Nicoletta Valdisteno, fotografa documentarista di famiglia, ci racconta del suo lavoro e di come la fotografia possa narrare storie uniche e irripetibili: quelle della nostra vita di tutti i giorni.
Vi siete mai fermati ad osservare i particolari delle vecchie foto della vostra infanzia?
La vostra vecchia cameretta, che ormai non esiste più, l’immagine del vostro musetto sporco di cioccolata o quella di un abbraccio stritolante di vostro fratello minore. Un piccolo viaggio nel tempo, intimo ed emozionante. Ma cos’è che rende queste immagini, tecnicamente imperfette e magari sbiadite, così speciali?
E’ il ricordo che conservano al loro interno: sono momenti che non tornano più, ma che rimangono, indelebili, sulla carta fotografica.
Quello che cerco di fare con il mio lavoro di fotografa documentarista di famiglia è precisamente questo: raccontare la quotidianità delle persone, fatta di routine apparentemente banali, abitudini che si susseguono giorno dopo giorno, piccoli episodi unici e irripetibili.
Rimango insieme alla famiglia per un tempo medio-lungo (da mezza giornata fino a 24 ore), in maniera discreta e senza mai intervenire con richieste di pose, ma semplicemente scattando quello che accade. Le risate, i giochi, i pasti, ma anche le arrabbiature, la stanchezza e la noia. Per me tutte le emozioni sono preziose e meritano di essere raccontate.
Il risultato? Una collezione di immagini professionali, una vera e propria scatola del tempo che rimarrà per sempre, sotto forma di album e stampe di alta qualità, a testimonianza di un momento preciso della storia di quelle persone, che non tornerà più, e che per questo vale la pena di essere raccontato.
In un tempo incerto come questo, documentare la quotidianità significa celebrare la vita vera e riconoscere che ha un immenso valore.
Qui di seguito trovate i miei contatti: ??
il mio sito, il mio profilo Instagram e il sito della comunità dei fotografi documentaristi di famiglia italiani.
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