Molte volte abbiamo la tentazione di correre un po’ troppo, come mamme, come educatrici e come baby sitter! Siamo talmente entusiaste e assorbite dai nostri cuccioli che riversiamo loro addosso giocattoli, attività, compiti che forse non fanno cosi tanto per loro!
Ad esempio se il nostro bimbo sta per compiere tre anni, possiamo accompagnarlo gradualmente dal giocare con le costruzioni a invitarlo a scrivere con le tracce per il pregrafismo, ma è bene tenere in considerazione un paio di aspetti che ci vengono dalla Pedagogia classica.
Lev Vigotskji, che è stato ripreso e approfondito negli anni ottanta, ci parla della zona di sviluppo prossimale, che è un concetto molto utile per mamme e educatrici…in erba!
La zona di sviluppo prossimale si trova tra la zona di sviluppo attuale del bambino e quella di sviluppo potenziale. Questa zona è una zona modellabile, ed è quella che permette al bambino di accedere ad apprendimenti superiori.
Come? Possibilmente con l’aiuto di un educatore, il bimbo si trova in grado di svolgere una nuova attività, o risolvere un problema. Se fosse in grado da solo, sarebbe nella zona di sviluppo attuale.
Farlo insieme vuol dire…evitargli anche delle piccole delusioni!
Possiamo iniziare a usare le forme per scrivere le lettere insieme, creando un’occasione estesa per imparare e esplorare, cominciando a fornire l’emozione e l’interesse alla scrittura, per esempio! Invitarlo a fare un gioco in scatola che riguardi la logica o la memoria forse mette in condizione il nostro bimbo di fare un salto a gambe tese, senza godersi tutta la fase a tentativi che c’è in mezzo!
Questo modello che destruttura l’apprendimento può tornarci utile per rivedere molte attività in cui coinvolgiamo i nostri bimbi, ma anche rivederci!
Possiamo anche avere fretta di vederlo misurare con giochi logici, o coi primi tentativi di scrittura ma… ricordiamoci di cosa sa fare e di cosa lo rende felice! Divertiamoci a sperimentare insieme nuove possibilità di apprendimento, in cui noi entriamo in pieno nel contesto!
Borgione è molto attento a consigliare l’età giusta per ogni giocattolo o strumento che offre sul catalogo, e questo diventa estremamente importante!
Mi piace vedere questa teoria come un riferimento importante per due motivi: mi ricorda di non avere fretta e mi rende orgogliosa di partecipare come strumento in un processo meravigliosamente più ampio.
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