È iniziato il periodo dei compiti delle vacanze, dei libri sotto l’ombrellone e del tira e molla tra dovere e piacere.
Probabilmente non tutti i bimbi saranno felici dei compiti delle vacanze ma siamo noi adulti per primi a doverci rendere conto di quanto sono importanti: svolgendoli la mente rimane sveglia e allenata e le conoscenze hanno modo di consolidarsi.
Il mio consiglio è quello di passare la prima settimana in totale relax e in seguito dividere la mole di compiti per il numero dei giorni di vacanza (togliendo i giorni di vacanza in famiglia, perché quelli vanno vissuti in pieno, senza distrazioni). In questo modo fare i compiti diventerà parte della routine quotidiana, con uno spazio e un tempo ben definiti, e non sarà un lavoro troppo pesante.
La concentrazione, una volta raggiunta, va custodita e sostenuta. Ma come?
Viviamo in un mondo zeppo di stimoli e di informazioni, per colpa dei quali il nostro cervello riceve un bombardamento continuo e invasivo.
Anche quando sappiamo di doverci concentrare, può capitare che passi del tempo da quando pensiamo di doverlo fare a quando, finalmente, ci riusciamo davvero. Lo stesso succede ai nostri bambini.
“Senza questa concentrazione gli oggetti possiedono il bambino, egli cioè sente il richiamo di tutti gli stimoli e passa da una cosa all’altra: ma quando avrà fissato la sua attenzione, egli diventerà il padrone del suo ambiente e lo controllerà.” Da La mente del bambino, M. Montessori, 1966
Sicuramente abbiamo la possibilità di favorire questo fenomeno, con qualche piccolo trucco:
- libera scelta dell’attività da svolgere: il bambino deve avere la possibilità di trovare nell’ambiente cose che attraggano la sua attenzione. Attività semplici, non elettroniche, non troppo colorate.
- Serenità e tranquillità nell’ambiente circostante. Cerchiamo di fare in modo che il nostro tempo in casa sia lento e tranquillo, evitando i rumori di sottofondo inutili, come televisione o radio. Con il silenzio la mente si libera degli scarti, come durante lo yoga o la meditazione, riducendo ventilazione, pressione, battito cardiaco e abbassando i livelli di cortisolo nel sangue (ormone dello stress).
- Un ambiente spoglio e ordinato aiuta la concentrazione ad emergere. I criteri per preparare un ambiente che favorisca la concentrazione sono: essenzialità, equilibrio e chiarezza. Per questo consiglio sempre di togliere tutti i giochi e le attività che non interessano ai nostri bimbi: alcune cose possono essere regalate o vendute, altre possono essere tenute e riproposte più avanti nella rotazione giochi.
- Non disturbiamo nostro figlio, se è impegnato. La concentrazione è fragile, basta un nonnulla per distogliere il bambino dalla propria attività. Ogni volta che il cervello è costretto a sospendere un processo per iniziarne un altro consuma molta energia, produce dispersione del pensiero e aumento della tensione. Tratteniamoci dal fare foto, dall’incitare, dal consigliare, dal complimentarci. Il ruolo dell’adulto è quello di sostenere e di limitarsi ad osservare da lontano, deve essere il bambino a decidere se e quando concludere la sua attività.
- Creiamo occasioni per il movimento fisico. Per i bambini il movimento è vitale e non ci può essere concentrazione e tranquillità se prima questo bisogno non è stato soddisfatto. Una passeggiata, una corsa, un giro in bici. Anche in casa è possibile divertirsi in questo senso: saltare sul letto, fare capriole sul tappeto, ballare insieme, arrampicarsi sulle sedie, saltare un ostacolo costruito con qualche libro, esercitarsi in uno slalom in mezzo alle bottiglie d’acqua in corridoio… e unendo tutte queste idee si può creare un vero e proprio percorso di atletica divertente per grandi e piccini.
Non ci rimane che augurarvi una Felice Estate!
Articolo di @mammaverde.
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