Vestirsi, lavarsi, mangiare, giocare, esplorare l’ambiente. Per la maggior parte delle persone, queste azioni si svolgono in modo fluido e spontaneo. Ma quando il sistema tattile non funziona in modo efficace, anche i gesti più semplici possono trasformarsi in una vera e propria sfida quotidiana.
Il sistema tattile non si limita a registrare le sensazioni attraverso la pelle: è una componente chiave nella regolazione emotiva, nella costruzione dell’immagine corporea, nel senso di sicurezza personale e nell’organizzazione del comportamento. In altre parole, è ciò che ci permette di sentirci bene nel nostro corpo e nel mondo.
Quando questa funzione non è ben integrata, le ricadute sulle autonomie quotidiane possono essere importanti. Ecco alcune manifestazioni frequenti:
- Difesa tattile. Il bambino rifiuta certi tessuti o etichette, evita attività di igiene personale come lavarsi o pettinarsi, si irrigidisce al contatto fisico. Ogni stimolo può essere percepito come potenzialmente minaccioso, scatenando risposte di evitamento o irritabilità.
- Ipo-reattività. Sembra “non sentire” il proprio corpo: non nota lo sporco sulle mani, non reagisce al freddo, fatica a percepire la pressione degli oggetti o la posizione degli arti nello spazio. Questo può compromettere la qualità del movimento e delle azioni quotidiane.
- Povera discriminazione tattile. Ha difficoltà a identificare oggetti solo con il tatto, impugna strumenti con forza inadeguata (troppa o troppo poca), si frustra facilmente in compiti che richiedono precisione manuale. Questo influisce su attività fondamentali come vestirsi, disegnare, mangiare o giocare.
Attività pratiche per lavorare sul sistema tattile
1. Sabbia cinetica: Caccia al tesoro
In un contenitore ampio e poco profondo, si versa la sabbia cinetica e si nascondono al suo interno oggetti di diversa forma e dimensione. Al bambino viene chiesto di trasformarsi in un pirata alla ricerca di un tesoro perduto. Ogni oggetto trovato ha un valore diverso, che va intuito attraverso il tatto prima di essere estratto. L’obiettivo è cercare i pezzi più preziosi, esplorando con le mani e affinando la discriminazione tattile.
Sabbia da modellare naturale – Borgione
2. Touch and Find: L’esploratore
Il bambino si trasforma in un esperto esploratore che, all’interno di una grotta buia, deve riconoscere gli oggetti misteriosi nascosti nel sacchetto solo con l’uso delle mani.
Prima della missione, gli vengono mostrati i target visivi corrispondenti agli oggetti nascosti. L’esplorazione avviene al buio (senza l’uso della vista), stimolando la memoria sensoriale e la discriminazione tattile. Ogni oggetto identificato con successo lo avvicina all’uscita della grotta segreta.
3. Schiuma sensoriale
Il pittore della schiuma
Si sparge la schiuma sul tavolino e si invita il bambino a trasformarsi in un esperto pittore. Può disegnare liberamente con le dita oppure copiare i movimenti del terapista, che crea forme accanto a lui. In un secondo momento, il bambino prova a riprodurre lo stesso disegno su un foglio con matita o pennarello, trasformando l’esperienza tattile in gesto grafico.
Il telefono senza fili sensoriale
Il bambino è seduto mentre il terapista, posizionato alle sue spalle, disegna con un dito una figura semplice sulla sua schiena. Il bambino deve percepire la forma attraverso il tatto e poi riprodurla sulla superficie coperta di schiuma.
4. Fine motor tool set: Il giocoliere
Utilizzando tutte le pinze del set per la motricità fine, il bambino deve raccogliere materiali diversi (perline, pom-pom, pezzi di spugna) senza farli cadere. Ogni oggetto, una volta afferrato, va posizionato con precisione in un contenitore dedicato o su una griglia colorata. Per rendere il gioco più stimolante, si può introdurre una sfida a tempo: completare il compito entro un certo limite oppure competere con un altro bambino in una “gara di giocolieri”.
Vince chi riesce a terminare senza errori o cadute, mantenendo calma e concentrazione fino alla fine!
5. Plastilina: Il panettiere delle forme
Attraverso l’uso della plastilina, si invita il bambino a creare una serie di “prodotti da forno speciali” seguendo indicazioni date dal terapista (es. una ciambella, la pizza, una pagnotta piccola). Può usare solo le mani oppure anche utensili da cucina (coltelli di plastica, rulli, formine). Si può arricchire il gioco nascondendo piccoli oggetti nella plastilina, che il bambino dovrà ritrovare modellando.
Intervenire sul sistema tattile attraverso attività mirate permette di sostenere lo sviluppo di competenze fondamentali per l’autonomia nelle attività di vita quotidiana.
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