La vita è più divertente se si gioca.
Roald Dahl
Abbiamo visto negli articoli precedenti quali giochi potremmo offrire ad un bambino di due o tre anni, ma ora che ha raggiunto i quattro anni d’età, quali attività potremmo proporgli al fine di sviluppare al meglio le sue abilità e conoscenze?
Un aspetto importante è che il gioco non è solo un’attività attraverso cui il bambino si diverte o si rilassa, ma esso contribuisce a costruire la sua autonomia e la sua personalità.
I bambini di qualsiasi età (e ammettiamolo anche i grandi) adorano pasticciare, che sia con colori a dita, tempere, matite o pennarelli, ma è a quest’età che il disegno diventa più strutturato. Il bambino infatti impara a riprodurre ciò che ha intorno a sé: raffigura le persone (spesso i genitori e se stesso), le case, le automobili e gli animali più conosciuti. Il piccolo riproduce, seppure in maniera molto stilizzata, il mondo circostante con colori che rispecchiano la realtà.
Il disegno diventa un vero e proprio mezzo di comunicazione, è attraverso il disegno che il bambino comincia a raffigurare se stesso e le sue esperienze, riproducendo anche momenti della sua vita (per esempio una passeggiata con i genitori in un grande parco).
“Sfruttando” l’interesse per il disegno è possibile cominciare ad inserire semplici attività di pregrafismo.
Per pregrafismo si intende una serie di esercizi atti a sviluppare la motricità fine e la coordinazione occhio-mano, che aiutano la corretta posizione della mano e delle dita.
Possiamo iniziare proponendo facili labirinti da seguire inizialmente con le dita e poi con una matita (per esempio i percorsi tattili), disegni da tracciare (oggetti di vita quotidiana, lettere o numeri) oppure far colorare semplici disegni facendo attenzione che il bambino non esca dai contorni.
Il gioco simbolico assume ancora notevole importanza, ma ora il bambino fa un ulteriore passo avanti: al piccolo non basta più imitare ciò che fanno i grandi con i propri giochi, ma vuole e può partecipare attivamente a molte attività quotidiane. Le attività di vita pratica non solo permettono al bambino di sentirsi autonomo ed indipendente, ma sono motivo di soddisfazione personale.
Il bambino sa vestirsi autonomamente, lavarsi le mani ed i denti, apparecchiare e sparecchiare, ma con l’aiuto degli adulti può anche aiutare nella preparazione della propria cena utilizzando strumenti quali piccoli utensili (anche coltelli).
Il bambino di quattro anni ha ormai un’ottima padronanza del linguaggio, conosce molte parole e costruisce frasi utilizzando anche le preposizioni.
A questo proposito può essere molto utile l’utilizzo di tombole e memory, che attraverso il gioco (da solo o in compagnia) sviluppano il linguaggio permettendo l’acquisizione di nuove parole, favoriscono la concentrazione e l’osservazione, ma permettono anche di inserire concetti più “complicati” quali le quantità, grandezza e simmetria, imparando a contare e a classificare.
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E’ ormai risaputo che i bambini adorano ascoltare la musica fin da piccoli, ma ora viene acquisito il senso del ritmo e imparano a distinguere le varie melodie. Sempre più spesso il bambino comincerà a canticchiare canzoncine inventate da lui o sentite alla radio, in televisione o quelle cantate dagli adulti a scuola e a casa.
L’ascolto di semplici canzoncine e filastrocche, quindi, contribuiscono all’apprendimento del linguaggio e favoriscono la memoria, prova a guardare sul nostro sito.
Se prima dei quattro anni la scelta dei giochi e attività era forse maggiormente rivolta allo sviluppo fisico e alla motricità fine del bambino (costruzioni, giochi di movimento, paste per modellare), da ora possiamo cominciare ad indirizzarci maggiormente verso giochi che sviluppano le abilità cognitive.
E voi quali attività proponete ai vostri bambini di quattro anni?
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