Nel campo della riabilitazione logopedica risulta fondamentale utilizzare del materiale adeguato e specifico per lavorare spesso anche su più obiettivi in contemporanea. Se poi il materiale è anche bello da vedere e manipolare, diventa ancora più facile coinvolgere i pazienti nel suo utilizzo. Tutte queste sono caratteristiche che si possono trovare nelle flashcard.
Ma di cosa si tratta?
Le flashcard nascono nel contesto scolastico per poter ripassare velocemente i concetti prima di un esame o un’interrogazione. Vengono riportate delle domande su dei cartoncini (card) al quale si cerca di rispondere velocemente (flash) simulando una situazione d’esame. Ad oggi nella logopedia questo termine è stato ampliato e viene utilizzato per identificare tutto quel materiale cartaceo che rappresenta immagini, disegni o foto di oggetti, persone o azioni con il solo scopo di supportare il linguaggio.
Il punto di forza di questo materiale è sicuramente la versatilità poiché si può sfruttare per raggiungere obiettivi anche molto diversi fra loro passando da attività molto semplici a quelle più complesse comprendendo tutti i livelli linguistici (fonologia, lessico, morfosintassi e pragmatica). Vediamo insieme alcune attività di giochi con le flashcard:
Attività di denominazione
Chiediamo al paziente di denominare gli oggetti o i personaggi presenti sulla nostra flashcard. Cosa alleno: Produzione linguistica incentrata su target fonologici. Dovrò scegliere le flashcard da utilizzare dove saranno presenti determinati oggetti/persone/azioni a seconda dei suoni sui quali sto lavorando con il bambino.
Attività sul lessico
Come per l’attività precedente vado a richiedere al paziente di denominare ciò che vede. In questo caso però il mio obiettivo sarà stimolare il lessico; non andrò a focalizzarmi sulla produzione corretta quanto sul lessico utilizzato. Cosa alleno: scelta e uso del lessico adeguato, ampliamento del vocabolario.
Attività di descrizione
Questa volta chiedo al paziente di descrivere l’immagine attraverso una frase. Cosa alleno: Scelta e utilizzo di strutture morfosintattiche adeguate, generalizzazione dei suoni allenati in precedenza nel contesto frasale.
Attività sulle inferenze
Propongo questa attività utilizzando più carte insieme (almeno due e poi si può alzare il numero variando la complessità); si chiede al paziente di svolgere dei ragionamenti sulla base di ciò che vede (Es. il paziente ha davanti una carta che raffigura un bambino che si sta tuffando in acqua e una carta con un bambino che dorme, gli chiediamo di indicarci quale bambino ha caldo e poi di motivarci la sua scelta).
Cosa alleno: sicuramente la capacità di problem solving ma anche attenzione visiva, comprensione verbale e ampliamento del lessico.
Attività sulla comprensione
Propongo di osservare una o più carte e individuare dei particolari (Es: trovami la zucca) o la carta corrispondente a una determinata frase (Es: trovami la bambina che piange).
Cosa alleno: comprensione verbale, attenzione visiva, pianificazione.
Attività sulle emozioni
Per questa attività chiedo al paziente di osservare una sola flashcard e di comprendere e raccontarmi lo stato d’animo della persona rappresentata. Ad esempio, se nella foto vi è una persona che è triste perché le è caduto il gelato per terra, chiederemo prima di individuare l’emozione che sta provando, cerchiamo di individuare gli indizi che ci hanno portato a questa scelta (presenza di lacrime, il gelato a terra..) e poi ragioniamo sul cosa potremmo fare in quella situazione per sentirci meglio (chiedere un abbraccio di consolazione..).
Cosa alleno: alfabetizzazione emotiva (comprendere le emozioni sugli altri e su noi stessi, verbalizzare cosa si prova, trovare insieme strategie per affrontare emozioni complesse).
Attività di racconto, fantasia e immaginazione
Chiediamo al paziente di prendere una flashcard e immaginare a partire da quella situazione cosa potrebbe succedere dopo o cosa è successo prima.
Cosa alleno: abilità narrative e pianificazione.
Finora abbiamo visto attività per lavorare sul linguaggio. Possiamo però proporre, se ne abbiamo la necessità, anche attività legate alla letto-scrittura: i giochi con le flashcard si adattano bene anche a questa area.
Leggi anche: Disturbi dell’apprendimento: Attività per supportare la memoria lavoro
Attività di scrittura
Chiedo al paziente di scrivere una breve frase (o singole parole) raccontando ciò che vede nella sua flashcard.
Cosa alleno: descrizione, controllo degli errori ortografici, uso della morfosintassi.
Attività di lettura
Propongo al paziente di leggere dei biglietti e comprenderne il contenuto. Dovrà poi associare la frase o la parola letta alla flashcard corrispondente.
Cosa alleno: decodifica e comprensione del testo. Ovviamente ogni attività va proposta considerando lo sviluppo globale del paziente (attenzione, età, competenze linguistiche, diagnosi, punti di debolezza, interessi…).
Oltre alla grande versatilità, possiamo dire che un materiale del genere è molto accattivante e invita il paziente a osservarlo e utilizzarlo con piacere partecipando in modo attivo alla terapia. Questo coinvolgimento è più marcato quando sulle flashcard non ho il disegno o una semplice immagine stilizzata di un oggetto o un’azione, bensì la foto.
Utilizzare le foto ha diversi benefici:
- Rende l’esperienza dell’osservare, comprendere e riconoscere più vicina alla realtà rispetto a un semplice disegno. È più concreta.
- Aumenta il livello di attenzione e supporta la comprensione verbale poiché è ben chiaro cosa è rappresentato. Non ci sono molti fattori di distrazione o di confusione.
- Coinvolge maggiormente il paziente che riconosce con più facilità ciò che gli viene chiesto di trovare o descrivere.
Questo materiale, con le caratteristiche che abbiamo visto, può spendersi quindi in tante situazioni diverse. Sicuramente è uno strumento che non può mancare nella “cassetta degli attrezzi” di una logopedista. In sintesi, i giochi con le flashcard offrono un ponte immediato tra immagine e parola, sostenendo motivazione, obiettivi chiari e valenza educativa.
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