il gioco euristico offre una grande opportunità agli adulti: quella di osservare come il bambino agisce al di fuori dei compiti a lui assegnati. È emozionante assistere ai processi mentali dei bambini. Ho visto un bambino infilare un tubo sottile in uno più largo, ripetere l’azione, quindi provare a far scorrere un oggetto più grande attraverso il tubo. Dopo diversi tentativi ha compreso che l’azione non era possibile e ha riprovato con un altro oggetto. Un altro bambino ha lasciato cadere un tappo di sughero in un mulinello a forma di cono, dopo aver tentato senza successo di raggiungerlo con la mano, ha scosso il cono e quando il tappo (con sua sorpresa) è volato fuori, ha ripetuto la procedura.
Al termine della sessione i bambini aiutano a raccogliere gli oggetti. Un bambino di due anni è in grado di mettere gli oggetti nella giusta borsa mentre i bambini più piccoli non sono ancora in grado di riconoscere quale borsa è quella giusta. Per i bambini il processo di pulizia è divertente quanto quello di gioco, dopotutto far cadere un oggetto in una borsa è divertente quanto farlo cadere in una scatola!
Il gioco euristico è un approccio e non una prescrizione. Non c’è un unico modo giusto per svolgerlo e non ci sono oggetti giusti e oggetti sbagliati, tutto dipende dal contesto. Ho visto materiali di gioco euristici contenuti in sacchetti di iuta fatti in casa, in cestini di vimini e in scatole. Non importa quanti oggetti forniamo in questo tipo di attività, ciò che è importante è che venga riconosciuto il significato del gioco esplorativo spontaneo per lo sviluppo dei bambini.
Buon divertimento! ?
Articolo tradotto dal blog Community Playthings
Per saperne di più:
Persone da zero a tre anni (seconda edizione), Elinor Goldschmied e Sonia Jackson
- Lavoretti per la Festa del Papà - 20/02/2024
- Che cosa sono i giochi open-ended? - 31/05/2023
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