Negli ultimi decenni la comunità scientifica ha osservato come le funzioni esecutive rivestano un ruolo di primaria importanza nello sviluppo neuropsicologico dell’individuo.
Con funzioni esecutive si intende l’insieme dei processi cognitivi che ci permettono di pianificare, organizzare, controllare e regolare il nostro comportamento in modo adattivo e finalizzato ad un obiettivo.
Principali funzioni esecutive
Le principali funzioni esecutive sono:
- Avvio: ossia la capacità di richiamare le risorse necessarie ad iniziare una qualsiasi azione. Esso può essere volontario o dato da una risposta riflessa.
- Inibizione: è la capacità di controllare e ignorare l’interferenza di distrattori e di inibire risposte motorie ed emotive non adeguate al fine di perseguire un determinato obiettivo.
- Attenzione: l’insieme dei processi cognitivi che permettono di selezionare e filtrare gli stimoli presenti nell’ambiente per elaborare risposte adeguate. Essa può essere: sostenuta, selettiva, divisa,
- Flessibilità cognitiva: consiste nella capacità di cambiare velocemente uno schema comportamentale in considerazione di una determinata richiesta ambientale.
- Memoria di lavoro (working memory): insieme di processi che ci permettono di immagazzinare temporaneamente e manipolare le informazioni necessarie per svolgere compiti cognitivi complessi.
- Shifting. Può essere definito come la capacità di spostare l’attenzione da un compito all’altro o fra componenti diverse all’interno di uno stesso compito.
- Pianificazione, Organizzazione e problem-solving: capacità di mettere in sequenza i compiti necessari per il raggiungimento di un determinato obiettivo.
Funzioni esecutive e bambini
Fin dalla prima infanzia il bambino deve mettere in atto processi cognitivi complessi per iniziare a controllare le proprie azioni automatiche e per modificare il proprio comportamento in relazione alle informazioni ricevute dall’ambiente esterno.
A partire dall’età prescolare si osserva un costante incremento del controllo inibitorio e, successivamente, del controllo attentivo, della flessibilità cognitiva e della memoria di lavoro.
Questi processi diventano gradualmente più complessi grazie alla maturazione delle diverse aree cerebrali come il sistema limbico, deputato all’elaborazione delle emozioni, la corteccia dorso-laterale prefrontale, principale responsabile dell’astrazione della pianificazione di azioni, le aree orbitali prefrontali associate all’autoregolazione, all’inibizione e all’iniziativa.
La massima espressione delle funzioni esecutive si osserva durante il periodo della scuola primaria e secondaria, quando le strategie organizzative richieste al bambino diventano sempre più complesse.
Quando le funzioni esecutive non sono sufficientemente mature si osservano ripercussioni sugli apprendimenti scolastici.
Una carenza della memoria di lavoro, infatti, può portare a difficoltà nell’esecuzione del calcolo a mente, nella comprensione del testo e nell’individuare il corretto metodo di studio.
Così come una scarsa flessibilità cognitiva può portare ad una difficoltà nell’applicazione di regole matematiche differenti, una ridotta pianificazione può rendere complessa la gestione dei compiti a casa, nella gestione del tempo e nell’organizzazione delle idee all’interno di produzioni del testo.
Sempre più studi evidenziano come sia fondamentale la relazione tra pensiero e movimento, pertanto un percorso di potenziamento delle funzioni esecutive, in gruppo, in uno spazio psicomotorio, risulta essere utile e valido per quei bambini che manifestano particolari fragilità nelle aree sopra descritte.
Materiale psicomotorio per potenziare le funzioni esecutive
Il materiale psicomotorio si presta alla strutturazione di molteplici attività.
Mediante l’utilizzo di cerchi, corde, bastoni colorati, mattoncini è possibile creare percorsi contenenti doppi compiti volti a potenziare la memoria di lavoro, l’inibizione e la flessibilità cognitiva.
I cerchi inoltre possono servire per costruire matrici contenenti oggetti o movimenti, che i bambini dovranno memorizzare e riprodurre secondo un ordine differente rispetto a quello che avevano utilizzato per apprendere la sequenza (rievocazione di colonne, diagonali, spirali). In questo modo si andranno a stimolare l’attenzione sostenuta, l’updating, la memoria di lavoro.
I materiali maggiormente duttili però, risultano essere i blocchi psicomotori, perché, grazie alla fantasia, risultano estremamente versatili, per la costruzione di oggetti ed ambientazioni differenti.
Possono essere usati per costruire case contenenti diverse stanze, in cui viene chiesto ai bambini di collocarsi dentro e svolgere determinate mansioni che devono tenere a mente, così da stimolare la memoria di lavoro uditiva.
Esempio pratico di attività: “prima vai in cucina a preparare una torta, poi ti sposti in camera da letto per riordinare tutti i vestiti e alla fine puoi rilassarti sul divano leggendo un buon libro”.
Possono servire, inoltre, per costruire torri che devono essere buttate giù, in associazione a particolari parole, sillabe o categorie semantiche. Gli obiettivi sono di stimolazione dell’allerta fasico, della memoria di lavoro necessaria per tenere a mente tutti i compiti e dell’inibizione motoria.
Esempio pratico di attività: “Si butta giù la torre blu quando si sente una parola che contiene le doppie, la torre rossa quando la parola inizia con la sillaba TO, si sta fermi quando si sente il nome di un animale.”
I blocchi psicomotori possono servire anche per la costruzione di edifici di una città, come ad esempio la gelateria, il supermercato, la cartoleria, la panetteria, la scuola e la piscina… Si chiederà ai bambini, quindi, di fare un certo percorso, passando dai vari punti di interesse e svolgere diverse azioni nei differenti luoghi prima descritti, per andare a stimolare la pianificazione anticipatoria, la memoria di lavoro uditiva, l’attenzione sostenuta.
Esempio pratico di attività: “Passa dalla gelateria e compra una coppetta ai gusti di fragola e cioccolato, poi ricordati di passare in cartoleria a comprare un quaderno a righe e prima di tornare a casa vai al supermercato a comprare due pomodori e una banana”. Per i bambini più grandi si può richiedere di effettuare il percorso al contrario, ossia dall’ultima stazione alla prima o con rielaborazioni differenti.
Un’altra possibile modalità di utilizzo dei blocchi psicomotori, associati ad altri materiali quali teli, cerchi, bastoni e coni, è quella di realizzazione da parte dei bambini, attraverso la cooperazione, di costruzioni che visualizzeranno e successivamente verranno nascoste. In un secondo momento dovranno riprodurre l’opera a memoria. In questo modo si stimolano l’attenzione visiva, la memoria visuo-spaziale e la pianificazione.
Esempio pratico di attività: “Provate a costruire un castello, con due porte, una finestra e una torre, una stradina per arrivare al suo ingresso, che abbia a lato un laghetto. Quando avrete finito, però, purtroppo arriverà una grossa tempesta, che spazzerà via tutto. Voi, però, saprete sicuramente ricostruire tutto esattamente com’era prima!”
A seguito di anni di lavoro in questo ambito, con gruppi di bambini con fragilità attentive, di memoria e di pianificazione, possiamo affermare che uno spazio dedicato, con materiale versatile ed accattivante, attraverso proposte ludiche che favoriscono e stimolano la fantasia, può favorire il potenziamento delle funzioni esecutive, con conseguenti ripercussioni positive sia nell’organizzazione della quotidianità che negli apprendimenti scolastici.
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