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Friedrich Froebel: la sua vita e la sua influenza nell’educazione

Nella sezione Angolo del Terapista, Notizie il 08/21/20

Come era la vita prima della Scuola dell’Infanzia, prima, cioè, che l’infanzia esistesse?

I bambini lavoravano nelle fabbriche e nelle miniere, nessuno festeggiava i compleanni. A partire dai 7 anni i bambini venivano considerati adulti.

Tutto ciò prima che arrivasse Friedrich Froebel (1782-1852) e inventasse la scuola dell’Infanzia… forse come diretta conseguenza dell’essere stato allevato dalla sua proverbiale “matrigna” che gli diede poco amore e poche attenzioni.

Siamo nel ventunesimo secolo e sembra che la Scuola dell’Infanzia stia arrivando al culmine. I nostri bambini non torneranno in miniera, ma vivono sotto la costante pressione della tecnologia, dei social media e della pubblicità. Ciò porta indirettamente a una perdita delle attività all’aperto.

Il pensiero di Froebel è ora più importante che mai.

Froebel è cresciuto nelle bellissime foreste della Thuringia, in Germania, con un forte amore per la natura (gli stessi paesaggi hanno ispirato anche un suo famoso contemporaneo, Goethe, che ha reso la Thuringia la sua casa per diverse decadi).  La sua vicinanza alla natura, unita alla profonda fede cristiana, sono state le chiavi delle idee “educazioniste” di Froebel, che sono incentrate sull’unità e l’interconnessione tra tutte le forme di vita.

“Il gioco è la più alta espressione dello sviluppo umano durante l’infanzia, solo esso è la libera espressione di ciò che c’è nell’anima del bambino.”

Friedrich Froebel

Il villaggio di Keilhau, in Thuringia

Gli anni della crescita

Froebel arrivò al suo coinvolgimento nell’educazione della prima infanzia attraverso un improbabile miscuglio di esperienze. Carente nel linguaggio e nella scrittura da bambino, crescendo iniziò a eccellere in discipline come la geometria e la creazione di mappe.

I due anni di apprendistato nella forestale della Thuringia ispirarono l’allora quindicenne Froebel, che aveva una predisposizione naturale per l’auto-educazione. Raccolse e classificò le piante locali e lesse avidamente libri di argomenti diversi.

Dal 1805, dopo gli studi all’Università di Jena, che includevano materie statistiche e architettura, Froebel scelse la carriera di architetto.

La conversione alla pedagogia

Inaspettatamente Froebel cambiò i suoi piani!

Un amico, probabilmente qualcuno che aveva notato il grande talento del giovane, gli consigliò di abbandonare l’architettura per l’insegnamento. Questo sembrò una sorta di rivelazione.

L’aspirante architetto stravolse i suoi piani e decise di rendere l’educazione la sua professione.

Accettò un invito ad insegnare alla scuola di Francoforte, una delle prime scuole basate sugli ideali progressisti dell’educatore Heinrich Pestalozzi.

Pestalozzi (1746–1827) vedeva nei bambini un desiderio innato di apprendere, e un enorme possibilità di farlo. Gli insegnanti incoraggiavano la naturale curiosità dei bambini per l’esplorazione. Si trattava di una pedagogia nuova e audace per l’Europa del tempo, dove si era abituati a sottoporre i bambini a interminabili letture e a lunghe ore di recitazione.

Dopo due anni di insegnamento a Francoforte, Froebel trascorse gli anni dal 1808 al 1810 sotto la guida i Pestalozzi nella sua Yverdon School, e fu estremamente influenzato da egli.

Le idee di Pestalozzi si riflettono nel primo importante lavoro di Froebel “L’Educazione dell’Uomo”, così come nel suo popolare motto “Vieni, viviamo per i nostri figli!”. Una delle interpretazioni di questa frase è “Viviamo in modo da essere d’esempio per i nostri figli!”.

Froebel credeva che l’essere umano fosse per sua natura creativo. Osservò come il gioco fosse una fase necessaria per lo sviluppo globale del bambino, innescando tutti i suoi poteri di immaginazione, di psicomotricità e di esplorazione.

Sebbene oggi questa intuizione sembri scontata, fu estremamente rivoluzionaria per i primi anni del diciannovesimo secolo, dove il gioco era visto come ozio e i bambini venivano considerati degli adulti in miniatura da trasformare il più rapidamente possibile in membri economicamente produttivi per la società.

