Per iniziare questo mio nuovo articolo dedicato all’integrazione sensoriale e al suo rapporto con la quotidianità, vorrei partire da una citazione di A.Ayres:
“Quando un bambino è in grado di organizzare e interpretare correttamente le informazioni sensoriali, può rispondere in modo adattivo al suo ambiente ” (Ayres,1979)
L’integrazione sensoriale è il processo neurologico che organizza le sensazioni provenienti dal proprio corpo e dall’ambiente, rendendone possibile l’utilizzo in modo efficace. Si traduce, quindi, nell’organizzazione delle sensazioni necessaria per il loro stesso utilizzo.
Una buona integrazione sensoriale, pertanto, è fondamentale per lo sviluppo di abilità motorie, cognitive e sociali che favoriscono l’autonomia e la partecipazione. Per autonomia si intende la capacità di eseguire compiti e prendere decisioni senza la necessità di assistenza continua.
Per esempio, un bambino con un buon funzionamento del sistema propriocettivo e tattile manipola oggetti con precisione. Questa abilità consente al bambino di essere indipendente in attività quotidiane come mangiare o vestirsi.
Con il termine partecipazione si fa riferimento al coinvolgimento attivo e significativo in attività sociali, scolastiche e di gioco. Queste attività sono comprese in aree occupazionali di fondamentale importanza per la vita dell’individuo. I bambini con una buona integrazione sensoriale tendono ad essere coinvolti in modo attivo ed efficace nelle attività di gruppo e ad interagire meglio con i coetanei. Per esempio, una buona elaborazione vestibolare si traduce in buone abilità di equilibrio e coordinazione, permettendo al bambino di partecipare a giochi e attività sportive.
Esercizi di integrazione sensoriale
La creazione di ambienti sensoriali arricchiti e sicuri, il coinvolgimento attivo del bambino e l’individuazione della giusta sfida da parte del terapista sono alla base di un buon intervento di terapia. L’obiettivo della terapia di integrazione sensoriale è di raggiungere una risposta adattiva generalizzabile nei contesti di vita quotidiana.
Supporti come la pedana dell’equilibrio possono permettere di lavorare sul sistema propriocettivo e vestibolare, migliorare l’equilibrio e la coordinazione.
Esercizio 1
Il bambino è in piedi con le gambe leggermente divaricate. Possiamo fingere di essere su una nave che oscilla per il mare in tempesta. Il bambino dovrà oscillare da destra a sinistra, cercando di non cadere.
Per rendere l’esercizio più difficile, possiamo porre a terra di fronte a lui degli oggetti da raccogliere. Ad esempio, potremmo mettere delle ventose che creino resistenza o, rimanendo nel tema del mare, inserendo nell’attività dei pesci con calamite che il bambino dovrà raccogliere con una apposita canna da pesca.
La medesima posizione potrebbe essere assunta per lanciare oggetti come la palla o sacchetti ponderati.
Esercizio 2
La pedana può trasformarsi in un ponte per macchinine o in uno scivolo da cui far rotolare oggetti e palline che dovranno poi essere prese dal bambino rispettando il giusto timing.
Esercizio 3
La forma a culla ci aiuta nella modulazione e regolazione emotiva, in momenti in cui il bambino presenta la necessità di essere supportato a tale livello. In particolare, potrebbe trovare giovamento facendosi cullare dolcemente o con più forza dal terapista.
Palle sensoriali per gli esercizi di integrazione sensoriale
Palle di diversa grandezza, pesantezza e texture sono strumenti preziosi per lo sviluppo sensoriale e motorio.
Le palle con protuberanze presentano piccole sporgenze su tutta la superficie e possono essere impiegate per fornire stimoli sensoriali tattili profondi sul corpo del bambino o su zone localizzate.
Inoltre, possiamo utilizzarle in esercizi di integrazione sensoriale che implicano un coinvolgimento attivo del bambino. Ad esempio, nascondendo le palle sensoriali all’interno della piscina di palline e chiedendo di ritrovarle.
Le palle con una texture più morbida e soffice sono perfette per chi ha bisogno di manipolare oggetti che non devono essere troppo rigidi. Possono essere usate per migliorare la concentrazione e l’attenzione durante un’attività e per favorire il rilassamento.
Alcune palle sensoriali cambiano diverse texture in un unico strumento, offrendo un’esperienza tattile ricca e variegata. Questa tipologia di palla può essere usata con bambini molto piccoli che sono in fase di esplorazione ma sono ideali anche per attività di discriminazione tattile, come il riconoscimento delle diverse textures.
Un’attività molto carina e coinvolgente prevede la creazione di un cartellone con le diverse forme presenti sulla palla, successivamente il bambino verrà bendato e gli verrà chiesto di individuare con il solo impiego del tatto le forme e le immagini corrispondenti.
L’uso delle palle ponderate permette la proposta di attività che richiedono l’utilizzo della forza contro resistenza. Immaginandoci di essere dei costruttori di case, chiederemo al bambino di trasportare con la carriola la palla pesante da una parte all’altra della stanza.
Sussidi come la palla, la coperta ponderata o la giacca ponderata permettono di dare profondi stimoli propriocettivi che calmano e regolano la persona.
Tutte le attività sopracitate stimolano, nutrono e arricchiscono le sensazioni che diventano “cibi per il cervello”, guida per corpo e mente.
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