Ricorderemo l’estate del 2020 anche come quella sull’incertezza sul come e quando bambini e ragazzi rientreranno a scuola. Ma ci sono le prime indicazioni ministeriali in una bozza di linee guida, vediamola.
Bozza linee guida scuola: le regole per il rientro
Alla fine di giugno 2020 è circolata una prima bozza del “Piano Scuola 2020-2021”, contenente le linee guida per il rientro nelle aule di bambini e ragazzi. Trattandosi di una bozza non c’è ancora nulla di definitivo, ma si iniziano a delineare i contorni delle regole che personale scolastico, insegnanti, alunni e genitori dovranno rispettare per garantire la sicurezza di tutti, dal momento che l’emergenza epidemiologica non è ancora terminata.
Vediamo quali sono i principali provvedimenti allo studio.
Doppio scenario per il rientro a settembre
La bozza parte dal presupposto che si debbano prendere in considerazione due scenari diversi per settembre:
- situazione epidemiologica sotto controllo;
- ripresa dell’emergenza con crescita dei contagi.
Nella seconda ipotesi si prevede la ripresa della didattica a distanza (DAD) e si richiede alle scuole di formare il proprio personale per gestire le attività in maniera più strutturata rispetto a quanto avvenuto nel secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2019/2020, in modo da “non disperdere e potenziare ulteriormente le competenze acquisite nel corso del periodo di sospensione delle attività didattiche”.
Se invece si potrà rientrare a scuola, le Regioni e gli istituti scolastici dovranno utilizzare la propria autonomia per organizzare le attività sulla base delle esigenze locali e di istituto.
Riconfigurazione dei gruppi classe
Potrebbero esserci nuovi modi di organizzare il gruppo classe per ridurre le possibilità di contatto negli spazi condivisi. Ad esempio dividendo le classi in diversi gruppi di apprendimento suddivisi su più ambienti interni ed esterni alla struttura scolastica.
Turni differenziati
Si fa sempre più strada l’ipotesi di suddividere i gruppi di bambini e ragazzi su turni, in modo da occupare la scuola in numero ridotto rispetto all’intera popolazione scolastica. Ma anche su questo si lascia molta libertà organizzativa a livello locale.
Scuole dell’infanzia
Per la fascia di età 3-6 si conferma che non è obbligatorio l’uso delle mascherine, come pure per la fascia 0-3, mentre educatori e le educatrici dovranno usare dispositivi di protezione individuale che consentano il contatto ravvicinato con i piccoli e li rendano riconoscibili.
Patti educativi di comunità
Si apre alla possibilità di condividere spazi pubblici e privato con le istituzioni scolastiche, in modo da garantire una didattica “diffusa” anche presso musei, cinema o teatri ad esempio.
Distanziamento e dispositivi di protezione
Sulle distanze individuali si fa riferimento ad un metro, mentre sui dispositivi di protezione come mascherine e plexiglass ci sono ancora molte incertezze. Il documento potrebbe essere aggiornato nel corso delle settimane che precedono la riapertura in modo da seguire l’andamento epidemiologico e la raccolta delle informazioni in merito.
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