Dopo ulteriori studi all’Università di Goettingen e un turno di servizio (1812-1814) nelle guerre Napoleoniche, Froebel si mantenne lavorando come assistente al museo dei minerali dell’Università di Berlino. Li, per due anni si occupò di censire e classificare la collezione di cristalli, frequentando corsi di lettura sulla mineralogia e sulla cristallografia.

Le sue osservazioni sulle forme geometriche dei cristalli lo convinsero sempre più del fatto che esistono delle leggi naturali che guidano il mondo e che queste stesse leggi guidano lo sviluppo naturale del bambino e dell’adulto, dunque di tutta la società. Ne deriva quindi il fatto che la logica della creazione potrebbe essere “illuminata” attraverso la manipolazione delle forme.

Fondazione delle scuole e della prima scuola dell’infanzia

Nel 1816 Froebel rifiutò un’offerta come Professore di Mineralogia a Stoccolma, e, realizzò il suo sogno di fondare una scuola nella quale potesse testare le sue osservazioni legate all’educazione dei bambini.

In quell’anno aprì l’Universal German Educational Institute a Gieshel, trasferendosi nel 1817 nel vicino villaggio di Keilhau. Froebel gestì direttamente l’istituto fino al 1830, quando fondò altre scuole in Svizzera.

Nel 1840 aprì la sua prima Scuola dell’infanzia a Blankenburg, Germania. Fino a quel momento non esistevano sistemi educativi per i bambini al di sotto dei sette anni di età, né il riconoscimento che i bambini al di sotto di quell’età fossero capaci di apprendere abilità intellettuali che gli sarebbero servite per tutto il resto della loro vita.

Doni, Occupazioni e significato di Block Play

Froebel sfidò altre convenzioni in ambito educativo. Ai suoi tempi, i giocattoli intricati e decorati per bambini erano la norma; Froebel li trovava completamente inappropriati.

Mentre realizzava il piano educativo per i bambini più piccoli, Froebel progettò dei materiali didattici semplici e open-mind chiamati “Doni”, complementari a ciò che definì “Occupazioni”.

Questi materiali vennero impiegati sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria, e fornirono ai bambini un metodo di apprendimento attraverso il gioco.

Un errore frequente oggi è quello di pensare che i “Doni” siano stati progettati principalmente per essere utilizzati per lo sviluppo della manipolazione. Come suggeriscono le intuizioni di Froebel, frutto della sua categorizzazione dei cristalli, in realtà rappresentano molto di più. Il gioco apre una finestra sul sé interiore del bambino, conducendolo a una conoscenza approfondita del mondo e delle interrelazioni delle cose.

Fondamentale per lo sviluppo dei Doni è stato il riconoscimento del valore del Block play.

Froebel credeva che giocare con i blocchi fosse la massima espressione dell’anima del bambino e dell’unità della vita. I blocchi rappresentano gli elementi costitutivi dell’universo. La simmetria dell’anima è simbolizzata da come un bambino costruisce con i blocchi, riunendoli per formare un tutt’uno.

Attraverso l’uso corretto dei “Doni”, il bambino passa dal materiale all’astratto: dalle lezioni volumetriche offerte dai blocchi, a quelle piane bidimensionali fornite dal gioco con le piastrelle di legno (sagome lignee piatte, geometricamente modellate), alle intuizioni ricavate dalla posa del bastone, all’utilizzo della punta in attività di punzecchio.

Froebelblick (letteralmente “vista di Froebel”) vicino a Keilhau. Si dice che qui Friedrich Froebel abbia coniato il termine “scuola materna”.

L’eredità di Froebel

Froebel non ha vissuto abbastanza per vedere il successo del suo concetto di “giardino dei bambini”. Il divieto delle scuole dell’infanzia fu emesso nel 1851, un anno prima della sua morte, dalla corte prussiana, sospettosa e conservatrice. (Perché l’autocratico governo Prussiano si è sentito minacciato dall’emergere delle scuole dell’infanzia? Forse perché i bambini stavano diventando liberi pensatori invece che una massa omogenea di lavoratori?)

L’eredità del grande educatore si è comunque diffusa grazie soprattutto alla tenacia dei suoi collaboratori.

Johann Arnold Barop, che sposò il nipote di Froebel, fu una di queste.

Mentre alcuni dei “pupilli” di Froebel si occuparono di promuovere a livello internazionale il concetto di scuola dell’infanzia, Barop, nel 1833, assunse la leadership della scuola di Keilhau e si fece carico della sua sopravvivenza sotto la persecuzione delle autorità Prussiane.

