“Questa è la parte più avvincente del ruolo di un nuovo insegnante: avvicinare i bambini a leggere e scrivere. Sarà fondamentale per loro, affinché crescano cittadini responsabili.”
Lauren, educatrice neolaureata
“Creiamo noi la storia, la maestra la legge soltanto! E’ davvero divertente!”
Gabriel, 6 anni
Lauren ha appena iniziato a insegnare ma nella sua classe ha già uno scaffale pieno di libri, a cui la classe dedica almeno un’ora tutti i giorni. La lezione di “letteratura” è tenuta insieme da Lauren e dai suoi bambini: lei legge una storia e i suoi alunni la costruiscono, la vivono, la recitano! Utilizzano ogni sorta di materiale: giochi, abiti dismessi, costruzioni, tappeti…perché Lauren vuole condividere con i suoi bambini una realtà ricca di esperienze letterarie. Insieme, stabiliscono una cornice, un canovaccio per la lezione: lei legge una storia e ogni bimbo deve cercare in aula oggetti che gli ricordino elementi del racconto; da soli o a coppie o in gruppi, “creano e modellano” una sequenza della storia. Quindi Lauren chiede loro di riassumerla, disegnarla o scriverla. Ovviamente per l’età pre-scolare, “scrivere” significa solo tracciare dei segni grafici; tuttavia la maestra ha notato che, con lo stimolo di “essere scrittori” o “fare gli autori”, i bambini sono incentivati a imparare a scrivere le prime lettere e parole. E’ un modo divertente di iniziare a impratichirsi prima con l’alfabetizzazione e poi con la letteratura, in senso lato.
L’educatrice ha documentato i discorsi e le discussioni dei bimbi, mentre lavoravano a questo progetto e ha tratto importanti conclusioni:
- i bambini sono in grado di ri-raccontare una storia con un’incredibile ricchezza di dettagli, talvolta anche inventati. Lo storyboard creato con oggetti della vita reale aiuta la loro memoria e favorisce l’immaginazione.
- tutti sono stati attratti da diversi aspetti dell’esperienza letteraria: non solo dal racconto di per sé, ma anche dalle caratteristiche dei personaggi, dalle illustrazioni del libro, dalle emozioni che la storia provocava in loro e, addirittura, dalle parole scritte (“come si scrive principessa?”, “queste lettere vogliono dire drago?”, “la parola fantasma non fa paura!”).
- si è arricchito il bagaglio lessicale di ogni bambino.
- si è rafforzato il rapporto fra i membri della classe: i bambini hanno imparato a confrontarsi l’uno con l’altro, pur con idee contrastanti, e hanno stabilito un clima di collaborazione molto positivo.
- dato che all’esercizio era stata data una scadenza, i bambini hanno saputo organizzare il proprio tempo per rispettare le consegne.
Alcuni ricercatori hanno dimostrato, infatti, che prime esperienze letterarie come queste aiutano i bambini nella composizione di pensieri, discorsi e, infine, racconti, di fantasia o meno, a livello prima orale e poi scritto.
Un primo nodo per legarli, indissolubilmente, all’amore per la letteratura.
Articolo tradotto dal blog LEGO® Education
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