In vista della Giornata della Memoria ci siamo interrogati su come affrontare una tematica così dolorosa e delicata con i nostri bambini e le nostre bambine.
Ne abbiamo parlato in un nuovo interessante articolo che trovi qui (clicca per leggerlo)
In Rete abbiamo trovato un bellissimo articolo scritto dalla Professoressa Liz Spalding dell’Università del Nevada, a seguito della sua visita al Campo di Concentramento di Majdanek, in Polonia.
La Prof.ssa Spalding ha individuato 5 modi per parlare dell’olocausto con i più piccoli.
Giusto Vs. Sbagliato
“Sappiamo che con i bambini piccoli non è appropriato parlare delle immagini e dei testi orribili dell’Olocausto”, ha detto la Prof.ssa Spalding. E’ importante, invece, introdurre l’argomento attraverso libri scritti per bambini a partire dai 6 anni. Alcuni esempi? “La bambina del treno” di Lorenzo Farina o ancora “La stella di Andra e Tati” di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro.
“Parlate dell’Olocausto evidenziando qual è la cosa giusta da fare quando tutti gli altri potrebbero fare la cosa sbagliata”, ha aggiunto la Prof.ssa Spalding. “Ci sono molti libri per bambini che possono dare forza ai piccoli concentrandosi sulle storie di speranza che sono venute fuori dall’Olocausto”.
Caro Diario
Mentre il diario pubblicato dopo la morte di Anna Frank è forse il più popolare resoconto preadolescenziale dell’Olocausto, Spalding ha detto che ce ne sono molti altri.
“Era proibito pubblicare giornali e opuscoli non autorizzati. E questi bambini e adolescenti scrivevano con l’aspettativa che, anche se fossero morti, i loro scritti avrebbero continuato a vivere. Valeva la pena rischiare la vita per andare a scuola e penso che sia una conversazione che vale la pena fare con i bambini che non capiscono il potere della parola scritta”.
Il gioco delle 21 domande
Quando i preadolescenti maturano e diventano adolescenti, iniziano a mettere in discussione la vita e il loro ruolo nel mondo. La Prof.ssa Spalding sostiene che l’Olocausto “costringe” la società a ripensare a profonde questioni etiche e morali.
“L’Olocausto ti costringe a interrogarti e a chiederti quale sia la cosa giusta da fare quando devi fare ‘scelte senza scelta’ come, a esempio, quella di scegliere tra mangiare un pezzo di pane o darlo a tuo padre che morirà comunque.
“L’Olocausto dà agli adolescenti la possibilità di esaminare la complessità della vita. Alcuni ragazzi diranno ‘Perché le persone perseguitate non hanno reagito con una pistola e non hanno risposto al fuoco?’ ha continuato Spalding. “Beh, se prendi una pistola e spari a qualcuno, i nazisti torneranno e spareranno a 15 dei tuoi amici. Quindi qual è la cosa giusta da fare? La riflessione ti costringe a dare giudizi non semplicistici”.
Trova l’ispirazione
Spalding sottolinea che l’obiettivo non è quello di minimizzare l’orrore o la sofferenza o le immagini terribili. “Vedere immagini orribili, però, non ci dona speranza. Mentre ci muoviamo verso il futuro”, ha aggiunto, “dovremo concentrarci di più su quelle persone che hanno trovato il modo di resistere ai nazisti”.
Dire “no” ai bulli
Insegnanti e genitori possono avviare una conversazione su come reagire se qualcuno minaccia o maltratta il bambino o la sua famiglia, e cosa fare se i bambini vedono qualcuno che fa del male a qualcun’altro.
Quali strumenti hanno, i bambini, per combattere l’ingiustizia contro se stessi o gli altri? “Insegnate a vostro figlio ad essere un sostenitore, non uno spettatore”, ha detto la Spalding.
La Spalding dice di aver visto molti degli studenti che ha accompagnato in quel fatidico viaggio in Polonia del 2001 diventare attivisti per i compagni di scuola vittime di bullismo, l’educazione inclusiva, i diritti LGBTQ+ e altro.
“Ecco perché è così importante che gli insegnanti siano ben istruiti su questo argomento”, ha detto la Professoressa Spalding. “Solo così saranno in grado di dare un significato forte e pieno di speranza per i giovani e per il loro futuro”.
Tratto da https://www.unlv.edu/news/article/5-ways-talk-children-about-holocaus
- Fotografia per i più piccoli: 5 tips utili - 27/07/2022
- Set asilo personalizzato: cosa serve? - 15/07/2022
- 5 Attività Montessori per bambini di un anno - 06/07/2022
Lascia un commento