La scuola di Keilhau e una miriade di istituzioni successive hanno incarnato la visione di Froebel – rappresentata in modo più autentico nei primi asili della fine del 1800, ma con un’influenza che si estende per tutto il ventesimo secolo e oltre.

È interessante notare che la pronipote di Barop, Annemarie, educata alla Keilhau Froebel School, dove suo padre era preside, si unì, nel 1932, alla comunità che sta dietro alla creazione di “Community Playthings”.

Qui, dove la vita familiare e quella scolastica sono inseparabilmente intrecciate, ha trovato un ambiente in armonia con la filosofia di Froebel, dove tutto è strettamente unito.

Presto divenne membro attivo del nostro asilo nido comunitario, influenzando positivamente il suo sviluppo.

Il marchio Community Playthings naque come supporto economico alla comunità, rispettandone i suoi valori e la sua etica educativa.

La Froebel School di Keilhau è ancora in funzione oggi.

Sono molte le reminescenze della filosofia educativa di Froebel, che è la stessa che ha profondamente influenzato la comunità che sta dietro a Community Playthings.

 

 

di Miriam LeBlanc

Tradotto dal blog Community Playthings

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🏎Ormai siamo tutti grandi, molti di noi hanno l 🏎Ormai siamo tutti grandi, molti di noi hanno la patente e guidano da anni, ma i migliori inseguimenti li abbiamo fatti da piccoli! Ma no, che cosa avete capito… Non con le auto vere, ma con le macchinine!😜 👨‍👩‍👧‍👦Diciamocelo in sincerità, le macchinine sono un gioco intramontabile che proprio tutti amano: grandi, piccini, maschi e femmine. Le macchinine, come le cucine giocattolo, fanno parte del gioco simbolico, ma non solo! Giocare con le mini auto fa parte del gioco di relazione, il gioco che aiuta i nostri bambini e bambine a sviluppare la loro socialità (e questo avviene sia quando i piccoli giocano da soli inventando gare e sfide, sia quando il gioco è in gruppo “sfidando” realmente qualcuno). 🚙E di macchinine che ne sono davvero di tutti i tipi, ma oggi vogliamo presentarvi le nostre preferite: i veicoli ecoline di #vikingtoys! ♻️Perché sono le nostre preferite? Perché sono macchinine amiche dell’ambiente. Questi veicoli sono composti da un materiale plastico vegetale, senza olio, a base di canna da zucchero e sono completamente riciclabili! Non contengono ftalati, quindi possono essere portate alla bocca senza nessun rischio, inoltre, essendo realizzate in plastica morbida e flessibile, con forme arrotondate e quindi senza bordi taglienti i nostri bambini e bambine potranno giocare in totale sicurezza!   💚Allora, cosa ne pensate? Vi hanno conquistato come hanno fatto con noi? . . . . #borgione #giocareinsieme #giochiperbambini #attivitáperbambini #giochiamoeimpariamo #giochieducativi #bambini #bambinifelici #instamamme #giocarepercrescere #infanzia #giocosimbolico #ecotoys #giochieco #mammegreen #giochiecologici #ecofriendly #ecologico #giocattoligreen #giocattoliecofriendly #giochiecosostenibili #macchininebambini #macchinineperbimbi #macchinineperbambini
𝗚𝗶𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗚𝗶𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗴𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶𝗻𝗼 𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗿𝘁𝗶𝗹𝗲 🌳Quanto è bello giocare in giardino? 💚Non importa se nel cortile di casa, ai giardini municipali, sul terrazzo o nel proprio giardino privato, l’importante è che bambine e bambini vivano e giochino a contatto con la terra e la natura! Con la bella stagione poi è ancora più entusiasmante passare una mattinata o un pomeriggio all’aperto con i proprio bimbi, senza necessariamente rimanere chiusi in casa seduti sul divano (magari davanti al ventilatore)… 🎠La natura è di per sé un perfetto alleato per attività semplici e divertenti, basate principalmente sulla libertà dei nostri bambini e bambine di esplorare con i loro sensi, stimolando così la loro crescita sensoriale, motoria e psicofisica. Tuttavia sappiamo che i nostri bimbi a volte possono annoiarsi, ma basta davvero poco per rendere uno spazio all’aperto una fantastica stanza dei giochi per i bambini e bambine di ogni età. Per questo motivo vogliamo consigliarvi 5 giochi da fare in cortile o in giardino! 