Il potenziamento cognitivo viene impiegato nel trattamento di diverse patologie neurodegenerative
Il potenziamento cognitivo fa parte di diversi approcci terapeutici nel trattamento di patologie neurodegenerative, come la Malattia di Alzheimer o altri disturbi come il deterioramento cognitivo lieve (MCI).
In questo articolo presentiamo alcuni dei materiali utilizzati dai professionisti del settore.
Potenziamento cognitivo e supporti materiali
L’obiettivo principale del potenziamento cognitivo è stimolare le funzioni cognitive residue attraverso interventi mirati che favoriscono la neuroplasticità e rallentano il declino cognitivo e funzionale.
Questo obiettivo è perseguibile tramite l’utilizzo di set materiali dedicati, selezionati e integrati in protocolli strutturati per adattarsi al profilo cognitivo e alle caratteristiche personali del paziente.
I materiali, che possono essere sia analogici che digitali, vengono utilizzati per creare attività che stimolano differenti domini cognitivi. Ad esempio:
- Le funzioni esecutive, come pianificazione, inibizione e flessibilità cognitiva, possono essere allenate attraverso esercizi che richiedono decisioni rapide e cambiamenti di strategia.
- La memoria di lavoro viene stimolata mediante attività che implicano il mantenimento e la manipolazione temporanea di informazioni.
- La memoria episodica può essere potenziata tramite compiti che richiedono il richiamo di esperienze passate e la loro contestualizzazione temporale.
L’adattamento continuo degli esercizi, basato su un monitoraggio costante delle prestazioni cognitive, consente di modulare la difficoltà e garantire che l’intervento di potenziamento cognitivo resti efficace e sfidante, mantenendo al contempo un adeguato livello di motivazione e coinvolgimento del paziente.
Di seguito riportiamo alcuni dei materiali più utilizzati.
Set memo classico
Il set memo è uno strumento utile per stimolare la memoria, l’attenzione e le capacità di riconoscimento visivo.
Attraverso attività di associazione e ricordo di coppie di immagini, simboli o parole, il paziente esercita la capacità di mantenere e recuperare informazioni.
Molti terapisti scelgono di includere, all’interno dei trattamenti proposti, l’utilizzo regolare di questo strumento allo scopo di migliorare la concentrazione e la velocità di elaborazione.
Set memo tattile
Il set memo tattile coinvolge il tatto e la memoria, stimolando l’integrazione sensoriale. Attraverso l’esplorazione di superfici con texture differenti, i pazienti sono invitati a riconoscere, memorizzare e abbinare coppie di materiali simili, favorendo l’attivazione della memoria tattile e la discriminazione sensoriale. Questo tipo di attività è particolarmente utile per migliorare la concentrazione, l’attenzione selettiva e le capacità di problem solving. Inoltre, l’uso del set memo tattile può essere modulato in base alle capacità cognitive del paziente, permettendo di personalizzare l’approccio terapeutico in modo ottimale.
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Puzzle
I puzzle stimolano diverse funzioni cerebrali: durante l’attività, i pazienti sono invitati ad analizzare e riconoscere forme e colori e a pianificare strategie per completare l’immagine, favorendo così la coordinazione occhio-mano e il pensiero logico. Inoltre, i puzzle promuovono la concentrazione e la perseveranza, risultando particolarmente utili nei percorsi riabilitativi per persone con disturbi cognitivi legati a malattie neurodegenerative o traumi cerebrali.
Blocchi logici
I terapisti scelgono spesso di utilizzare i blocchi logici per sviluppare le abilità di classificazione, discriminazione visiva e ragionamento logico. Durante questa attività, i pazienti sono invitati a ordinare e raggruppare i blocchi in base a criteri come forma, colore, dimensione o spessore, stimolando così la memoria di lavoro e la capacità di astrazione.
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Carte per il training di memoria sequenziale
Le carte per il training di memoria sequenziale sono utili per stimolare la memoria a breve termine e le capacità di attenzione. I pazienti devono ricordare e riprodurre l’ordine corretto delle carte, favorendo lo sviluppo delle funzioni esecutive, come la pianificazione e la flessibilità cognitiva. Questa attività è particolarmente efficace nel migliorare la capacità di elaborazione delle informazioni sequenziali, utile nel potenziamento cognitivo negli anziani con difficoltà cognitive.
Articolo redatto in collaborazione con la Dottoressa Cristina Sbaglia
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