1️⃣Palla 2️⃣Casetta e gioco simbolico 3️⃣Corda per saltelli 4️⃣Sabbia 5️⃣Giardinaggio 📲 Scorrendo le immagini potete scoprire perché vi consigliamo questi giochi e per scoprirne altri correte a leggere l’articolo completo nel link in BIO! 💌E voi che giochi fate con i vostri piccoli in cortile o in giardino? . . . . #borgione #estate #giocareinsieme #giochiperbambini #attivitáperbambini #impariamodivertendoci #giochiamoeimpariamo #giochieducativi #bambini #bambinifelici #instamamme #giocarepercrescere #giocareincortile #cortile #bimbifelici #igiochidiunavolta #giocareingiardinoinsieme #giocareingiardino #giardinaggio #giochidiunavolta #giocareallaperto #giardino
🏖Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato i bene 🏖Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato i benefici del gioco con la sabbia e vi abbiamo dato alcuni consigli per la scelta della sabbiera più adatta alle vostre case e ai vostri bambini… Ora è arrivato il momento di scoprine alcune! 🦀Due simpatici occhietti, grandi chele su cui potersi sedere e un bel rosso acceso… Di cosa stiamo parlando? Della amatissima sabbiera granchio rosso! Realizzata in robusta plastica rossa, può contenere fino a 135 kg di sabbia ed è facilmente richiudibile con il coperchio a conchiglia! ❤️Il bello di questa sabbiera è che davvero non ha limiti (un po’ come i nostri fantastici ed energici bimbi). Quello che per noi può solamente essere una semplice sabbiera, per i nostri piccoli può trasformarsi in una tana per riposarsi, in un contenitore per i giochi e chi più ne ha ne metta! Insomma, questo simpatico granchietto diventerà il nostro migliore amico tutto l’anno, all’esterno o all’interno. ☀️Però, ora con questo magnifico sole, mancano solo cappellino, secchiello, paletta e la fantasia dei nostri piccoli e sarà possibile portare la nostra spiaggia del cuore in giardino, in cortile o sul proprio balcone! 😍 😍Allora, questo granchietto ha conquistato il vostro cuore? . . . . #borgione #estate #giocareinsieme #giochiperbambini #attivitáperbambini #impariamodivertendoci #giochiamoeimpariamo #giochieducativi #bambini #bambinifelici #instamamme #giocarepercrescere #infanzia #estate #sabbiera #acquaesabbia #motricitàfine #giochiconlasabbia #summer #sabbia #secchiello #estate2022 #sabbieragranchio #sabbierabimbi #sabbieraperbambini
𝟰 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 Alzi la mano a chi è capitato di vedere il proprio piccolo annoiato in spiaggia 🙋‍♀️ 🐠Andare al mare con i nostri bambini e bambine è sempre un’esperienza piena di gioia: rinfrescarsi facendo il bagno, giocare con i nostri piccoli tra le onde, fare nuove amicizie e soprattutto stare con le persone che amiamo senza i quotidiani pensieri! 🌊È da ammettere però, che in alcuni momenti (pensiamo al fatidico momento dopo pranzo in cui, talvolta, è meglio non fare il bagno), per i nostri bimbi il mare può diventare un’ambiente noioso, soprattutto se non si pensa ad alcune attività divertenti da proporgli. 🏖Per fortuna, la spiaggia si presta perfettamente alla fantasia di adulti, bambini e bambine anche fuori dall’acqua. Se per un giorno, o forse due/tre, volete evitare il carico dei giochi da spiaggia, ecco a voi qualche attività in cui saranno necessari e sufficienti solo (o quasi) materiali che offre il nostro mare. Vediamole insieme: 1️⃣Costruire strutture di sabbia 2️⃣Gara di rimbalzi di sassi/conchiglie 3️⃣Travasi 4️⃣Giocare con l’aquilone 📲 Scorri le immagini per saperne di più su queste attività e leggi l’approfondimento nel link in BIO! 💙Forse vi sembreranno giochi un po’ “retrò”, ma vi assicuriamo che ancora oggi hanno conservato il loro fascino! Non vi resta che provarle 😜 . . . . #borgione #estate #giocareinsieme #giochiperbambini #attivitáperbambini #impariamodivertendoci #giochiamoeimpariamo #giochieducativi #bambini #bambinifelici #instamamme #giocarepercrescere #giocarealmare #giocarealmaresenzailmare #spiaggia #mare #giochidaspiaggia #sabbia #giochidaspiaggiaperbambini #giochidaspiaggiacreativi #estate2022 #spiaggeitaliane
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